L’altra Italia rural-chic: dalle masserie ai treni d’antan
Turismo rural-chic, cioè quando la ruralità, la vacanza in campagna, si combinano con il gusto per la raffinata eleganza, dando vita a un turismo alternativo che sempre più spesso viene abbinato anche a strutture di lusso in grado di offrire agli ospiti, oltre a un soggiorno in campagna o in piccoli borghi, anche una vacanza all’insegna del comfort e dei servizi stellati. Il settore è nato come una nicchia, negli anni Sessanta-Settanta, quando il movimento hippy promuoveva il ritorno alla natura e alla ricerca della semplicità. Continue reading L’altra Italia rural-chic: dalle masserie ai treni d’antan at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Turismo rural-chic, cioè quando la ruralità, la vacanza in campagna, si combinano con il gusto per la raffinata eleganza, dando vita a un turismo alternativo che sempre più spesso viene abbinato anche a strutture di lusso in grado di offrire agli ospiti, oltre a un soggiorno in campagna o in piccoli borghi, anche una vacanza all’insegna del comfort e dei servizi stellati.
Il settore è nato come una nicchia, negli anni Sessanta-Settanta, quando il movimento hippy promuoveva il ritorno alla natura e alla ricerca della semplicità.
Con l’avanzare del tempo, questa ricerca si è evoluta in un desiderio di esperienze più curate e raffinate e il turismo rurale ha cominciato a guadagnare molta popolarità dopo gli anni Novanta insieme alla crescente consapevolezza della questione ambientale e del problema dello spopolamento delle aree rurali. Un cambiamento che nel tempo ha arricchito il segmento di nuove varianti sempre meno rural e sempre più chic.
SUGGESTIONI BUCOLICHE
Il turista rural chic, che fino a qualche anno fa si accontentava di un soggiorno in un tipico trullo pugliese per rivivere l’atmosfera di una vita contadina antica, oggi è ancora in cerca di suggestioni bucoliche, ma vuole anche comfort e servizi di altissimo livello.
Così l’offerta in terra pugliese, e non solo, si è adeguata proponendo trulli di charme e masserie luxury che ricordano le costruzioni originali di un tempo, ma offrono accoglienza, ospitalità e ristorazione a 5 stelle.
Un modello diventato un vero e proprio brand pugliese, riconosciuto e riconoscibile. Basta citare una struttura su tutte, il lussuoso Borgo Egnazia, tra i primi a lanciare il modello di ospitalità rural chic in masserie talvolta extra luxury, ora di grande tendenza e amatissimo anche all’estero.
RIFUGI SOSTENIBILI
Anche il turismo dei borghi che con il loro fascino autentico sono la meta scelta da chi cerca, oltre alla pace della campagna, un’offerta culturale e storica, si adegua ai tempi e sta cambiando il volto della sua offerta, abbinandola non solo al lusso, ma anche a un approccio decisamente sostenibile, tema sempre più caro ai viaggiatori.
Dalla Toscana alle Langhe, dalla Basilicata all’Umbria, dalla campagna siciliana all’entroterra sardo, sono sempre di più i borghi ristrutturati dai più celebri brand d’alta gamma, con grande attenzione all’ambiente: in buona sostanza “se ne appropriano” e li gestiscono, facendone rifugi eleganti ed esclusivi.
Si va dai wine resort firmati da alcune delle principali aziende vinicole italiane in Sicilia, nel Chianti o nel Monferrato, alle antiche fortezze ristrutturate con tutta la loro corte, in Umbria e Toscana, che offrono agli ospiti olio d’oliva e sorgenti termali, dal resort eco-chic con accesso privato al lago d’Orta e area per la crioterapia dello chef Cannavacciuolo alla Gallura sarda, dove si può alloggiare negli stazzi, gli insediamenti rurali in cui stanziano gli animali da cortile, in piccole proprietà di design create tra blocchi di granito, al riparo dalla confusione della costa, dove l’ospite ha a disposizione una zona benessere con sauna, bagno turco, docce emozionali.
LA CAMPAGNA DAL FINESTRINO
L’accoppiata vincente lusso-campagna prende forma perfettamente anche in viaggio sui treni storici turistici e sul nuovo Orient Express – La Dolce Vita, esempio di turismo rural chic abbinato al trend del viaggio su rotaia d’antan quando l’iconico convoglio – ora rilanciato in Italia da Aresenale Group – collegava Parigi Gare de l’Est a Costantinopoli portando con sé un prezioso carico di nobili “viandanti”.
Uno stile di viaggio che oggi viene riproposto con tutto il suo lusso e il suo glamour per godere, con lentezza, dai finestrini, delle bellezze della campagna toscana, mentre il treno va alla scoperta dei suoi famosi vigneti.
Un primo itinerario cui ne seguiranno altri otto – tra cui “I Sassi di Matera” e la “Via del Tartufo” – che il treno percorrerà lungo l’Italia ospitando nelle sue splendide cabine deluxe e nel suo ristorante stellato viaggiatori altospendenti.