Sanremo 2026, chi trasmetterà il Festival? Il Comune pubblica il bando. In gioco anche le edizioni 2027 e 2028

Si scaldano i motori per il Festival di Sanremo 2026, e c’è una novità che cambia tutto: per la prima volta nella sua storia, il Comune di Sanremo apre ufficialmente la selezione per individuare un nuovo partner televisivo e organizzativo del Festival. Il bando riguarda tre edizioni (2026, 2027 e 2028), ma potrebbe arrivare fino […] L'articolo Sanremo 2026, chi trasmetterà il Festival? Il Comune pubblica il bando. In gioco anche le edizioni 2027 e 2028 proviene da All Music Italia.

Apr 9, 2025 - 21:14
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Sanremo 2026, chi trasmetterà il Festival? Il Comune pubblica il bando. In gioco anche le edizioni 2027 e 2028

Si scaldano i motori per il Festival di Sanremo 2026, e c’è una novità che cambia tutto: per la prima volta nella sua storia, il Comune di Sanremo apre ufficialmente la selezione per individuare un nuovo partner televisivo e organizzativo del Festival. Il bando riguarda tre edizioni (2026, 2027 e 2028), ma potrebbe arrivare fino al 2030.

Chi trasmetterà il Festival di Sanremo 2026?

Per saperlo, bisognerà attendere la fine della procedura pubblica appena avviata.

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La decisione arriva il 9 aprile 2025, firmata dalla dirigente Rita Cuffini, ed è il risultato delle decisioni prese dal Comune nelle scorse settimane del sindaco Alessandro Mager. L’obiettivo: trovare un soggetto in grado di trasmettere in chiaro la kermesse e curarne l’organizzazione generale.

La procedura si svolgerà in due fasi: prima una selezione delle proposte, poi la definizione dei dettagli.

Ma chi può partecipare? Solo i grandi player nazionali dell’audiovisivo: emittenti in chiaro, con un canale generalista e reale esperienza a realizzare grandi eventi televisivi.

Le offerte saranno valutate su diversi elementi, tra cui:

  • la qualità artistica della proposta;
  • il rispetto della tradizione culturale del Festival;
  • la capacità di valorizzare il brand Sanremo.

Chi si aggiudicherà il bando dovrà anche garantire una serie di obblighi precisi da rispettare:

  • un contributo minimo di 6,5 milioni di euro all’anno al Comune;
  • l’1% degli incassi pubblicitari e dei ricavi dal marchio;
  • la trasmissione di “Sanremoinfiore” e di almeno altre tre manifestazioni, una delle quali in estate;
  • la partecipazione obbligatoria dei vincitori di Area Sanremo e dell’Orchestra Sinfonica;
  • la posa della targa del vincitore del Festival in via Matteotti ogni anno.

Tutto nasce da una sentenza del TAR Liguria del dicembre 2024, che ha bocciato l’affidamento diretto alla Rai per le prossime edizioni, imponendo di aprire una gara nel rispetto delle regole sulla concorrenza. E mentre si attende ancora la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, il Comune ha comunque deciso di andare avanti.

«Il Festival di Sanremo è l’evento mediatico più importante del Paese», ha dichiarato il sindaco Mager, «e questa manifestazione d’interesse è un passaggio storico per garantire trasparenza, continuità e ulteriore crescita».

Le emittenti interessate avranno 40 giorni di tempo, a partire dal 9 aprile 2025, per presentare i loro progetti. Chi guiderà il Sanremo del futuro? La sfida è ufficialmente aperta.

Non ci resta che aspettare: il futuro del Festival passa da qui, tra grandi manovre, interessi in gioco e una domanda che appassiona milioni di italiani. Chi porterà Sanremo nelle nostre case? Lo scopriremo nei prossimi mesi.

In breve: chi trasmetterà il festival di sanremo 2026?

Non lo sappiamo ancora. Il Comune ha appena aperto la gara pubblica.

Quando lo sapremo?
Le emittenti interessate hanno tempo fino al 19 maggio 2025 per candidarsi. Dopo quella data, inizierà la fase decisiva per scegliere chi si occuperà della trasmissione e dell’organizzazione del Festival dal 2026 in poi.

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