Tassa di soggiorno, scatta la revisione delle sanzioni
Rilevante novità riguardo al quadro sanzionatorio previsto per l’imposta di soggiorno: nello schema di riordino dei tributi comunali contenuto nel dlgs che verrà elaborato nel prossimo consiglio dei Ministri, è infatti prevista una revisione dell’attuale sistema sanzionatorio che ad oggi per l’omessa o infedele presentazione della dichiarazione prevede il pagamento di una somma dal 100 al 200% dell’importo dovuto. A differenza degli altri tributi comunali, in questo caso non è prevista la sanzione minima di 50 euro, e quindi in passato ci si è interrogati se fosse possibile applicare comunque una sanzione minima. Continue reading Tassa di soggiorno, scatta la revisione delle sanzioni at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Rilevante novità riguardo al quadro sanzionatorio previsto per l’imposta di soggiorno: nello schema di riordino dei tributi comunali contenuto nel dlgs che verrà elaborato nel prossimo consiglio dei Ministri, è infatti prevista una revisione dell’attuale sistema sanzionatorio che ad oggi per l’omessa o infedele presentazione della dichiarazione prevede il pagamento di una somma dal 100 al 200% dell’importo dovuto.
A differenza degli altri tributi comunali, in questo caso non è prevista la sanzione minima di 50 euro, e quindi in passato ci si è interrogati se fosse possibile applicare comunque una sanzione minima. Dal ministero dell’Economia erano sempre giunte precisazioni molto generiche e indicando comunque la possibilità, in applicazione del principio di proporzionalità, di ridurre la sanzione fino al 25% a decorrere, però, dalle violazioni commesse dall’anno in corso.
Ora, nello schema del dlgs, è invece previsto che per l’omessa presentazione della dichiarazione si applica la sanzione amministrativa del 100% del tributo «non versato» e comunque non inferiore a 50 euro; mentre per l’infedele dichiarazione si applica la sanzione amministrativa del 40% del tributo non versato e comunque non inferiore a 50 euro. Una correzione che pone fine alla anomalìa di trattare, sotto il profilo sanzionatorio, l’infedele dichiarazione al pari dell’omessa dichiarazione.