Eurovision 2025, Nemo chiede l’esclusione di Israele e critica alcune scelte dell’EBU

Nemo sostiene l'esclusione di Israele dall'Eurovision 2025 e critica aspramente il divieto delle bandiere Pride sul palco L'articolo Eurovision 2025, Nemo chiede l’esclusione di Israele e critica alcune scelte dell’EBU proviene da imusicfun.

May 9, 2025 - 22:48
 0
Eurovision 2025, Nemo chiede l’esclusione di Israele e critica alcune scelte dell’EBU

In vista dell’Eurovision 2025, il tema della partecipazione di Israele al concorso è tornato al centro del dibattito, con numerosi artisti che si sono espressi contro la sua presenza; tra questi c’è anche Nemo, il talento svizzero vincitore dell’edizione 2024, che ha dichiarato di supportare l’appello per l’esclusione di Israele.

Durante un’intervista con l’HuffPost, Nemo ha spiegato chiaramente la sua posizione: «Non credo che abbia senso che Israele faccia parte di questa edizione dell’Eurovision, e nemmeno in generale». Il cantante ha sottolineato che le azioni di Israele sono in conflitto con i valori di pace, unità e rispetto dei diritti umani che l’Eurovision cerca di promuovere. Questo appello non è isolato: più di 70 ex partecipanti al concorso, provenienti da 12 paesi, hanno firmato una lettera aperta chiedendo l’esclusione di Israele, accusando la rete israeliana Kan di essere complice dei crimini contro i palestinesi a Gaza.

Il conflitto ha causato la morte di oltre 50.000 persone e ha visto accuse di crimini di guerra, ha alimentato una crescente pressione per rivedere la partecipazione di Israele. Nonostante ciò, l’EBU (European Broadcasting Union) ha respinto le richieste di esclusione, sostenendo che l’Eurovision è un evento che coinvolge emittenti pubbliche, non governi, e deve rimanere apolitico.

Nemo, tuttavia, non si è limitato a commentare la partecipazione di Israele: ha anche espresso forti critiche sulla nuova politica che vieta l’esibizione di bandiere Pride sul palco. «È stupido», ha affermato l’artista, dichiarando di non comprendere la decisione e trovandola incoerente con la lunga storia di inclusività del concorso. Nemo, che si è presentato come non-binario, aveva sfilato con la bandiera non-binaria durante l’edizione 2024, ma ha dovuto affrontare restrizioni, prima informali e poi ufficiali, riguardo l’uso delle bandiere di supporto alla comunità LGBTQ+.

L’artista ha concluso dicendo che l’Eurovision, da sempre associato alla cultura queer, sta facendo passi indietro in termini di inclusività e di messaggio positivo. Nonostante ciò, Nemo conferma la sua partecipazione all’evento, sentendo la responsabilità di raccontare la propria storia personale attraverso la musica, come ha fatto con il suo brano “The Code“.

Advertisement
Advertisement

L'articolo Eurovision 2025, Nemo chiede l’esclusione di Israele e critica alcune scelte dell’EBU proviene da imusicfun.