Maggio 2025 porta con sé il caldo, ma poi un netto
cambio di scenario meteo rispetto alla breve parentesi di stabilità che aveva caratterizzato il passaggio tra
Aprile e Maggio. Dopo qualche giorno di tregua dominato da un
anticiclone africano, il quale ha regalato temperature pienamente
estive su buona parte della
Penisola Italiana, le nuove proiezioni modellistiche annunciano un ritorno piuttosto deciso del
maltempo, con effetti significativi in diverse aree del
Centro-Nord Europa e soprattutto sul
Nord Italia.
Quadro meteo europeo: l’anticiclone africano lascia spazio all’instabilità Nel corso dei primi giorni di
Maggio, un nuovo
scenario barico prenderà forma sul continente europeo. La
cupola anticiclonica africana, che ha determinato tempo stabile e caldo anomalo su
Francia, Penisola Iberica, Italia, Balcani e Grecia, verrà progressivamente erosa dal ritorno del
flusso perturbato atlantico, il quale riuscirà ad abbassarsi di latitudine, spingendosi verso l’
area alpina e parte della
Pianura Padana. Tra
Venerdì 2 Maggio e
Domenica 4 Maggio, si osserverà ancora un certo
soleggiamento diffuso, ma già con i primi segnali di
instabilità pomeridiana sui rilievi alpini e prealpini. Tuttavia, sarà tra
Lunedì 5 Maggio e
Mercoledì 7 Maggio che il quadro meteo si modificherà in modo più evidente:
correnti umide occidentali e una
saccatura atlantica sospinta verso l’Europa centrale daranno il via ad una
fase perturbata più marcata.
Italia nel mirino: peggioramento meteo più intenso al Nord Analizzando i dati forniti dai principali centri meteorologici mondiali, come il
modello GFS (NCEP) e l’
ECMWF, si evidenzia una chiara convergenza sul fatto che sarà soprattutto il
Nord Italia ad essere interessato dalla
nuova ondata di maltempo. Le
mappe di precipitazione accumulata da qui al
10 Maggio, come mostrato dal modello
GFS, indicano valori fino a
150-200 mm su tutta l’area
alpina e prealpina, con picchi superiori ai
200 mm su
Piemonte settentrionale,
Lombardia alpina,
Alto Adige e
Friuli Venezia Giulia. Le
zone pedemontane e le
alte pianure potranno anch’esse registrare
accumuli significativi, seppur più contenuti. Il modello
ECMWF, noto per la sua maggiore accuratezza nella previsione di eventi a medio termine, spinge ancora più in alto gli accumuli totali:
fino a 312 mm stimati nella zona tra
Liguria orientale e
Appennino tosco-emiliano, con valori sopra i
150 mm su
Emilia-Romagna,
basso Piemonte,
Triveneto e parte del
Lazio settentrionale.
Dove pioverà meno: Sud e Isole ai margini del peggioramento Il
Centro-Sud Italia e le
Isole Maggiori, secondo le attuali proiezioni, resteranno parzialmente
ai margini della perturbazione. Le
regioni meridionali e le
Isole, come
Sicilia e
Sardegna, continueranno a beneficiare di una maggiore
influenza anticiclonica, almeno fino al
7 Maggio. Qui le
precipitazioni saranno scarse o assenti, e le
temperature si manterranno su valori sopra media, con punte anche di
28-30°C. Tuttavia, l’arrivo di
nuvole alte e stratiformi sarà il primo segnale di un indebolimento dell’anticiclone anche in queste zone, il che potrebbe preludere a un possibile peggioramento
intorno al 10 Maggio, ma al momento tale scenario resta
da confermare.
Tendenza meteo: piogge persistenti al Nord, rischio nubifragi localizzati Entrando nel dettaglio del peggioramento meteo atteso tra il
5 e il 10 Maggio, si nota una particolare predisposizione a fenomeni
intensi e localmente violenti, in particolare nelle ore
pomeridiane e serali, a causa della maggiore energia termica disponibile al suolo. Il
rischio di temporali forti con
grandinate e
colpi di vento non è da escludere su zone come il
Verbano, il
Comasco, il
Bresciano, l’
Alto Adige, e l’
alta pianura veneta. I modelli meteo evidenziano
nuclei precipitativi molto intensi, che potrebbero generare
accumuli giornalieri anche superiori a 70-100 mm. In particolare, nelle zone montane esposte al flusso sudoccidentale, sarà possibile registrare
piogge persistenti per più giorni consecutivi, aumentando anche il
rischio idrogeologico.
Temperature: valori in calo al Nord, ancora caldo al Sud Il ritorno delle
piogge e delle nubi comporterà una
diminuzione termica significativa al
Nord, dove i valori massimi faticheranno a superare i
15-18°C già a partire dal
5 Maggio. Al
Centro, soprattutto nelle zone interne, le temperature cominceranno a calare più lentamente, mentre al
Sud e sulle
Isole Maggiori si manterranno
ampiamente estive, con punte di
30°C soprattutto tra
Calabria e
Sicilia orientale.
Meteo lungo termine: persistenza dell’instabilità fino a metà Maggio La tendenza oltre il
10 Maggio, come mostrano le proiezioni a 15 giorni del modello
GFS, conferma una possibile
persistenza dell’instabilità sull’
Italia settentrionale e in parte anche su quella
centrale. L’elevata anomalia termica presente sull’
Europa meridionale, unita al continuo flusso umido da
ovest-sudovest, favorirà ulteriori
episodi temporaleschi a carattere sparso. Il confronto tra le mappe
ECMWF e
GFS mostra un buon allineamento sulla
configurazione sinottica generale, seppur con differenze sugli accumuli:
GFS appare leggermente più moderato rispetto a
ECMWF, ma entrambi confermano l’impianto perturbato, in particolare per le
regioni settentrionali italiane.
Meteo Italia, forti piogge a Maggio, previsioni. Grandinate