Giugno: scenari meteo che non piaceranno a molte persone
Il meteo previsto per il mese di Giugno in Italia disegna uno scenario meteo dominato da temperature molto elevate e da un generale deficit pluviometrico, soprattutto nelle aree centro-meridionali del Paese. Le prime analisi stagionali, aggiornate con i dati forniti dai modelli numerici più affidabili, delineano un contesto atmosferico che potrebbe segnare nuovi record per quanto […] Giugno: scenari meteo che non piaceranno a molte persone

Il meteo previsto per il mese di Giugno in Italia disegna uno scenario meteo dominato da temperature molto elevate e da un generale deficit pluviometrico, soprattutto nelle aree centro-meridionali del Paese. Le prime analisi stagionali, aggiornate con i dati forniti dai modelli numerici più affidabili, delineano un contesto atmosferico che potrebbe segnare nuovi record per quanto riguarda il caldo estivo.
Il mese d’esordio dell’Estate meteorologica, che inizia il 1° Giugno, rischia dunque di mostrarsi estremamente caldo e tendenzialmente secco, lasciando spazio a fenomeni meteo localizzati e intensi, ma di breve durata. Ma vediamo ulteriori dettagli.
Temperature in forte rialzo in tutta la penisola
Secondo le ultime elaborazioni dei centri meteorologici europei, in particolare le simulazioni fornite dal modello ECMWF, il mese di Giugno 2025 potrebbe collocarsi tra i più caldi degli ultimi 30 anni. Le previsioni indicano anomalie termiche positive comprese tra +1°C e +2,5°C rispetto alle medie climatiche del periodo 1991-2020. Questo scarto termico appare particolarmente marcato sulle regioni del versante adriatico e nel Sud Italia, aree dove il soffio caldo africano potrebbe dominare la scena meteorologica per molti giorni consecutivi.
Città come Roma, Bologna, Bari, Firenze e Cagliari sono indicate tra le più esposte al rischio di temperature estreme, con valori massimi che potrebbero raggiungere e in alcuni casi superare i 40°C, soprattutto durante la seconda metà del mese. Le ondate di calore, indotte dalla persistente presenza dell’Anticiclone africano, potrebbero assumere carattere eccezionale, con picchi che sfiorerebbero i 43°C nelle zone interne della Puglia, della Sicilia e della Sardegna.
Alta Pressione africana protagonista dell’estate
L’arrivo dell’Anticiclone africano è previsto già nei primi giorni di Giugno, con una cupola stabile di Alta Pressione che si espanderà rapidamente verso il bacino centrale del Mediterraneo. Tale configurazione barica potrebbe mantenersi attiva anche per lunghi periodi, determinando giornate soleggiate, cielo sereno e un costante aumento delle temperature su gran parte del territorio nazionale. Le regioni del Nord, sebbene in parte interessate da tale stabilità, potrebbero essere coinvolte da infiltrazioni d’aria più umida di origine atlantica o balcanica.
Questo contrasto termico potrebbe dar vita a temporali improvvisi, nubifragi localizzati e intensi rovesci nelle aree interne e montuose di Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nel Centro Italia, specie sull’entroterra appenninico di Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo, si potrebbero manifestare fenomeni temporaleschi pomeridiani di breve durata ma intensa attività elettrica e precipitativa.
Precipitazioni in calo, rischio siccità al Sud
Sul fronte delle piogge, le tendenze meteo stagionali indicano una situazione sostanzialmente in linea con la norma su molte aree del Nord e del Centro, ma con una possibile carenza idrica al Sud e nelle Isole Maggiori, dove le precipitazioni potrebbero risultare inferiori rispetto alla media climatologica. L’influenza dell’Anticiclone subtropicale limita infatti lo sviluppo di sistemi perturbati strutturati e duraturi, determinando condizioni prevalentemente asciutte.
In Calabria, Basilicata, Sicilia orientale e Puglia meridionale, il rischio di periodi prolungati di siccità si fa concreto, alimentando preoccupazioni per l’agricoltura e le risorse idriche locali. Anche nelle aree collinari e montuose del Molise e della Campania si potrebbero registrare giornate consecutive senza piogge significative, un fattore che aggrava ulteriormente la pressione sull’ambiente.
