Europa, l’intenzione di viaggio cala. Ma si spende di più

E se vi dicessimo che l’intenzione di viaggio complessiva degli europei (in Europa) è leggermente inferiore allo scorso anno? A dirlo è un nuovo report – “Monitoring Sentiment for Intra-European Travel” – della European Travel Commission (Etc), che parla di un -3% (la percentuale è del 72%) con i viaggiatori continentali che, però, mostrano comunque un buon livello di fiducia a discapito delle incertezze geopolitiche e pianificano soggiorni più lunghi, spendono di più e diversificano anche le destinazioni, dando sempre maggiore peso agli eventi e alle alternative, magari meno affollate. Continue reading Europa, l’intenzione di viaggio cala. Ma si spende di più at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Apr 24, 2025 - 12:15
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Europa, l’intenzione di viaggio cala. Ma si spende di più
Europa, l’intenzione di viaggio cala. Ma si spende di più

E se vi dicessimo che l’intenzione di viaggio complessiva degli europei (in Europa) è leggermente inferiore allo scorso anno? A dirlo è un nuovo report – “Monitoring Sentiment for Intra-European Travel” – della European Travel Commission (Etc), che parla di un -3% (la percentuale è del 72%) con i viaggiatori continentali che, però, mostrano comunque un buon livello di fiducia a discapito delle incertezze geopolitiche e pianificano soggiorni più lunghi, spendono di più e diversificano anche le destinazioni, dando sempre maggiore peso agli eventi e alle alternative, magari meno affollate.

Il Paese con l’intenzione di viaggio più forte è la Polonia (80%), seguita da Regno Unito (79%), Paesi Bassi e Spagna (75%) e Italia (73%). Al contrario, i meno propensi a viaggiare sono i francesi (65%), i belgi (68%), gli austriaci (69%), gli svizzeri (69%) e i tedeschi (70%).

Secondo la European Travel Commission, le tradizionali mete calde del Mediterraneo stanno registrando un leggero calo di popolarità (-8%), mentre l’interesse per l’Europa orientale è in aumento con un +3% su base annua.

Così Miguel Sanz, presidente Etc: «Questi risultati riaffermano la resilienza della domanda di viaggi in Europa. Nonostante le continue incertezze globali, gli europei continuano comunque a dare priorità a esperienze di viaggio significative. La loro forte fiducia segnala un marcato desiderio di riconnettersi con destinazioni e culture in tutto il continente. Ciò rappresenta una preziosa opportunità per destinazioni e imprese per gestire meglio i flussi di visitatori ed estendere i benefici del turismo oltre le tradizionali mete più gettonate».

VIAGGIARE RESTA UNA PRIORITÀ

Nonostante il calo – seppur modesto –  dell’intenzione di viaggio complessiva, i viaggiatori europei mostrano dunque fiducia nelle loro scelte di viaggio. Tra aprile e settembre 2025, il 27% prevede di fare tre o più viaggi, un notevole aumento del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I viaggiatori intendono anche soggiornare più a lungo, con il 42% che opta per vacanze di 7-12 notti, in aumento dell’11% sul 2024.

Aumenta pure il budget: quasi un terzo degli europei (il 30%) prevede di spendere tra 1.501 e 2.500 euro a persona per viaggio, con un aumento del 7%. Un altro 17% prevede di spendere più di 2.500 euro.

Quando si tratta di priorità di spesa, l’alloggio è al primo posto in tutte le fasce d’età (27%), seguito da cibo e bevande (20%) e attività nella destinazione (16%). I viaggiatori più giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni sono più inclini a spendere in shopping (15%) ed esperienze di lusso (11%), mentre i viaggiatori di età superiore ai 55 anni pongono maggiore enfasi sul comfort, spendendo di più per l’alloggio (33%) e il cibo (24%).

FUORI DAGLI SCHEMI

L’Europa meridionale e mediterranea rimane una delle scelte principali, prevista per attrarre il 41% dei viaggiatori europei in questa primavera ed estate 2025. Tuttavia, le intenzioni di visitare la regione sono inferiori su base annua, poiché alcuni viaggiatori intendono esplorare destinazioni alternative. Ci riferiamo, in particolare, a Paesi come Austria, Bosnia ed Erzegovina, Albania, Belgio e Bulgaria che stanno registrando ciascuno un modesto aumento di interesse di circa l’1%.

All’interno del Paese scelto, le destinazioni consolidate – come le grandi città, i villaggi turistici e i resort – continuano a dominare in popolarità, attirando il 53% dei vacanzieri. Accanto a questo, il 35% sceglie località meno comuni e il 13% intende esplorare luoghi fuori dai sentieri battuti all’interno del proprio Paese.

I viaggiatori che scelgono località meno popolari tendono a soggiornare più a lungo (il 38% prevede viaggi di oltre 10 giorni, rispetto al 21% di coloro che scelgono destinazioni tradizionali) e spendono di più, con molti che prevedono un budget superiore a 2.500 euro a viaggio.

IL PESO DEL CLIMA

La consapevolezza climatica influenza sempre più le decisioni di viaggio. Un crescente 81% degli europei afferma che il cambiamento climatico influisce in qualche modo sul modo in cui viaggiano, con un aumento del 7% rispetto allo scorso anno.

I viaggiatori stanno adeguando di conseguenza le loro abitudini: il 17% monitora più attentamente le previsioni del tempo, il 15% cerca attivamente climi più miti e il 14% evita le destinazioni soggette a caldo estremo. Questa maggiore consapevolezza potrebbe essere uno dei fattori che guidano il crescente interesse degli europei per le regioni più fresche o alternative durante la stagione più calda.