Tassa di soggiorno, verso la revisione delle sanzioni

Rilevante novità riguardo al quadro sanzionatorio previsto per l’imposta di soggiorno: nello schema di riordino dei tributi comunali contenuto nel decreto che verrà elaborato nel prossimo Consiglio dei Ministri, è infatti prevista una revisione dell’attuale sistema sanzionatorio che ad oggi per l’omessa o infedele presentazione della dichiarazione prevede il pagamento di una somma dal 100 al 200% dell’importo dovuto. A differenza degli altri tributi comunali, in questo caso non è prevista la sanzione minima di 50 euro, e quindi in passato ci si è interrogati se fosse possibile applicare comunque una sanzione minima. Continue reading Tassa di soggiorno, verso la revisione delle sanzioni at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

May 5, 2025 - 15:15
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Tassa di soggiorno, verso la revisione delle sanzioni
Tassa di soggiorno, verso la revisione delle sanzioni

Rilevante novità riguardo al quadro sanzionatorio previsto per l’imposta di soggiorno: nello schema di riordino dei tributi comunali contenuto nel decreto che verrà elaborato nel prossimo Consiglio dei Ministri, è infatti prevista una revisione dell’attuale sistema sanzionatorio che ad oggi per l’omessa o infedele presentazione della dichiarazione prevede il pagamento di una somma dal 100 al 200% dell’importo dovuto.

A differenza degli altri tributi comunali, in questo caso non è prevista la sanzione minima di 50 euro, e quindi in passato ci si è interrogati se fosse possibile applicare comunque una sanzione minima. Dal ministero dell’Economia erano sempre giunte precisazioni molto generiche e indicando comunque la possibilità, in applicazione del principio di proporzionalità, di ridurre la sanzione fino al 25% a decorrere, però, dalle violazioni commesse dall’anno in corso.

Ora, nello schema del dlgs, è invece previsto che per l’omessa presentazione della dichiarazione si applica la sanzione amministrativa del 100% del tributo «non versato» e comunque non inferiore a 50 euro; mentre per l’infedele dichiarazione si applica la sanzione amministrativa del 40% del tributo non versato e comunque non inferiore a 50 euro. Una correzione che pone fine alla anomalia di trattare, sotto il profilo sanzionatorio, l’infedele dichiarazione al pari dell’omessa dichiarazione.