Meteo Sardegna è di nuovo siccità. Stop acqua

Emergenza meteo in Nurra: irrigazione solo per alcune colture La piana della Nurra, compresa tra Stintino e Alghero, sta vivendo una delle più gravi crisi idriche degli ultimi decenni. A causa della siccità prolungata, che ormai si trascina da mesi, il Consorzio di bonifica della Nurra è stato costretto a prendere decisioni drastiche. La distribuzione […] Meteo Sardegna è di nuovo siccità. Stop acqua

Apr 20, 2025 - 08:02
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Meteo Sardegna è di nuovo siccità. Stop acqua
Emergenza meteo in Nurra: irrigazione solo per alcune colture La piana della Nurra, compresa tra Stintino e Alghero, sta vivendo una delle più gravi crisi idriche degli ultimi decenni. A causa della siccità prolungata, che ormai si trascina da mesi, il Consorzio di bonifica della Nurra è stato costretto a prendere decisioni drastiche. La distribuzione dell’acqua per l’irrigazione sarà infatti fortemente limitata e riservata solo ad alcune colture considerate strategiche per l’economia agricola locale. Scelte agronomiche obbligate: irrigazione mirata da maggio a giugno La quantità totale di acqua disponibile sarà 700mila metri cubi al mese, e verrà distribuita solamente nei mesi di maggio e giugno. Il presidente del Consorzio ha dichiarato che le scelte sono state fatte sulla base di criteri agronomici ed economici, per salvaguardare le coltivazioni ritenute più essenziali. In questo scenario meteo estremamente critico, si è deciso di concentrare le risorse idriche su specifiche tipologie di produzione, riducendo drasticamente le superfici irrigabili. Le colture “salvate”: priorità a erba medica, ortaggi e vigneti L’erba medica, fondamentale per l’alimentazione del bestiame locale, verrà irrigata solo per mezza stagione. Una misura che, seppur contenuta, consente di mantenere un minimo di produzione foraggera e garantire il sostentamento degli allevamenti. I vigneti di nuovo impianto, spesso più sensibili alla siccità, riceveranno una quantità complessiva di 150mila metri cubi d’acqua da maggio ad agosto, mentre i vigneti già avviati potranno contare su 270mila metri cubi suddivisi tra giugno e luglio. Gli orticoli sono tra i pochi a beneficiare di un’irrigazione continuativa durante tutta l’estate, con una dotazione mensile di 300mila metri cubi. Questa decisione punta a salvaguardare la produzione fresca locale, spesso destinata al mercato isolano. Anche gli oliveti e i frutteti di primo impianto riceveranno supporto: ciascuna di queste colture disporrà di 50mila metri cubi mensili, una quantità sufficiente solo per garantirne la sopravvivenza. Le coltivazioni escluse: mais, meloni, angurie e colture non produttive Mais, meloni e angurie sono stati completamente esclusi dalla campagna irrigua. Si tratta di colture che richiedono grandi quantità d’acqua e comportano costi elevati, difficili da sostenere in un contesto meteo così avverso. Il presidente del Consorzio, Zirattu, ha sottolineato come queste colture rappresentassero un rischio troppo elevato da un punto di vista economico e ambientale. Escluse anche le colture forestali, i giardini privati e le attività hobbistiche, privilegiando in modo netto le aziende agricole produttive, ritenute l’anello cruciale del tessuto economico del territorio. Perdite economiche ingenti e richiesta di indennizzi La situazione meteo, ormai emergenziale, sta causando gravi difficoltà economiche a numerosi agricoltori. Molti sono rassegnati, ma altrettanto preoccupati per la sostenibilità delle loro attività. Le organizzazioni agricole si stanno muovendo per richiedere indennizzi, invocando tempi rapidi e procedure efficaci, in netto contrasto con le lungaggini burocratiche vissute negli anni passati. Il bacino del Cuga e la speranza nei lavori regionali Le ultime piogge, seppur modeste, hanno portato 1,5 milioni di metri cubi d’acqua in più nell’invaso del Cuga. Tuttavia, questa risorsa sarà interamente destinata al consumo umano, in quanto le riserve potabili sono anch’esse al limite. Nel Sassarese, la crisi idrica è tale che senza ulteriori precipitazioni, si rischia una carenza anche dell’acqua potabile, aggravando ulteriormente una situazione già compromessa. L’unico segnale positivo arriva dalla Regione Sardegna, che ha avviato i lavori sugli acquedotti Coghinas 1 e 2. Il completamento è previsto per marzo 2026, e dovrebbe offrire un importante contributo strutturale alla gestione idrica della Nurra e dell’intera area nord-occidentale della Sardegna. Zirattu ha infine lanciato un appello alle istituzioni regionali, chiedendo strategie a lungo termine. La gestione delle risorse idriche, secondo il presidente, non può più basarsi sull’emergenza, ma deve diventare una priorità costante per garantire la sopravvivenza dell’agricoltura locale, sempre più vulnerabile ai cambiamenti meteo-climatici.

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