Carissima Sardegna, sempre la solita storia

Se dici mare non puoi che pensare alla Sardegna, anticamente detta “Ichnusa”, ma se pensi al “come, dove e quanto può costare” cominciano ad affiorare tante controindicazioni. Di fatto l’isola è la destinazione in cima ai desideri di moltissimi italiani e altrettanti viaggiatori stranieri, ma nella realtà la rinuncia a pianificarne un soggiorno è frutto di un check contabile. Il perché lo spiegano molto chiaramente (e amaramente) gli operatori e albergatori locali, che da anni invocano strategie per destagionalizzare, maggiori offerte via aerea e via mare tutto l’anno e soprattutto un calmiere tariffario. Continue reading Carissima Sardegna, sempre la solita storia at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

May 6, 2025 - 08:47
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Carissima Sardegna, sempre la solita storia
Carissima Sardegna, sempre la solita storia

Se dici mare non puoi che pensare alla Sardegna, anticamente detta “Ichnusa”, ma se pensi al “come, dove e quanto può costare” cominciano ad affiorare tante controindicazioni. Di fatto l’isola è la destinazione in cima ai desideri di moltissimi italiani e altrettanti viaggiatori stranieri, ma nella realtà la rinuncia a pianificarne un soggiorno è frutto di un check contabile.

Il perché lo spiegano molto chiaramente (e amaramente) gli operatori e albergatori locali, che da anni invocano strategie per destagionalizzare, maggiori offerte via aerea e via mare tutto l’anno e soprattutto un calmiere tariffario.

TARIFFE FUORI MISURA

Gian Mario Pileri di Sardinia International Travel, nel suo ruolo di presidente di Fiavet Sardegna, osserva con estrema obiettività: «Rispetto al passato è migliorata l’offerta sia dei voli domestici e internazionali, sia delle tratte marittime dai principali porti italiani (basti pensare che sulla Livorno-Olbia in estate ci sono cinque navi in partenza ogni giorno), ma rimane il grosso problema delle tariffe, spesso proibitive, soprattutto se si considera il target delle famiglie».

Qualche esempio? «Sul versante del trasporto via mare, un viaggio per due adulti e un bambino, con auto al seguito in un giorno infrasettimanale, da Genova a Olbia o da Civitavecchia a Porto Torres, può arrivare a costare 1.600 euro. Lato voli, un biglietto sulla Milano-Olbia, con bagaglio da 23 kg, in alta stagione tocca i 520 euro».

bandiera sardegna

Per non parlare poi delle sistemazioni alberghiere: «Nelle nostre simulazioni quasi quotidiane cerchiamo di capire i trend tariffari e la situazione è davvero pesante. Il caso-limite è il soggiorno nelle prime due settimane di agosto. In tale periodo il costo medio di una camera è di 450 euro al giorno, se a questo aggiungiamo la voce ristorazione, una vacanza per una famiglia di tre persone può toccare tra i 6 e i 7mila euro. Un budget a disposizione di poche famiglie».

ESCAMOTAGE PER RISPARMIARE

Da qui la ricerca di escamotage. «Siamo arrivati al punto – racconta Pileri – di dare spesso piccoli suggerimenti, come ad esempio, in caso di soggiorni lunghi e transfer aereo, mandare i bagagli a destinazione con uno spedizioniere, anziché riporli in stiva negli aeromobili, poiché la spedizione con un corriere costa la metà, intorno ai 40 euro, rispetto agli 80-90 euro medi extra applicati dai vettori».

Le attenzioni si concentrano anche sul caro traghetti, che per gli operatori turistici ha raggiunto livelli inaccettabili. Secondo le associazioni dei consumatori, fra le quali Adiconsum, il trasporto marittimo verso la Sardegna non è un mercato sano e concorrenziale, e le tariffe sono sempre livellate verso l’alto. Le compagnie sfruttano l’attrattività dell’isola per aumentare il prelievo dai portafogli di coloro che vogliono trascorrere le vacanze sull’Isola e, così facendo, diminuisce il budget a disposizione delle famiglie da spendere in attività ed esperienza in Sardegna, con conseguenti danni per le imprese locali.

Altri rimedi per non rinunciare alla Sardegna? Sia i tour operator che gli albergatori consigliano sempre l’impiego dell’advanced booking e magari partenze in periodi meno canonici, anche perché l’Isola è godibilissima in giugno come a fine settembre, con tariffe decisamente più abbordabili. I ricettivisti da tempo sostengono la pratica della prenotazione anticipata, che però non sempre si rivela una operazione riuscita.

Quest’anno poi, con Pasqua a fine aprile e la presenza di diversi ponti, molti italiani – tra i 6 e i 10 milioni, secondo le stime delle associazioni di categoria – hanno acquistato pacchetti anche per soggiorni brevi. Questo significa, come la stessa Astoi ha ammesso, che le prenotazioni e gli acquisti per vacanze estive avranno uno slittamento di alcune settimane e si concentreranno tra fine maggio e inizio giugno.

