Blake Lively: “Un anno pieno di alti e bassi nella mia vita”

Parla Blake Lively

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Blake Lively è tornata sotto i riflettori televisivi per promuovere Un altro piccolo favore, il sequel del film del 2918 targato Prime Video, ma la sua recente apparizione a Late Night With Seth Meyers ha preso una piega più personale e delicata. L’intervista è arrivata in un momento particolarmente complesso per l’attrice, coinvolta in una controversa battaglia legale con il regista e co-protagonista del film It Ends With Us, Justin Baldoni.

Quando Meyers le ha chiesto un commento sul suo “anno intenso”, chiaro riferimento alla sua disputa legale in corso, Blake Lively ha risposto:

Quello che posso dire senza entrare troppo nei dettagli è che quest’anno è stato pieno di alti e bassi, sia a livelli altissimi che bassissimi, nella mia vita. Vedo così tante donne in giro che hanno paura di parlare, soprattutto in questo momento, hanno paura di condividere le loro esperienze, e la paura è intenzionale. È ciò che ci tiene in silenzio.

Ma riconosco anche che molte persone non hanno l’opportunità di parlare. Quindi mi sento fortunata di aver potuto farlo, e sono le donne che hanno avuto la possibilità di usare la loro voce: questo mi ha fatto tenere duro e mi ha aiutata nella mia convinzione e nella mia lotta affinché il mondo sia più sicuro per donne e ragazze. È una cosa molto semplice.

Secondo quanto riportato da Variety, a dicembre Blake Lively ha presentato una lettera al Dipartimento per i Diritti Civili della California, nella quale accusa Justin Baldoni di molestie sessuali durante la produzione di It Ends With Us. Nella stessa comunicazione, l’attrice ha denunciato anche una presunta campagna diffamatoria messa in atto da Baldoni nel 2024, coincisa con l’uscita nelle sale del film.

Le accuse di Blake Lively hanno alimentato un’inchiesta del New York Times, sfociata in una lunga serie di contenziosi legali. A Capodanno, Baldoni ha fatto causa al quotidiano per 250 milioni di dollari, accusandolo di diffamazione. In seguito, la Lively ha a sua volta citato in giudizio Baldoni per violazione delle leggi statali e federali della California, sostenendo che il regista avrebbe agito in ritorsione per aver denunciato molestie sessuali e problematiche legate alla sicurezza sul set.

La controversia si è ulteriormente infiammata quando Baldoni ha presentato una causa da 400 milioni di dollari contro Blake Lively e suo marito, l’attore Ryan Reynolds, per estorsione civile, diffamazione e altri capi d’accusa. Secondo Baldoni, Reynolds avrebbe utilizzato il personaggio di Nicepool nel film Deadpool & Wolverine per deriderlo pubblicamente e mettere in discussione la sua immagine di “femminista consapevole”.

Nel mese scorso, sia Reynolds che Lively hanno presentato istanza per archiviare le rispettive cause. L’attrice sostiene che la denuncia da 400 milioni sia una chiara azione ritorsiva, in risposta alla sua decisione di denunciare gli abusi subiti.

La vicenda resta al centro dell’attenzione pubblica e giudiziaria, e le prossime settimane potrebbero essere decisive per chiarire l’esito legale e mediatico di una delle più complesse dispute interne a Hollywood degli ultimi anni.

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