Hayabusa2 in modalità sicura: missione in bilico nello spazio profondo

Hayabusa2 rileva un’anomalia nel viaggio verso l’asteroide 1998 KY26 La sonda spaziale giapponese Hayabusa2, simbolo dell’avanguardia tecnologica dell’Agenzia spaziale giapponese JAXA, ha recentemente incontrato un malfunzionamento tecnico durante la sua missione estesa nello spazio profondo. Il 21 marzo 2025, la navicella ha rilevato un’anomalia che ha attivato automaticamente la modalità protettiva ‘safe mode’, uno stato […] Hayabusa2 in modalità sicura: missione in bilico nello spazio profondo

Apr 19, 2025 - 14:32
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Hayabusa2 in modalità sicura: missione in bilico nello spazio profondo
Hayabusa2 rileva un’anomalia nel viaggio verso l’asteroide 1998 KY26 La sonda spaziale giapponese Hayabusa2, simbolo dell’avanguardia tecnologica dell’Agenzia spaziale giapponese JAXA, ha recentemente incontrato un malfunzionamento tecnico durante la sua missione estesa nello spazio profondo. Il 21 marzo 2025, la navicella ha rilevato un’anomalia che ha attivato automaticamente la modalità protettiva ‘safe mode’, uno stato di emergenza destinato a salvaguardare i sistemi critici della sonda. Nonostante questo imprevisto tecnico, le comunicazioni con la Terra restano stabili, come indicato in un comunicato ufficiale del 2 aprile diffuso attraverso i canali social della missione. Gli ingegneri della JAXA stanno attualmente analizzando le cause del problema e valutando le ripercussioni sul programma operativo della missione estesa, diretta verso l’asteroide 1998 KY26, un oggetto celeste quasi sferico che Hayabusa2 dovrebbe raggiungere nel 2031. Un decennio di successi culminato nel ritorno da Ryugu Lanciata nel dicembre 2014, Hayabusa2 ha raggiunto l’asteroide Ryugu nel giugno 2018, dove ha compiuto una serie di manovre pionieristiche, tra cui l’atterraggio sulla superficie, l’esplorazione mediante rover e la raccolta di campioni preziosi. Dopo aver trascorso circa 18 mesi sul corpo celeste, la sonda ha iniziato il viaggio di ritorno alla Terra nel novembre 2019. Il 6 dicembre 2020, la capsula contenente i campioni è atterrata in Australia, nella Woomera Prohibited Area, permettendo agli scienziati di analizzare frammenti incontaminati del sistema solare primordiale. Il futuro: la missione MMX e l’esplorazione di Phobos Mentre Hayabusa2 affronta questa fase critica, JAXA guarda già al futuro con un progetto ancora più ambizioso: la missione MMX (Martian Moons eXploration), che punta al prelievo di campioni dalla luna marziana Phobos. Il lancio è previsto per il 2026, con l’obiettivo di raccogliere almeno 10 grammi di materiale e riportarli sulla Terra, segnando un altro traguardo epocale nell’esplorazione planetaria giapponese. Fonti autorevoli sull’argomento Le informazioni riportate trovano riscontro nei dati pubblicati da testate scientifiche come Nature Astronomy, Science, e da enti spaziali come la NASA e la JAXA, che hanno documentato regolarmente i progressi di Hayabusa2 e il suo ruolo nell’esplorazione del sistema solare.

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