Primo Ascolto 9 maggio: la Top 10 delle nuove uscite

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May 10, 2025 - 02:18
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Primo Ascolto 9 maggio: la Top 10 delle nuove uscite

Primo Ascolto; scopriamo la Top 10 delle nuove uscite musicali del 9 maggio secondo Stefano Brocks: ecco i brani da ascoltare subito!

Primo Ascolto 9 maggio: la Top 10 delle nuove uscite

10 – GAZZELLE – Stupido (Maciste Dischi/Warner)
Il cantautore romano sforna singoli a getto continuo, ruotando sempre attorno al suo stile ma senza ripetersi pedissequamente. E ora ha anche un sound più curato. Nota a margine: stupido sarà la parola dell’estate? Ci sono già tre canzoni fuori con tale aggettivo nel titolo…

9 – ALFA – A me mi piace (ft. Manu Chao)
La tentazione di mettere le mani su un pezzo in formato ad libitum il cui testo sostanzialmente è una lista è al tempo stesso facile e pericolosa. Il cantautore rap genovese rielabora la hit di Manu Chao, l’icona no global che una volta fuoriuscito dai Mano Negra ha conosciuto grande successo ma indubbiamente perso originalità nella sua musica. Alfa centra però il bersaglio grazie alla strofa di sua stesura, in cui non fa “la lista della spesa” ma racconta impressioni in cui tanti ritroveranno propri modi di essere. 

8 – BENSON BOONE – Mystical magical (Warner)
Ecco l’uomo del mondo al momento, funambolico (anche nei gesti) cantautore dalla versatilità vocale unica che qui vola su accattivanti falsetti alla Mika. Questa volta il brano mette allegria estiva e lascia da parte le montagne russe emotive dei precedenti singoli. E ha quella strana partenza in accelerazione che fa sussultare chi ricorda quando si puntavano i vinili in un punto preciso in cui la musica era già iniziata….

7 – ANNALISA – Maschio (Warner)
Il disco probabilmente più atteso dell’anno, per verificare se lo status di superstar di Annalisa crescerà continuando nel medesimo filone o con qualche virata stilistica. Qui si accentua l’aspetto melodico, più anni Sessanta che Settanta, con acuti tipo Zanicchi d’antan, e al tempo stesso si spinge sulla base elettronica, per il solito contrasto tra epoche musicali, pur guardando a epoche leggermente diverse dai precedenti successi. Siamo dalle parti di “Mon amour”, con un po’ più di melodia e con più espliciti riferimenti testuali. Pronto per aprire discussioni da aperitivo tipo “se fossi dell’altro sesso cosa farei”, lasciandosi andare a fantasie erotiche varie. Ci sono anche nomi religiosi da Gesù a Maria qua e là piazzati nel testo, a creare presunta trasgressione.

6 – SAYF – Figli dei palazzi (ft. Néza) (2bE-Ada-Warner)
Un rapper da tenere d’occhio, della lunga schiera di artisti liguri della sua generazione e di cultura meticcia. Storie da rap e trap nel testo, ma su base intrigante e brillante soft soul e un gancio magnifico nel ritornello. 

5 -SKUNK ANANSIE – Lost and found (Fig Records)
Oggetti smarriti titolo, ma anche destino di questa band straordinaria, curiosamente più popolare da noi che in patria e puntualmente ritrovata dopo periodi di silenzio. Skin più espressiva che aggressiva, brano curato, che parte con sola voce, poi pianoforte in ottavi (e già che ci sia questo strumento fa pensare che qualcosa sia accaduto, nelle sonorità), poi entra la batteria e cresce, la chitarra marca solo gli intermezzi. Tante novità. 

4 – BLANCO – Piangere a 90 (Emi)
Dopo essersi riposizionato come autore per rifarsi l’immagine al Festival di Sanremo, Blanco ritorna anche in voce, per dimostrare di non essere stato un fuoco di paglia da due album innovativi e grandiosi. Con Michelangelo e Tananai scrive questa ballad pianoforte e voce, piena di armonie classicheggianti, con un’interpretazione vocale con meno adolescenziale ma sempre sofferta. Pezzo buono, cantautorale, del tutto avulso da tentazioni estive. L’artista pare più maturo, anche se era già grande a soli 18 anni. Il suo pubblico lo avrà aspettato? O ne conquisterà altro, di età più adulta?

3 – KID CUDI – Neverland (Island/Universal)
Nuovi orizzonti stilistici, atmosfere soffuse, ritmiche moderate, un coro tra il gospel e l’infantile, una strofa che affascina. Impossibile vincolarlo al genere hip-hop.

2 – GIANNA NANNINI – Panorama
La Giannissima sorprende ancora, su un brano pop con ritmiche elettroniche di assoluta contemporaneità, dimostrando una visione sempre più moderna di tante colleghe nate 30 o 40 anni dopo di lei. Forse il tormentone inaspettato arriva da una persona insospettabile. 

1 – SALMO – Cartine corte (Columbia – Sony)
Preannunciato da interviste in cui sottolinea come il rap sia ormai finito e soppiantato come genere maggiormente popolare negli Usa dal country, esce con un terzinato dall’atmosfera western, su cui pone una vocalità roca blues che si ricorderà già sfoderata da ospite a uno scorso Sanremo in una cover di Zucchero. Bomba. 

Fuori dai migliori dieci, ma degni di menzione:

PINKPANTHEREESS – Illegal (Warner)
Si definisce star dell’anti-pop e in effetti le sonorità elettroniche soffuse e avvolgenti affascinano ed evocano qualcosa di eccentrico, le ritmiche ripescano un po’ trip-hop e drum’n’bass. Ma il cantato è certamente pop anche se ipnotico. Intrigante, peccato che il brano finisca non appena l’ascoltatore cominci a caprine il mood.

SHABLO, GUE’, TORMENTO, JOSHUA – Spirito libero (Island)
Il mega team che per la prima volta ha portato in gara a Sanremo un producer in prima persona e per giunta con il primo brano rnb old-school nella storia del Festival evidentemente non era un’operazione estemporanea ma un percorso. Qui il pezzo estivo, che dal titolo faceva pensare a una cover da Giorgia e invece è un inedito, con tanto di campionamento di Stevie Wonder quando cantava in italiano. Un po’ di confusione, ma c’è ottima qualità. 

D4VD – What are you waiting for? (Emi/Universal)
Il cantautore elettronico dallo stile raffinato e rarefatto offre uno spunto più pop e uptempo, aggiungendo un modo di cantare alla Kid Laroi tra barre serrate e cambi di registro.

EUGENIO IN VIA DI GIOIA – Infinito (Carosello)
Riparte con un’etichetta indipendente il gruppo che forse ha finora raccolto meno di quanto seminato. Sanno suonare e intrattenere, sanno fare riflettere e comunicare, hanno buone voci e fisicità simpatica. Perchè non hanno (ancora) sfondato? Sempre che l’avverbio tra parentesi dia loro ulteriore tempo.


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