Fenomeni estremi più frequenti al Nord
Mentre il Sud e le Isole maggiori affrontano il problema della siccità, il Nord Italia dovrà fare i conti con eventi meteo estremi, favoriti proprio dai contrasti tra masse d’aria calda e umida e infiltrazioni più fresche. La presenza dell’Alta Pressione africana, pur garantendo tempo stabile e soleggiato, non impedirà la formazione di celle temporalesche isolate, capaci di generare grandinate, forti raffiche di vento e nubifragi concentrati.
Le zone più esposte saranno le prealpine e quelle pedemontane, come le province di Bergamo, Lecco, Como, Belluno e Trento, ma anche alcune aree della Pianura Padana centrale e orientale. La combinazione tra umidità elevata al suolo e calore intenso in quota potrà originare temporali esplosivi, tipici dell’Estate italiana, con effetti anche pericolosi su circolazione stradale e attività all’aperto.
Possibili anomalie anche nei mari: acque più calde della norma
Un altro elemento che potrebbe incidere sull’evoluzione meteo di Giugno 2025 è la temperatura superficiale dei mari italiani. Le prime analisi indicano che le acque del Mar Tirreno, dell’Adriatico meridionale e del Canale di Sicilia risultano già più calde della norma alla fine di Maggio, una condizione che potrebbe persistere e intensificarsi durante il mese di Giugno.
Il surriscaldamento delle acque marine ha effetti diretti sull’instabilità atmosferica, favorendo in alcuni casi la formazione di sistemi temporaleschi marittimi o fenomeni convettivi improvvisi anche in zone costiere. Inoltre, mari più caldi comportano una maggiore umidità dell’aria, che si traduce in un aumento della sensazione di afa, soprattutto durante le ore notturne e nelle prime ore del mattino.
Città sempre più bollenti
Nelle grandi città italiane, l’effetto dell’isola di calore urbano contribuirà ad aggravare ulteriormente la percezione del caldo. In metropoli come Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze e Palermo, la combinazione tra temperature elevate, assenza di ventilazione e cementificazione diffusa renderà le giornate e le notti particolarmente soffocanti, con minime notturne che potrebbero non scendere sotto i 26-28°C nei periodi più caldi.
Questo scenario potrebbe creare condizioni meteo particolarmente critiche, non solo per il benessere delle persone, ma anche per la gestione dei consumi energetici legati alla climatizzazione. Le amministrazioni locali potrebbero trovarsi costrette ad adottare misure straordinarie per far fronte alle ondate di calore prolungate e per gestire eventuali situazioni d’emergenza, specie nelle aree urbane più densamente popolate.
Ipotetica tendenza settimanale
Le tendenze aggiornate permettono di delineare un quadro meteo indicativo per le settimane del mese: Durante la prima settimana di Giugno, si prevede il consolidamento dell’Anticiclone africano con temperature già oltre la media su gran parte d’Italia.
Qualche rovescio localizzato potrebbe ancora verificarsi sull’arco alpino e in alcune aree collinari del Centro. Nella seconda settimana, l’Alta Pressione subtropicale rafforza ulteriormente la sua presenza, determinando giornate soleggiate e temperature in ulteriore aumento. Il Sud e le Isole saranno completamente sotto il suo dominio.
Nel corso della terza settimana di Giugno, è atteso il picco dell’ondata di calore, con valori massimi estremi in molte zone, in particolare nelle aree interne del Centro-Sud. In questo periodo saranno possibili valori prossimi ai 43°C in alcune località. Nella quarta settimana, una possibile lieve attenuazione dell’Alta Pressione potrebbe favorire l’ingresso di aria instabile al Nord, con temporali pomeridiani su Alpi e Prealpi. Resta comunque un quadro meteo improntato al caldo.
Estate che parte subito a manetta
Il quadro generale mostra un inizio d’Estate caratterizzato da condizioni meteo anomale, con un trend che conferma il riscaldamento globale in atto. La presenza costante dell’Anticiclone africano, la scarsità di piogge e le temperature ben oltre la media segnalano un possibile prolungamento del periodo caldo anche nei mesi successivi, Luglio e Agosto.
L’Estate 2025 si prefigura come una delle più intense e calde dell’ultimo decennio, con ripercussioni significative su agricoltura, salute pubblica e gestione delle risorse idriche. Il monitoraggio continuo delle condizioni meteo sarà fondamentale per affrontare al meglio i prossimi mesi, in particolare in un contesto climatico che mostra sempre più spesso segnali di estremizzazione.