
Da
Dicembre 2024, lungo l’intera costa della
California, si sta verificando un evento ecologico di straordinaria gravità: una
fioritura algale tossica causata dalla microalga
Pseudo-nitzschia sta colpendo con violenza crescente la
vita marina, provocando
avvelenamenti neurologici di massa. La responsabile è l’
acido domoico, una potente
neurotossina che si accumula nella catena alimentare, a partire da pesci come
sardine e acciughe, fino a colpire predatori marini e uccelli, ma con potenziale rischio anche per gli esseri umani.
Il sintomo allarmante: lo “stargazing” dei leoni marini Presso il
Marine Mammal Care Center di
Los Angeles, oltre
80 esemplari tra
leoni marini e foche mostrano segni evidenti di intossicazione. Il sintomo più riconoscibile è il cosiddetto
“stargazing”, un comportamento neurologico anomalo che consiste nel fissare il cielo con lo sguardo vuoto e il collo teso. Questo segno è direttamente correlato agli
effetti dell’acido domoico sul cervello degli animali.
Un bilancio sempre più drammatico Dall’
inizio dell’anno, solo il centro di Los Angeles ha accolto
oltre 300 animali avvelenati, superando i numeri medi annuali. Due
balene – una
megattera a
Huntington Beach e una
balenottera minore a
Long Beach – sono morte ufficialmente per tossicosi da acido domoico. Centinaia di
delfini,
pellicani e altri uccelli marini stanno morendo o mostrano
tic, convulsioni e tremori. I
delfini, più restii a spiaggiarsi, spesso muoiono in mare senza possibilità di soccorso.
Il ruolo dei centri di salvataggio e la disperata corsa alla cura L’intervento dei centri come il
Pacific Marine Mammal Center e l’
Ocean Animal Response and Research Alliance è fondamentale, ma le risorse sono al limite.
Dave Bader, biologo marino, conferma che le scorte ospedaliere e alimentari sono ormai esaurite. La
cura per questi animali è sintomatica, basata su
sedazione e anticonvulsivanti, ma
non esiste un antidoto per l’acido domoico. Alcuni animali guariscono, altri
abortiscono spontaneamente o devono essere sottoposti a
eutanasia per evitare ulteriori sofferenze.
Una crisi legata ai cambiamenti climatici Secondo
Kathi Lefebvre, responsabile del
WARRN-West per il
NOAA, la gravità di questo evento è in parte legata al
riscaldamento delle acque oceaniche, che favorisce
fioriture più estese e tossiche, protratte oltre i normali cicli stagionali. Quest’anno la fioritura è iniziata
con anticipo a Dicembre in
Baja California e si è propagata verso nord. Anche i
processi di risalita oceanica, che portano nutrienti in superficie, stanno alimentando la proliferazione algale.
Monitoraggio e previsione: i dati satellitari come sentinelle L’oceanografa
Clarissa Anderson del
Scripps Institution of Oceanography ha confermato, grazie al sistema
C-HARM, che già a Natale si rilevava una forte presenza di Pseudo-nitzschia vicino a
San Diego. Il ritardo nell’intervento è stato attribuito alla pausa festiva. Da allora, i livelli tossici si sono mantenuti costanti e diffusi lungo tutta la
costa californiana fino a
Monterey Bay.
Autopsie e analisi: capire per prevenire Le
necroscopie condotte da esperti come
Keith Matassa rivelano danni sistemici agli organi interni degli animali, e i
campioni biologici – urina, feci, tessuti – vengono inviati al laboratorio del
NOAA a Seattle per l’analisi dell’acido domoico e della
saxitossina, un’altra pericolosa biotossina marina. Il
volume dei campioni da processare è in continua crescita: almeno
50 attendono ancora l’analisi.
La catena alimentare sotto assedio L’acido domoico non minaccia solo la fauna marina. In casi estremi, può causare
avvelenamento amnesico da frutti di mare negli esseri umani. Fortunatamente, come ribadisce Lefebvre, i
prodotti della pesca commerciale sono regolarmente testati. Ma l’evento in corso è un campanello d’allarme per la
fragilità dell’ecosistema marino e per i rischi latenti anche per la
salute umana.
Fonti scientifiche principali: - NOAA – National Oceanic and Atmospheric Administration
- Inside Climate News – Report su fioritura algale tossica
- Scripps Institution of Oceanography
L’invasione invisibile che sta avvelenando la costa della California