A.O.N. 3: Despite My Mistakes – Lloyd Banks continua a onorare l’hip hop con coerenza e liriche affilate
Nel giorno del suo 43° compleanno, Lloyd Banks ha deciso di fare un regalo ai suoi fan più fedeli: il terzo capitolo della saga All Or Nothing, intitolato A.O.N. 3: Despite My Mistakes. Un progetto che conferma ancora una volta il suo status di veterano rispettato e che consolida una discografia che, senza mai grandi proclami, resta tra le più solide dell’underground newyorkese. Lloyd Banks, una coerenza che dura da decenni confermata da A.O.N. 3 Sono passati vent’anni da quando […] L'articolo A.O.N. 3: Despite My Mistakes – Lloyd Banks continua a onorare l’hip hop con coerenza e liriche affilate proviene da Rapologia.it.

Nel giorno del suo 43° compleanno, Lloyd Banks ha deciso di fare un regalo ai suoi fan più fedeli: il terzo capitolo della saga All Or Nothing, intitolato A.O.N. 3: Despite My Mistakes.
Un progetto che conferma ancora una volta il suo status di veterano rispettato e che consolida una discografia che, senza mai grandi proclami, resta tra le più solide dell’underground newyorkese.
Lloyd Banks, una coerenza che dura da decenni confermata da A.O.N. 3
Sono passati vent’anni da quando Banks entrava nei radar del mainstream con la G-Unit, ma il suo approccio non è mai cambiato: barre fitte, liriche crude e tecnica sopraffina, senza mai cedere alle mode del momento. Questo nuovo disco lo dimostra ancora una volta: 18 tracce dense, nessun filler, nessun compromesso. Solo rap, fatto da chi conosce il mestiere e non ha bisogno di dimostrarlo a nessuno.
A.O.N. 3 è un disco 100% hip hop, come sempre nella sua carriera. Solido, cupo, tagliente. Un lavoro per chi ancora crede nel rap come linguaggio, non come sottofondo.
Tra i featuring spiccano Ghostface Killah e Styles P, due leggende viventi che, come Banks, hanno sempre mantenuto fede alla loro visione. Il brano Endangered Innocence, con il rapper del Wu-Tang Clan, è uno dei punti più alti del progetto: una produzione d’atmosfera, liriche profonde, delivery impeccabile. Un momento che eleva il disco a qualcosa di più di un semplice esercizio di stile.
Lo stesso vale per Art of Rap, titolo evocativo che è tutto un programma. In tempi di dischi veloci e suoni mordi-e-fuggi, Banks si prende il suo tempo e rivendica la sacralità dell’arte del rap, su un beat che vibra tra nostalgia e rivendicazione.
Se ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma, Despite My Mistakes dimostra che Lloyd Banks non ha intenzione di fermarsi. La penna è sempre tagliente, come tra l’altro ci aveva dimostrato nel recente Halloween Havoc 5. E soprattutto, l’attitudine è quella di chi non cerca approvazione: fa i dischi che vuole, per chi sa ancora ascoltarli.
Ascoltate Lloyd Banks.
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