Cosa conviene comprare in Ungheria: i souvenir più originali

Che cosa conviene comprare in Ungheria? Il Paese magiaro è una meta ideale per l'acquisto di alcuni souvenir davvero speciali da portare con sé in Italia.

Apr 30, 2025 - 09:03
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Cosa conviene comprare in Ungheria: i souvenir più originali

Quasi al confine con l’Oriente, l’Ungheria è una terra divisa in due anime preziose: quella antica, che racconta storie di tradizioni e folklore, e quella moderna, proiettata verso il futuro. La sua capitale, Budapest, e i territori rurali che compongono questo magnifico Paese, sono la meta perfetta per chi vuol raggiungere luoghi diversi dalle classiche rotte turistiche, per disconnettersi e immergersi nel cuore di una cultura che sa davvero stupire. E per coronare il viaggio, perché non acquistare alcuni souvenir originali, prodotti soltanto in queste terre gioiello dell’Europa Centrale?

Dai manufatti della tradizione ai capi d’abbigliamento riccamente decorati, oltre ad eccellenti specialità enogastronomiche, il Paese magiaro offre tante idee interessanti: ecco una selezione di quello che non dovreste perdere in Ungheria, tra botteghe, mercati, come il Central Market Hall di Budapest e il mercato delle pulci di Debrecen, e centri commerciali più moderni, come il WestEnd City Center della capitale, il Malompark di Debrecen o lo Szinvapark di Miskolc.

Paprika ungherese

È l’ingrediente simbolo della cucina ungherese, disponibile in varietà dolci o piccanti, e rappresenta un ottimo regalo da fare a voi stessi e ad amici e parenti se amate esplorare diversi sapori in cucina. Quella di Szeged o Kalocsa è una paprika particolarmente rinomata in Ungheria.

Tokaji (o Tokay)

Se viaggiate in aereo e lo spazio in valigia per i liquidi ve lo consente, non potrete tornare in Italia senza una bottiglia di buon Tokaji, il tradizionale vino dolce da dessert considerato “il vino dei re e re dei vini”. Viene prodotto nella regione di Tokaj, che sorge nei dintorni dell’omonima città, nella parte orientale del Paese danubiano. Un’ottima occasione anche per visitare le cantine ​​di Gomboshegy e di Kőporos, che fanno parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco: sorgono su dolci colline, con i loro caratteristici ingressi in pietra triangolari che ricordano le tane degli hobbit, visibili fin dalla città.

Cantine tipiche della regione vinicola del Tokaji, in Ungheria
Fonte: iStock
Cantine della regione vinicola del Tokaji, in Ungheria

Il Cubo di Rubik

Tutti noi, dai bambini agli adulti, ci siamo impegnati a risolverlo almeno una volta nella vita. Spesso con scarsi risultati, vista la complessità del gioco, che resta uno dei più apprezzati al mondo: stiamo parlando dell’intramontabile Cubo di Rubik. Lo sapevate che il suo ideatore è ungherese? Si tratta di Ernő Rubik, un professore di architettura e scultore, che nel 1974 insegnava all’Accademia di arti e design di Budapest ed ebbe l’idea di progettare uno strumento didattico da utilizzare durante le sue lezioni. A Budapest potrete trovare diversi negozi dedicati al celebre rompicapo multicolore. Potrete comprare anche pezzi vintage ed edizioni speciali, che renderanno il vostro souvenir dall’Ungheria davvero unico e originale.

Ricami Kalocsai o Matyó

Coloratissimi e fatti a mano, sono i ricami simbolo del folklore ungherese: li troverete applicati su vestiti, grembiuli, tovagliette e tanti altri oggetti. In particolare, il ricamo Matyó, originario della regione di Mezőkövesd, nel nord-est dell’Ungheria, presenta motivi floreali vivaci. La figura più caratteristica? Sicuramente la cosiddetta “rosa Matyó“. Comprare un souvenir con questi ricami significa anche supportare una tradizione trasmessa di generazione in generazione, riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2012.

Un altro tipo di ricamo della tradizione ungherese è il Kalocsai, dallo stile colorato e floreale, con disegni spesso creati dalle donne locali. Nelle botteghe artigianali di Budapest potrete quindi acquistare facilmente splendide realizzazioni fatte a mano e le tipiche camicette Kalocsa riccamente decorate.

Ricami Kalocsai e Matyó su vestiti e oggetti, in Ungheria
Fonte: iStock
I tradizionali ricami Kalocsai e Matyó, in Ungheria

Ceramiche artistiche

Se avete l’opportunità di trasportare anche souvenir delicati al rientro in Italia, allora potreste optare per le meravigliose porcellane artistiche e di altissimo pregio che vengono prodotte in Ungheria. Spesso decorate a mano, sono un tripudio di colori e maestria che le rende rinomate in tutto il mondo. I marchi più celebri sono Herend e Zsolnay, e le potrete trovare in diversi negozi e botteghe del Paese. Un souvenir dal gusto retrò, ma che non passa mai di moda.

Uova decorate a mano

La decorazione minuziosa delle uova sode è una tradizione imperdibile nella Pasqua ungherese. Una volta colorate e dipinte, vengono esposte sulla tavola imbandita o appese alla porta di casa. Se viaggiate in Ungheria durante questo periodo dell’anno, non sarà difficile imbattervi anche nelle folkloristiche uova di legno finemente decorate. Un ottimo ricordo da portare con voi per decorare la tavola e la casa durante il periodo pasquale!

Uova decorate ungheresi, tradizione pasquale
Fonte: iStock
Uova decorate ungheresi

Acquavite Pálinka e amaro Unicum

Paese che vai, distillato o amaro che trovi. Anche l’Ungheria ha la propria tradizione in fatto di superalcolici, che non mancano mai nei giorni di festa. Uno dei più famosi e tipici è la Pálinka, un’acquavite forte realizzata con frutta tipica ungherese. Tra gli ingredienti troviamo prugne, albicocche, pere, pesche, mele, ciliegie, frutti di bosco e mele cotogne, ma esistono anche varietà estratte dal miele, dalle rose o dall’uva. Un ottimo regalo per gli appassionati, da sorseggiare in compagnia raccontando il vostro meraviglioso viaggio in terre ungheresi.

L’amaro nazionale ungherese, invece, è l’Unicum. Un prodotto a base di piante medicinali, che si consuma solitamente come aperitivo o come digestivo. Sebbene venga commercializzato anche in Italia, a Budapest potrete trovare versioni diverse o limitate che spesso non arrivano nel Belpaese.