Più di un mese fa, attorno al 12 Marzo, c’è stato il Final Warming. Questo evento meteo rappresenta la dissoluzione definitiva del vortice polare stratosferico, un segnale che sancisce il tramonto della stagione fredda nel contesto europeo. Tuttavia, questa anomalia non va interpretata solo come un cambio di stagione: proviamo a spiegarci meglio-. Il suo arrivo così anticipato rispetto alla media stagionale apre scenari del tutto inaspettati per il mese di Maggio, potenzialmente poco favorevoli per chi attendeva una Primavera equilibrata. In questo nuovo assetto barico, l’equilibrio tipico primaverile sembra già compromesso, lasciando spazio a un predominio dell’Anticiclone Africano che potrebbe durare settimane. Insomma, caldo precoce e siccità incalzante! L’Anticiclone Africano si prepara a dominare la scena I primi giorni di Maggio segnano il probabile inizio di un periodo caratterizzato dalla prepotente espansione dell’Alta Pressione nordafricana verso il bacino centrale del Mar Mediterraneo. Questo tipo di Anticiclone, di origine sub-tropicale, tende a innescare condizioni di grande stabilità, associata a cieli tersi e un marcato innalzamento delle temperature. Non si tratterà di un’Alta Pressione passeggera, bensì di una struttura compatta e duratura, con capacità di stendersi dalle coste settentrionali dell’Africa fino a raggiungere il cuore dell’Europa meridionale, coinvolgendo in pieno l’Italia.
Questo scenario potrebbe dunque determinare giornate dall’aspetto estivo, già nelle prime settimane del mese. Rischiamo un caldo shock Il quadro meteo che si delinea per Maggio evidenzia valori termici che si discostano in maniera decisa dalle medie stagionali. La colata di aria calda proveniente dal Sahara influenzerà l’intero assetto meteorologico della Penisola. Le zone più colpite saranno quelle centro-meridionali, dove le temperature potrebbero toccare picchi di 30°C, e in alcune località addirittura superarli. In particolare, l’Algeria, il Marocco, la Francia meridionale, la Spagna orientale e l’Italia centro-meridionale saranno al centro di questa bolla calda che, sospinta da venti subtropicali, porterà condizioni meteo stabili e cieli privi di nuvole. La Primavera, con il suo consueto alternarsi di sole e piogge, lascerà spazio a un contesto dominato da giornate soleggiate e temperature decisamente elevate, tipiche dell’Estate. Un vero e proprio anticipo! Caldo quasi ovunque, con poche eccezioni Sebbene l’impronta dell’Anticiclone sia sinonimo di bel tempo, le regioni del Nord Italia non saranno completamente escluse da variazioni locali. Alcune velature alte potrebbero interessare zone come la Liguria, la Toscana settentrionale, il Piemonte occidentale e la Lombardia centro-settentrionale. Si tratterà però di cumuli locali, con qualche acquazzone breve e localizzato, nulla di compromettente. Durante le prime ore del giorno e dopo il tramonto, su molte aree del Centro-Nord si potrà osservare un cielo lattiginoso,
ma l’assenza di umidità e la presenza costante dell’Alta Pressione manterranno condizioni meteo complessivamente asciutte e stabili. Caldo sopra le righe Le regioni del Sud Italia e le due Isole Maggiori vivranno la fase più intensa di questo nuovo assetto meteo. Qui l’influenza dell’Anticiclone Africano sarà più netta e diretta, data anche la mancanza di ostacoli orografici significativi che possano frenare il flusso caldo in arrivo dal deserto del Sahara. In aree come il nuorese e il medio Campidano in Sardegna, o nelle zone interne della Sicilia come Enna, le temperature potranno superare i 30°C già entro la prima settimana di Maggio. Anche nel Foggiano, nel Materano, nel Salernitano e nel Cagliaritano, l’aria sarà particolarmente secca e calda, dando origine a un meteo più da Giugno inoltrato che da periodo primaverile. Possibili perturbazioni: veloci ma violente Alcuni modelli numerici a medio termine lasciano intravedere la possibilità che, a tratti, il dominio dell’Anticiclone Africano venga scalfito da lievi intrusioni atlantiche. Una modesta perturbazione potrebbe sfiorare l’estremo Nord Italia, generando un breve abbassamento delle temperature e un incremento della nuvolosità, specie su Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia occidentale. Ma attenzione: la struttura dell’Alta Pressione si prevede così compatta da rendere difficile la penetrazione di correnti instabili. Anche laddove si verificassero temporali, questi sarebbero localizzati e di breve durata, ma potenzialmente intensi, a causa dell’energia accumulata dal calore in eccesso. Un’ulteriore rimonta dell’Anticiclone resta sempre uno scenario plausibile, con il rischio concreto che l’ondata di caldo si estenda fino a tutta la seconda metà del mese, ricalcando quanto accaduto in annate meteo estreme come il 2009 o il 2017. Di colpo la Primavera cede il passo all’Estate La stagione primaverile, da sempre associata a un’alternanza di sole e piogge, potrebbe davvero cedere bruscamente alla forza dell’Anticiclone Africano. L’Italia si troverebbe così proiettata in un clima più tipico di Giugno che della prima metà di Maggio, con dinamiche meteo profondamente alterate. Tutto ciò è riconducibile anche alla cessazione precoce del vortice polare, causata dal già menzionato Final Warming. In uno scenario di questo tipo, le possibilità di vivere giornate fresche o con temperature inferiori alla norma si riducono drasticamente. In compenso, cresce il rischio di ondate di calore sempre più frequenti. E anche quando il flusso atlantico dovesse riattivarsi, è bene ricordare che in questo tipo di assetto barico e termico il tutto può tradursi in episodi estremi:
temporali violenti, grandinate improvvise o addirittura tornado, eventi meteo che negli ultimi anni si sono intensificati nei mesi tardo-primaverili e estivi. Sarà così anche nel 2025?
Final Warming: effetti meteo fino a Maggio, non ci voleva proprio