Attenti all’orso bianco! L’attacco a uno scialpinista nella Terra di Baffin, in Canada
L’uomo, probabilmente attaccato da una femmina che difendeva i cuccioli, ha riportato ferite lievi. L’animale è stato abbattuto. In Canada solo i residenti hanno il permesso di portare con sé un fucile L'articolo Attenti all’orso bianco! L’attacco a uno scialpinista nella Terra di Baffin, in Canada proviene da Montagna.TV.

Qualche giorno fa, nella Terra di Baffin, grande area selvaggia del Canada, è stata sfiorata una tragedia. Mercoledì 23 aprile, uno scialpinista impegnato in una traversata nel Parco Nazionale di Auyittuq è stato attaccato da un orso polare. Non sono stati diffusi né il nome del malcapitato, né la dinamica dell’incidente e neppure si sa con precisione che tipo di ferite ha riportato l’uomo.
Margaret Friesen, portavoce di Parks Canada, l’ente che gestisce le aree protette del Paese, ha spiegato che lo scialpinista è stato medicato dai suoi compagni di avventura, che lo hanno messo al riparo nel bivacco del Summit Lake, e che l’allarme è stato lanciato alle 8.30 di giovedì mattina. A causa del maltempo non è stata possibile un’evacuazione in elicottero. L’uomo è stato quindi evacuato per circa 50 chilometri su una motoslitta fino al villaggio di Pangnirtung. “Dopo il primo intervento dell’équipe sanitaria, è potuto ripartire senza bisogno di essere ricoverato” ha detto Friesen.
L’orso protagonista dell’incidente, come riferisce il sito Nunatsiaq News, è stato abbattuto dal personale di Parks Canada. La carne e la pelliccia sono state donate all’associazione dei cacciatori e dei trapper locali.
L’Artico canadese ospita circa 17.000 orsi polari, pari ai due terzi degli esemplari oggi presenti sulla Terra. La specie è stata inserita solo nel 2015 nella “lista rossa” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN). La principale minaccia per la sua sopravvivenza è il riscaldamento globale, che causa la riduzione del pack, il ghiaccio che si forma sopra le acque dell’oceano.
Gli attacchi degli orsi polari ai danni dell’uomo sono rari, ma accadono ogni anno. Nel 2023, in Alaska, una madre e il suo bambino di un anno sono stati uccisi nel loro villaggio. In Canada, nell’estate del 2024, due orsi hanno ucciso un operaio che stava lavorando su un radar militare della Brevoort Island, a sud-est della Terra di Baffin.
Parks Canada invita da sempre i visitatori a fare attenzione agli orsi polari a marzo e aprile, quando le femmine escono dai ripari invernali insieme ai loro cuccioli, e cercano di proteggerli dalle insidie. I pochi danni riportati dallo scialpinista, d’altronde, fanno pensare a un attacco per difendere la prole, e non a un tentativo di predazione da parte dell’orsa.
Nei Parchi nazionali dell’Artico canadese, al contrario che alle Svalbard e in altre zone popolate dagli orsi polari, solo i residenti (in buona parte di etnia Inuit) sono autorizzati a portare con sé armi da fuoco, mentre chi arriva da fuori può utilizzare solo spray anti-orso, dispositivi rumorosi e recinzioni elettrificate portatili. Un’occhiata ai commenti pubblicati da Nunatsiaq News fa capire che chi vive nell’Artico pensa tutto il male possibile di questa regola. “E’ un errore, la Terra di Baffin non è il Parco nazionale di Banff (uno dei più visitati del Paese, sulle Montagne rocciose, ndr). Questo attacco è colpa al 100% di Parks Canada e delle loro regole folli”, scrive un lettore. “Sono d’accordo, dovrebbero essere considerati responsabili. Alle Svalbard è vietato inoltrarsi nel territorio degli orsi senza un fucile, qui invece si forzano gli escursionisti ad andare senza, esponendosi a un grave pericolo”, aggiunge un secondo.
“Qualcuno ha forzato gli escursionisti ad andare in una zona dove vivono gli orsi? Ci vanno liberamente, e quindi devono accettare i rischi” ribatte un altro lettore. “L’uccisione dell’orso è stata una fine triste per una situazione che poteva essere prevenuta. Spero che Parks Canada recuperi i cuccioli!” aggiunge un quarto.
“Mi sono occupato a lungo di fauna selvatica, con ricerche sul lupo, sull’orso nero e sull’alce” conclude un altro lettore di Nunatsiaq News, che però non si firma con il suo nome. Se vai nel territorio della fauna selvatica solo per divertirti ti meriti tutto quello che gli animali ti possono fare. Io non ho nessuna simpatia per chi lo fa, però credo nell’uguaglianza. O tutti devono avere il permesso di portare con sé i fucili, oppure non lo deve avere nessuno, inclusi i ranger”.
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