TEMPERATURE impazzite: ecco DOVE si passa dai 10°C ai 30°C in una giornata

L’Italia si trova in una fase meteo dominata dalla stabilità atmosferica, ma non per questo priva di sorprese. Negli ultimi giorni – e almeno fino al termine del ponte del Primo Maggio – il nostro Paese sperimenterà notevoli sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte, in alcune aree anche superiori ai 20 gradi. […] TEMPERATURE impazzite: ecco DOVE si passa dai 10°C ai 30°C in una giornata

Apr 30, 2025 - 12:37
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TEMPERATURE impazzite: ecco DOVE si passa dai 10°C ai 30°C in una giornata
L’Italia si trova in una fase meteo dominata dalla stabilità atmosferica, ma non per questo priva di sorprese. Negli ultimi giorni – e almeno fino al termine del ponte del Primo Maggio – il nostro Paese sperimenterà notevoli sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte, in alcune aree anche superiori ai 20 gradi. Un fenomeno che non è raro in primavera, ma che in questa occasione assume contorni particolarmente marcati. Mattine fresche, pomeriggi quasi estivi: il paradosso climatico di questi giorni Chi esce presto al mattino lo sa bene: il clima può apparire ancora piuttosto fresco, con valori minimi intorno ai 10-12°C in molte città italiane. Ma basta attendere qualche ora perché la situazione cambi radicalmente: con il sole alto nel cielo e cieli completamente sereni, le temperature diurne schizzano facilmente oltre i 25°C, raggiungendo punte anche di 28-30°C in alcune aree del Centro-Sud. Questa forte escursione termica, pur facendo parte dei meccanismi fisiologici della stagione primaverile, si sta accentuando per effetto di una configurazione atmosferica particolare. In questi giorni, infatti, l’Italia è protetta da un ampio campo di alta pressione subtropicale, legato al noto anticiclone africano, che garantisce tempo stabile e assenza di nuvolosità. Perché si verificano escursioni termiche così forti? Il meccanismo è semplice ma affascinante. In presenza di cieli sereni e aria secca, l’atmosfera favorisce il cosiddetto irraggiamento notturno: un processo attraverso il quale il calore accumulato dal suolo durante le ore diurne si disperde rapidamente verso l’alto non appena cala il sole. Il risultato? Temperature notturne e mattutine molto contenute. Durante il giorno, invece, l’intensa radiazione solare e l’assenza di copertura nuvolosa consentono al terreno di riscaldarsi velocemente, portando a un repentino aumento delle temperature. È questo contrasto termico che genera sbalzi anche superiori ai 16-20°C nel giro di poche ore. Le zone più colpite: dove si registreranno le maggiori differenze Secondo le ultime proiezioni, le aree maggiormente interessate da queste escursioni termiche saranno:
  • Le pianure del Nord, in particolare Emilia-Romagna e Veneto
  • Le zone interne del Centro Italia, come la Toscana, l’Umbria e le vallate del Lazio
  • La Puglia, soprattutto nelle aree lontane dalla costa
  • Le Isole Maggiori, in particolare le zone interne di Sicilia e Sardegna.
Qui, tra mercoledì 30 aprile e domenica 4 maggio, potremo assistere a giornate con pomeriggi estivi e notti fresche, in un’alternanza che può creare disagi, specialmente per chi è sensibile ai cambi repentini di temperatura o ha in programma attività all’aperto. Attenzione a vestiti e salute: i consigli per affrontare lo sbalzo termico L’escursione termica può rappresentare un rischio anche per la salute: raffreddori, mal di gola e cali immunitari sono spesso favoriti da questi sbalzi improvvisi. È quindi consigliabile:
  • Vestirsi a strati, per adattarsi alle variazioni termiche nell’arco della giornata
  • Prestare attenzione alle prime ore del mattino e alle ore serali, le più fresche
  • Idratarsi regolarmente, anche se le temperature non sembrano elevate
  • Evitare sbalzi termici repentini, come uscire da ambienti climatizzati al caldo esterno.
Conclusione: primavera estrema, tra caldo e frescura in poche ore Quella che stiamo vivendo è una primavera dai forti contrasti, tipica ma accentuata da condizioni atmosferiche particolarmente stabili. L’alta pressione africana ci regala pomeriggi quasi estivi, ma allo stesso tempo – proprio grazie ai cieli sereni – ci costringe a fare i conti con mattinate fresche e talvolta pungenti. Federico Russo – Meteorologo

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