Meno Sole, meno Nuvole: il Meteo si spegne con l’ECLISSI
Un’eclissi di Sole è un evento astronomico di grande fascino che cattura l’attenzione del pubblico e degli scienziati. Oltre al suo impatto spettacolare sul cielo, però, l’eclissi può generare anche effetti misurabili a livello meteo, sebbene circoscritti e temporanei. Pur non trattandosi di variazioni in grado di modificare in maniera significativa il clima […] Meno Sole, meno Nuvole: il Meteo si spegne con l’ECLISSI

Un’eclissi di Sole è un evento astronomico di grande fascino che cattura l’attenzione del pubblico e degli scienziati.
Oltre al suo impatto spettacolare sul cielo, però, l’eclissi può generare anche effetti misurabili a livello meteo, sebbene circoscritti e temporanei.
Pur non trattandosi di variazioni in grado di modificare in maniera significativa il clima o le grandi dinamiche atmosferiche, è stato osservato che l’oscuramento del disco solare può influenzare il tempo locale, in particolare attraverso cambiamenti nella temperatura e nella formazione delle nubi.
Nel momento in cui il Sole viene parzialmente o totalmente coperto dalla Luna, si verifica una riduzione istantanea della radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre. Questo calo dell’insolazione si traduce, nel giro di pochi minuti, in una diminuzione della temperatura dell’aria.
L’effetto è simile a quello che si sperimenta al tramonto: la superficie perde calore e, con essa, si riduce anche il trasferimento di energia verso gli strati più bassi dell’atmosfera. Questo raffreddamento, seppur di breve durata, può alterare l’equilibrio energetico superficiale e influire sulla dinamica delle nubi.
Una delle conseguenze più curiose e documentate è la tendenza delle nubi cumulo a dissolversi durante l’eclissi. Queste formazioni nuvolose si sviluppano grazie alla convezione, ovvero all’innalzamento di aria calda e umida dalla superficie terrestre.
Quando l’irraggiamento solare diminuisce improvvisamente, la spinta ascensionale si indebolisce, e l’aria perde gran parte della sua capacità di salire e condensarsi in nubi.
Anche in presenza di un’eclissi parziale, con una copertura del Sole inferiore al 20%, gli studi hanno registrato una visibile diminuzione della copertura nuvolosa cumuliforme, particolarmente nelle ore centrali della giornata, quando normalmente l’attività convettiva è più vivace.
Il calo di temperatura associato all’eclissi può variare sensibilmente in base alla latitudine, alla stagione e alla durata dell’evento. In alcuni casi si tratta di un abbassamento di pochi decimi di grado, in altri, in condizioni favorevoli, la diminuzione può superare i 3-4 gradi Celsius, soprattutto in aree interne e lontane da grandi corpi idrici.
Questo sbalzo termico ha un effetto temporaneo ma percepibile: oltre al cambiamento visivo del cielo, si può notare anche un leggero calo del vento e una variazione nell’umidità relativa, con una sensazione di “calma” improvvisa nell’atmosfera.
È importante sottolineare che, pur suscitando interesse per le sue implicazioni fisiche e dinamiche, l’eclissi solare non ha effetti diretti o duraturi sul clima globale. Tuttavia, lo studio di questi microcambiamenti può offrire spunti preziosi per comprendere meglio i processi che regolano il bilancio energetico dell’atmosfera e il comportamento delle nubi.
In un’epoca in cui la modellizzazione climatica richiede sempre più precisione, anche gli effetti di fenomeni transitori come un’eclissi possono contribuire ad arricchire il quadro della conoscenza meteorologica.
In sintesi, quando la Luna oscura il Sole, anche se solo per pochi minuti, non è solo il cielo a cambiare. Il respiro dell’atmosfera si modifica, il calore rallenta, le nubi si ritirano e la Terra, per un attimo, sperimenta un’improvvisa pausa nella sua routine termica. Un breve ma affascinante squilibrio che la scienza continua a studiare con crescente attenzione.