Pio e Amedeo sui Ferragnez: “Noi tra i primi ad odiarli”
Parlano Pio e Amedeo Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp Durante la loro partecipazione al podcast di Gianluca Gazzoli, BSMT, Pio e Amedeo hanno affrontato numerosi temi con il loro consueto tono ironico ma anche con una certa voglia di chiarire vecchie incomprensioni. Dalla querelle mai sopita con Fedez alle critiche piovute sul loro […] L'articolo Pio e Amedeo sui Ferragnez: “Noi tra i primi ad odiarli” proviene da LaScimmiaPensa.com.

Parlano Pio e Amedeo
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Durante la loro partecipazione al podcast di Gianluca Gazzoli, BSMT, Pio e Amedeo hanno affrontato numerosi temi con il loro consueto tono ironico ma anche con una certa voglia di chiarire vecchie incomprensioni. Dalla querelle mai sopita con Fedez alle critiche piovute sul loro discusso monologo trasmesso in Felicissima Sera, i due non hanno risparmiato stoccate né autocritiche. È stata una chiacchierata a tutto campo, in cui non sono mancate riflessioni sulla libertà d’espressione comica e sul politicamente corretto, che spesso entra in rotta di collisione con l’intento satirico.
L’intervista a Pio e Amedeo ha riportato a galla le polemiche nate nel 2021 in seguito a un monologo sul politicamente corretto, trasmesso durante una puntata di Felicissima Sera. Un segmento che suscitò forti reazioni e venne tacciato da alcuni di superficialità o, peggio, di scarsa sensibilità verso tematiche sociali. Gianluca Gazzoli ha chiesto al duo di tornare sull’episodio, dando così modo ad Amedeo di chiarire il senso di quel messaggio:
È diventato un caso politico. Se qualcuno si è offeso chiediamo scusa, ma la nostra era un’esortazione sul concentrarci a fortificare la vittima. Nel senso del bullismo. Il cattivo non lo elimini ma lo impoverisci quando non te ne frega un ca**o delle sue cattiverie
Amedeo ha poi sottolineato che la coincidenza temporale con il dibattito parlamentare sul DDL Zan ha contribuito ad alimentare la confusione, facendo sembrare che i due si opponessero alla proposta di legge:
Il giorno dopo sul palco del primo maggio Fedez ha fatto un’allusione a questa cosa qui. Ed è passato il fatto che noi eravamo da una parte e loro dall’altra. Noi abbiamo un dissing con Fedez
Il rapper milanese è stato più volte chiamato in causa dai due comici durante l’intervista. Pio ha fatto notare come, a differenza di molti altri, loro restino gli unici con cui Fedez non abbia mai realmente fatto pace. Amedeo ha rincarato la dose con una dichiarazione schietta e carica di ironia:
Ha fatto pace con cani e porci tranne che con noi. Noi siamo stati i primi loro hater. Abbiamo sempre dichiarato cosa pensiamo su di loro, anche cose brutte. Ti ricordi i Ferragnez? Noi siamo stati i primi a odiarli. Le truffe, il Pandoro… ma la vera truffa è stata quella di averci venduto per anni la famiglia del Mulino Bianco.
Ci facevano sentire di me*da perché non avevamo quello splendore in casa. Ma vendevano qualcosa che non esisteva. Io ero tra quelli che ci credeva. Non mi è mai andata giù questa cosa che ci facessero la morale, loro che mettevano il telefono in faccia ai bambini.
Le battute di Pio e Amedeo, seppur spinose, sono sempre presentate con l’intento dichiarato di generare una risata, non una sentenza. Lo ha precisato Pio:
Quando un comico o chi fa satira dice qualcosa il fine è la risata
Chi lo prende sul serio è un cretino – ha aggiunto Amedeo.
Un altro momento interessante dell’intervista riguarda il commento di Amedeo su Stefano Rapone, autore e stand-up comedian che in passato li aveva criticati pubblicamente. Amedeo ha voluto precisare di non aver apprezzato il modo in cui Rapone li ha etichettati:
Stefano Rapone ha fatto tre quattro uscite su di noi additandoci come omofobi ma c’è un codice non scritto tra i comici che dice che nessuno può giudicare la comicità di un altro comico a meno che non ce l’abbia di fronte
Gazzoli ha cercato di stemperare la tensione, proponendo una lettura diversa della comicità di Rapone:
Rapone è un personaggio, magari è un codice della sua comicità. La stand up comedy è l’unica che prende in giro le altre comicità
Amedeo, pur senza rinunciare alla sua posizione, ha mostrato apertura:
C’è il beneficio del dubbio, vorremmo conoscerlo
Nella parte conclusiva dell’incontro, Pio e Amedeo sono tornati con maggiore distacco e consapevolezza sullo scivolone comunicativo del loro monologo, che aveva trattato anche temi delicati come razzismo, antisemitismo e omofobia. Entrambi hanno riconosciuto che oggi lo affronterebbero con più cautela.
Ci dispiace se c’è qualcuno che se l’è presa. L’abbiamo spiegato tante volte. Come fai ad additarmi come razzista che sono meridionale, di Foggia’ – ha detto Pio.
Alla domanda se rifarebbero oggi quel pezzo, la risposta è stata condivisa:
Forse adesso staremmo più attenti a spiegarci meglio – ha ammesso Pio.
Staremmo più attenti a non ergerci come educatori e a rimanere nella comicità. Noi siamo stati noiosi in quell’occasione perché forse le persone hanno pensato che fosse un pensiero personale – ha concluso Amedeo.
Che ne pensate di queste parole di Pio e Amedeo?
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