Gattinoni, acquisizioni in vista: «Trattative in fase avanzata»
Un miliardo di euro di fatturato nel 2026: è questo l’obiettivo del Gruppo Gattinoni, che per raggiungerlo annuncia l’intenzione di fare nuove acquisizioni, che potrebbero arrivare già nella seconda parte dell’anno. Intanto, si va avanti con la riorganizzazione aziendale. Lo racconta il presidente Franco Gattinoni, condividendo i risultati dell’esercizio e anticipando i prossimi step. «Nell’esercizio 2024 (1° gennaio-31 dicembre) il fatturato consolidato ha raggiunto i 747 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto al 2023. Continue reading Gattinoni, acquisizioni in vista: «Trattative in fase avanzata» at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Un miliardo di euro di fatturato nel 2026: è questo l’obiettivo del Gruppo Gattinoni, che per raggiungerlo annuncia l’intenzione di fare nuove acquisizioni, che potrebbero arrivare già nella seconda parte dell’anno. Intanto, si va avanti con la riorganizzazione aziendale. Lo racconta il presidente Franco Gattinoni, condividendo i risultati dell’esercizio e anticipando i prossimi step.
«Nell’esercizio 2024 (1° gennaio-31 dicembre) il fatturato consolidato ha raggiunto i 747 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto al 2023. L’Ebitda si attesta a 17,1 milioni di euro (+20%), mentre il valore gestito dei contratti commerciali è salito a 1.700 milioni di euro.
Gattinoni Travel ha generato un fatturato di 416 milioni di euro, +12% rispetto all’anno precedente». Il risultato è composto per il 70% dai ricavi prodotti dalla distribuzione e per il 30% dalla componente prodotto. La divisione combina una rete di 1.500 agenzie di viaggi – tra 80 di proprietà (Gattinoni Travel Store), 50 associate in partecipazione (Gattinoni Travel Point), affiliate ai network Mondo di Vacanze e MyNetwork, e consulenti di viaggio Lab Travel-Euphemia, a cui si aggiunge la nuova piattaforma ecommerce. Nell’anno in corso l’obiettivo è quello di superare gli 800 milioni di fatturato e se possibile migliorare ancora un po’ la marginalità, oggi al 5%.
«Avevamo detto che il 2024 sarebbe stato un anno di riorganizzazione, dopo le acquisizioni degli anni passati e avendo raddoppiato azienda e fatturati ne avevamo necessità, e lo abbiamo fatto strutturandoci per linee e società. E saremo impegnati anche nei primi sei mesi del 2025 per completare questo processo». Il riassetto organizzativo ha incluso l’allineamento dei sistemi gestionali, l’apertura di una nuova sede operativa a Bologna e una ridefinizione della struttura interna, anche attraverso un potenziamento del personale.
Tra le new entry ci sono Francesca Noventa, Hr director e Mattia Tieghi, chief information & logistics officer. In arrivo nel prossimo mese anche un chief financial officer .
«La seconda parte dell’anno potrà portare qualche acquisizione, soprattutto nell’area turismo, con trattative già in fase avanzata. Il nostro è un progetto scalabile».
La forte accelerazione degli investimenti si focalizzerà anche su digitalizzazione, sviluppo prodotto e rafforzamento dei canali distributivi. Gattinoni Travel punterà a una crescita strutturata su tre direttrici: il potenziamento del canale ecommerce rivolto al consumatore finale, lo sviluppo di nuove linee di prodotto pensate per target e interessi emergenti e l’ampliamento della rete di agenzie di proprietà attraverso nuove acquisizioni strategiche che arricchiranno il portafoglio dei Gattinoni Travel Store.
Le adv rimangono un business fondamentale, e a loro il gruppo si rivolge puntando sulla versatilità. «Vogliamo lavorare in maniera sinergica: le agenzie possono essere nostre partner in tanti modi, dall’abbracciare il nostro brand ad affiliarsi in Aip ad utilizzare la nostra piattaforma digitale per costruire prodotto. Ognuna può scegliere come lavorare con noi se vuole condividere il suo futuro col nostro gruppo».
Le sfide del travel
Nello specifico di Gattinoni Travel, si viaggia bene verso l’obiettivo del 2025, sostenuto da un trend positivo di prenotazioni alla fine del 2024 per l’anno in corso e da un aprile record ma che potrebbe avere anche il suo rovescio della medaglia: «Sappiamo per esperienza che quando c’è una tale concentrazione di ponti e festività come quest’anno l’estate rischia di ritardare, senza dimenticare il tema prezzi elevati di agosto, mentre luglio e settembre sono più brillanti», spiega l’a.d. Mario Vercesi.
E c’è anche un altro tema: «Quello che ci ha insegnato l’anno scorso è stato di prestare maggior attenzione ai flussi e lo stiamo facendo insieme ai partner, siamo partiti da settembre a monitorare e stimolare la domanda di settimana in settimana, adattando ai flussi anche le date delle campagne istituzionali. L’elemento prezzo è ormai determinante su alcune destinazioni, in primis Italia, e poi Spagna e Grecia, che hanno aumentato in maniera importante le tariffe negli ultimi due anni. Stiamo facendo di tutto per arginare il fenomeno, con azioni di advanced booking e insieme ai fornitori. Se ne sta avvantaggiando il Nord Africa, specie l’Egitto che sta tornando in maniera decisa anche con prezzi moderatamente competitivi nei confronti delle mete con cui lo compariamo».