Aeroporti regionali, Aci Europe fissa le quattro priorità chiave
“Studi indipendenti hanno dimostrato che gli aeroporti regionali più piccoli che si affidano ai voli low-cost saranno i più colpiti, con un calo del traffico passeggeri fino al -20% entro il 2050. Ciò si tradurrà in un notevole degrado della connettività per le nostre comunità regionali, danneggiando direttamente la coesione e l’uguaglianza territoriale e, oltre ... L'articolo Aeroporti regionali, Aci Europe fissa le quattro priorità chiave proviene da GuidaViaggi.

“Studi indipendenti hanno dimostrato che gli aeroporti regionali più piccoli che si affidano ai voli low-cost saranno i più colpiti, con un calo del traffico passeggeri fino al -20% entro il 2050. Ciò si tradurrà in un notevole degrado della connettività per le nostre comunità regionali, danneggiando direttamente la coesione e l’uguaglianza territoriale e, oltre a ciò, minando la competitività dell’Europa, poiché gli aeroporti regionali rappresentano attualmente il 35% della connettività aerea europea”. A parlare è Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, in occasione del Regional Airports Conference & Exhibition di Aci Europe che esamina le condizioni commerciali degli aeroporti regionali, comparto che si trova ad affrontare sfide economiche e politiche.
Le quattro priorità
Jankovec ha ribadito con fermezza la necessità di un urgente rilancio delle politiche Ue incentrato su quattro priorità chiave. La prima è relativa alla salvaguardia degli aiuti al funzionamento per gli aeroporti regionali più piccoli oltre il 2027. La revisione degli orientamenti Ue sugli aiuti di Stato nel settore dell’aviazione deve tutelare la capacità degli aeroporti regionali più piccoli di continuare a ricevere aiuti anche dopo il 2027. Questa è una necessità strategica non solo per la coesione, ma anche per preservare il mercato unico e promuovere l’agenda della Ue sulla competitività.
L’attuazione di un solido Piano Ue di investimenti per il trasporto sostenibile. Il prossimo piano dovrà prevedere un’efficace politica industriale Ue in materia di trasporti sostenibili, che includa un meccanismo di “book & claim”, la destinazione dei ricavi del sistema Ets per l’aviazione alla decarbonizzazione e un aumento delle quote di trasporto sostenibili nell’ambito del sistema Ets, oltre al sostegno finanziario della Ue per l’elettrificazione e l’integrazione delle energie rinnovabili negli aeroporti.
Abolire le tasse nazionali sull’aviazione: prendere di mira l’aviazione con tasse specifiche per settore danneggia i contributi sociali ed economici del trasporto aereo, con ricerche che confermano che ogni aumento del 10% della connettività aumenta il Pil pro capite dello 0,5%, supportando al contempo un’ampia gamma di obiettivi sociali.
Il quarto punto è incentrato sul salvaguardare e sviluppare ulteriormente gli accordi sui “cieli aperti“.
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