Un radicale cambio meteo all’orizzonte Dopo giorni segnati da temperature
decisamente fuori stagione, l’Italia si prepara ad affrontare
una svolta meteorologica importante che avrà ripercussioni soprattutto tra
Lunedì 5 Maggio e Mercoledì 7 Maggio. Il caldo africano che ha dominato le prime giornate del mese verrà
spazzato via dall’arrivo di correnti fredde di matrice artica, responsabili di
un’improvvisa e intensa fase di maltempo.
Contrasti termici ed effetti sull’atmosfera Il cuore della dinamica risiede nell’arrivo di una
saccatura nord-atlantica, ovvero una sacca di bassa pressione che affonderà fino al
Mediterraneo centro-occidentale, provocando
forti contrasti tra masse d’aria molto diverse tra loro: quella calda preesistente e quella fredda in ingresso. Questo squilibrio
aumenta sensibilmente il potenziale per temporali violenti, spesso accompagnati da
grandine e raffiche di vento. Dal punto di vista sinottico, potrebbe formarsi un
vortice di bassa pressione isolato in quota, il cosiddetto
cut-off, una struttura che rallenta il moto delle perturbazioni e
mantiene attive le precipitazioni per più giorni, spesso su aree ristrette ma colpite ripetutamente.
Le zone più esposte alle piogge torrenziali Le piogge più intense inizieranno a farsi sentire già dal
5 Maggio sulle
Alpi Occidentali, con un anticipo temporalesco giù durante la serata di Domenica, estendendosi progressivamente verso la
Pianura Padana e alcune aree del
Centro Italia a suon di
temporali. Secondo le ultime elaborazioni dei modelli meteo, si prevedono
accumuli pluviometrici estremi, con punte
superiori ai 200 mm in alcune località.
Le precipitazioni più intense si concentreranno nell’
alto Piemonte, in
alta Lombardia, sulla
Liguria di levante, nel
Friuli-Venezia Giulia, nel
Veneto orientale e sulla
Toscana settentrionale.
La Spezia, con un picco previsto di
oltre 200 mm di pioggia, potrebbe essere l’epicentro di questo evento. Subito dopo troviamo
Massa,
Carrara, la zona tra
Varese,
Como e
Lecco e quella tra
Pordenone,
Udine e
Gorizia.
Rischio idrogeologico e fenomeni estremi Con queste premesse, è inevitabile
richiamare l’attenzione sul rischio idraulico e idrogeologico, soprattutto nei bacini montani e collinari del
Nord e della Toscana. Le precipitazioni intense e prolungate potrebbero
saturare rapidamente i terreni, innescando
esondazioni di corsi d’acqua minori, frane e colate di fango. La particolare
disposizione delle correnti atmosferiche, con il blocco anticiclonico in sede atlantica e il vortice in isolamento sul Mediterraneo, suggerisce
una possibile persistenza dei fenomeni anche oltre il 7 Maggio, seppure in forma attenuata. Gli aggiornamenti successivi saranno determinanti per comprendere
l’evoluzione successiva.
Maggio e la nuova normalità meteo L’avvio di
Maggio 2025, dunque, non sarà ricordato per cieli sereni e temperature miti, ma per un’ondata di
maltempo organizzato che mostra, ancora una volta, quanto
i fenomeni meteo estremi stiano diventando più frequenti.
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