Freddo anomalo in arrivo: Maggio 2025 minaccia nevicate tardive

 L’Europa si prepara ad affrontare un brusco ritorno del freddo proprio quando la primavera 2025 sembrava ormai consolidata. Secondo le più recenti simulazioni del modello meteorologico GFS sviluppato dal NOAA, una massa d’aria gelida artica potrebbe irrompere nei prossimi giorni su vaste aree del continente, coinvolgendo direttamente l’Italia e molte altre nazioni europee.   L’irruzione […] Freddo anomalo in arrivo: Maggio 2025 minaccia nevicate tardive

Apr 19, 2025 - 18:02
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Freddo anomalo in arrivo: Maggio 2025 minaccia nevicate tardive
 L’Europa si prepara ad affrontare un brusco ritorno del freddo proprio quando la primavera 2025 sembrava ormai consolidata. Secondo le più recenti simulazioni del modello meteorologico GFS sviluppato dal NOAA, una massa d’aria gelida artica potrebbe irrompere nei prossimi giorni su vaste aree del continente, coinvolgendo direttamente l’Italia e molte altre nazioni europee. L’irruzione fredda è attesa tra la fine di Aprile e l’inizio di Maggio, e potrebbe portare con sé temperature abbondantemente sotto la media stagionale, oltre a nevicate tardive sui rilievi, in particolare lungo l’Appennino settentrionale e sulle Alpi centro-orientali. Questo scenario, del tutto inconsueto per il periodo, richiama alla mente il freddo anomalo di maggio 2019, quando l’Europa nord-orientale visse una fase simile, con esiti inaspettati anche in Italia. Global Warming ed estremi meteorologici L’apparente contraddizione tra riscaldamento globale e freddo tardivo è solo apparente. Il Global Warming, come evidenziato da numerosi studi internazionali, incluso il lavoro del Copernicus Climate Change Service e del Centro europeo per le previsioni meteorologiche (ECMWF), comporta un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi. Questi includono ondate di calore estive, fenomeni temporaleschi intensi, prolungate siccità e, in casi meno comuni ma sempre più frequenti, irruzioni fredde fuori stagione. L’alterazione dei flussi atmosferici, dovuta al riscaldamento dell’Artico, destabilizza la circolazione polare, favorendo improvvise discese di aria fredda verso latitudini insolitamente basse. Questo meccanismo, analizzato anche da ricercatori del NOAA, è ormai riconosciuto come una delle manifestazioni più concrete dell’estremizzazione climatica. Dall’Europa al Nord America: un fenomeno globale Situazioni simili sono già ben note in Nord America, dove si verificano frequentemente tornado violenti, grandinate estreme e nevicate fuori stagione in stati tradizionalmente miti. La differenza rispetto al passato, come sottolineano i climatologi di Copernicus, è l’intensità e la rapidità con cui questi eventi si manifestano oggi. Anche in Europa, dove il clima mediterraneo sembrava offrire una maggiore stabilità stagionale, l’anomalia sta diventando la norma. Secondo Copernicus, l’Europa si sta riscaldando più velocemente rispetto agli altri continenti. Questo processo non solo rende le estati più calde e secche, ma amplifica anche la possibilità di sbalzi termici estremi, come quello attualmente in formazione. Previsioni meteo e incertezza scientifica È importante sottolineare che, nonostante l’accuratezza dei modelli matematici, le previsioni a lungo termine restano intrinsecamente incerte. I meteorologi, pur disponendo di tecnologie avanzate, mantengono un approccio prudente nella diffusione di scenari dettagliati troppo anticipati. La precisione dei modelli, infatti, si riduce con l’estendersi dell’intervallo temporale di previsione. Tuttavia, la tendenza attuale verso una fase fredda e instabile appare supportata da più di un centro di calcolo. Gli aggiornamenti dei prossimi giorni chiariranno l’estensione e la portata reale di questo evento, che potrebbe segnare un inizio di maggio insolitamente invernale, confermando ancora una volta l’instabilità crescente del clima europeo.

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