Clarissa Selassié: “Ci hanno chiamato bugiarde, brutte e pazze: ora dico la verità”

Clarissa Selassié è la sorella più combattiva del terzetto etiope che abbiamo imparato ad amare al Grande Fratello Vip e proprio in questi giorni di difficoltà è intervenuta in difesa di sua sorella Lulù condannata dal giudice a un anno e otto mesi per stalking ai danni di Manuel Bortuzzo. Tramite una serie di storie […] L'articolo Clarissa Selassié: “Ci hanno chiamato bugiarde, brutte e pazze: ora dico la verità” proviene da Biccy.

Apr 7, 2025 - 02:41
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Clarissa Selassié: “Ci hanno chiamato bugiarde, brutte e pazze: ora dico la verità”

Clarissa Selassié è la sorella più combattiva del terzetto etiope che abbiamo imparato ad amare al Grande Fratello Vip e proprio in questi giorni di difficoltà è intervenuta in difesa di sua sorella Lulù condannata dal giudice a un anno e otto mesi per stalking ai danni di Manuel Bortuzzo. Tramite una serie di storie su Instagram, Kitty Clary ha dichiarato di essere in possesso di prove che presenteranno in appello e che scagionerebbero sua sorella dalle accuse.

Voglio anticiparvi che nei prossimi giorni arriveranno altre novità, non solo da parte mia ma anche dalla persona direttamente coinvolta. Quindi restate sintonizzati” – ha esordito – “Ci tengo a chiarire una cosa: sono pienamente consapevole che, da più giovane, ho fatto degli sbagli. Ho iniziato a lavorare molto presto nel mondo dello spettacolo, della televisione e dei social, e purtroppo ero circondata da persone che mi davano cattivi consigli. Ho sicuramente un carattere forte e non sempre facile, ma non permetterò più a nessuno di infangare o screditare il nome della mia famiglia o delle mie sorelle. Detto questo, voglio davvero ringraziarvi per tutto l’affetto che mi state dimostrando. Sono stati mesi complicati“.

Clarissa Selassié ha poi aggiunto: “Ci sono ancora molte cose che vanno spiegate, e capisco che abbiate tante domande, è legittimo. Chi ci segue da tanto ha diritto ad avere delle risposte, perché nessuno vuole sentirsi preso in giro, e nemmeno io ho intenzione di farlo, ve lo prometto. Le prove più importanti verranno presentate nell’ambito dell’appello, quindi non posso mostrarvi tutto quello che mi chiedete, per proteggere mia sorella. Ma credetemi, vorrei farlo. Sono però sicura che nei giorni a venire ne vedrete e ne sentirete delle belle. Non temete“. [meride embed="25918"]

Clarissa Selassié ha poi fatto una riflessione personale sulla sua crescita.

“Quando ero più piccola, ho sicuramente commesso degli errori di comunicazione. A volte rispondevo in modo troppo impulsivo a certe testate, a certi blog o commenti. Non perché fossi maleducata o irrispettosa, ma perché su alcuni aspetti ero ancora immatura, ed è normale: avevo 18, 19 anni. Ero una ragazza molto giovane, che si stava affacciando a un mondo grande e complesso, e spesso ero anche profondamente coinvolta a livello emotivo. Le emozioni, a quell’età, ti travolgono. Ti fanno reagire in modo istintivo, soprattutto quando ti senti sotto attacco o fraintesa. Oggi, con il tempo e con l’esperienza, mi rendo conto di quanto sia cambiata”. 

E ancora:

“Credetemi: più di noi tre, nessuno al mondo desidera così tanto che la verità venga fuori. Abbiamo fatto l’errore di perdonare troppo, di restare in silenzio, di accettare. Abbiamo accettato di passare per lo zimbello dei social, della TV, dello spettacolo. Abbiamo lasciato che per anni ci venissero tolte opportunità, ci venisse tolta credibilità, ci venisse tolto rispetto. Abbiamo visto la nostra community allontanarsi, disorientata, mentre altri costruivano narrazioni false su di noi. Ci hanno chiamate pazze. Perdenti. Brutte persone. Bugiarde. Ma sapete cosa? Quel tempo è finito. Adesso siamo sveglie. Siamo presenti. Siamo pronte. E la verità, che piaccia o no, sta arrivando. E questa volta, non la fermerà nessuno”.

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