CHIMERA TRASPORTI INTERNI

C’è poi da considerare il tema caldo della mobilità interna, come rileva Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna: «I media si concentrano sulle vicende della continuità territoriale, in particolare l’annosa polemica nel trasporto aereo, ma si trascura un fattore ugualmente penalizzante che riguarda la mobilità interna, perché i collegamenti tra le varie città e mete turistiche sono pessimi. Con trasporti locali a dir poco carenti, se non inesistenti».

Un altro tallone d’Achille della Sardegna è legato all’autonoleggio, un servizio essenziale se si vuole essere competitivi sul mercato turistico: per Adiconsum, ma anche per gli stessi operatori incoming, quello della carenza di adeguate flotte per il rent è un ulteriore deficit della destinazione, soprattutto per quei visitatori stranieri che vorrebbero soggiornare in vari luoghi sardi, ma si trovano nell’incapacità di reperire un auto per gli spostamenti all’interno dell’isola.

PAGA DI QUA, PAGA DI LÀ

Ci sono poi costi aggiuntivi come l’addizionale comunale per i voli o i costi dei parcheggi a pagamento lungo la costa «che non sono mai custoditi, ma incidono sul budget quotidiano di chi vuole trascorrere una giornata in spiaggia. Per non parlare dei prezzi di ristoranti e alberghi dove tra l’altro – chiosa Vargiu – non c’è un equo rapporto con la qualità dei servizi che in alta stagione lascia parecchio a desiderare».

STAGIONE LUNGA

Tuttavia le previsioni degli amministratori locali e degli operatori per la stagione 2025 sono improntate all’ottimismo grazie alla Pasqua altissima, che di fatto ha avviato una stagionalità più lunga, con un benefico anticipo sul tradizionale start operativo che solitamente avveniva a fine maggio. Inoltre, a supporto del turismo ricettivo, la Regione Sardegna ha previsto un investimento di quasi 8 milioni di euro per lo sviluppo di alberghi diffusi anche nell’entroterra, per promuovere l’altra Sardegna che esula dall’offerta mare vera e propria.

Sardegna Castelsardo da adobe

Uno sforzo sostenuto anche da un contestuale investimento promozionale di 9 milioni di euro per la partecipazione a fiere internazionali e un budget di 20 milioni di euro per l’organizzazione di eventi musicali e manifestazioni culturali nell’arco dell’intero anno. Si è poi registrato un consistente sviluppo del settore extra-alberghiero, con bed and breakfast e case vacanza che, a oggi, secondo il quotidiano La Nuova Sardegna, equivale a un’offerta complessiva di 200.000 posti letto disponibili in tutta l’isola.

HOTEL VS CASE VACANZA

E sull’ospitalità c’è da annotare il cauto ottimismo di Federalberghi Sardegna, che nei primi quattro mesi dell’anno ha registrato aumenti del 10-12% nelle prenotazioni alberghiere rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie alla Pasqua “alta” e ponti primaverili che hanno incentivato i soggiorni prolungati nelle zone interne dell’isola. Permangono comunque delle criticità. In particolare nell’offerta ricettiva si riscontra una vistosa disparità tra le strutture alberghiere, con circa 1.047 hotel e villaggi e ben 35.000 strutture extra-alberghiere, talvolta di un livello qualitativo non all’altezza della destinazione. Non a caso, proprio i media locali riportano la polemica sull’abusivismo e concorrenza sleale di alcune strutture che operano al di fuori delle regole vigenti, squalificando l’ospitalità.

C’è poi la difficile gestione della politica tariffaria, in quanto nel periodo di alta stagione si registrano picchi di incrementi tra il +15 e il +25% rispetto alla media stagionale, rincari che penalizzano gli stessi operatori incoming.

SEGNALI POSITIVI

Ma proprio riguardo all’ospitalità, il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca, ha valutato con soddisfazione i segnali positivi emersi durante le festività pasquali e i ponti primaverili: «Riguardo all’estate ci aspettiamo una stagione turistica con numeri in crescita rispetto all’anno scorso. Con l’incremento a doppia cifra delle prenotazioni si rafforza un trend che, se verrà confermato, ci consentirà di fare un consuntivo da qui ad ottobre con un vistoso aumento di presenze alberghiere».

DALLE PAROLE AI FATTI

Il dato più incoraggiante evidenziato dallo stesso Manca, fondatore tra l’altro della catena sarda Felix Hotels, è l’allungamento dell’attività operativa degli alberghi: «Su 110mila posti letto totali, per Pasqua si è avuta una disponibilità del 20% in più rispetto al passato, ovvero quasi 40mila unità fin dalla metà di aprile». Ciò vuol dire apertura anticipata delle strutture che potrebbe diventare prassi nei prossimi anni. Un’offerta che ha favorito una crescita di richieste riscontrata anche nei sistemi di prenotazione online. «Un incremento – osserva Manca – delle prenotazioni flessibili, quelle che consentono di poter modificare la prenotazione quasi a ridosso della data di arrivo senza dover pagare penali».