AKA 7even torna con l’EP “Non x soldi”: “Al Luca di Amici gli direi di proseguire allo stesso modo e di godersi di più la vita” – Intervista Video

Aka7even è tornato, e lo ha fatto con l’EP dal titolo “Non x soldi”, disponibile in digitale dal 2 maggio per Columbia Records/Sony Music Italy. A 4 anni dall’ultimo disco e a oltre un anno dall’ultimo singolo, l’artista torna con una maggiore consapevolezza. In questo EP Aka lavora alla ricerca di un sound più suonato, portando all’attenzione le sue […]

May 5, 2025 - 15:24
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AKA 7even torna con l’EP “Non x soldi”: “Al Luca di Amici gli direi di proseguire allo stesso modo e di godersi di più la vita” – Intervista Video
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Aka7even è tornato, e lo ha fatto con l’EP dal titolo “Non x soldi”, disponibile in digitale dal 2 maggio per Columbia Records/Sony Music Italy. A 4 anni dall’ultimo disco e a oltre un anno dall’ultimo singolo, l’artista torna con una maggiore consapevolezza. In questo EP Aka lavora alla ricerca di un sound più suonato, portando all’attenzione le sue qualità di musicista, mettendo in evidenza una maturità artistica, e una narrazione autentica. “Non x soldi” è un invito ad ascoltare con attenzione.

È un’esortazione a non avere paura di cadere e a scoprire nella musica una possibilità di riscatto e allo stesso tempo una forma di libertà di espressione. Annunciato tramite un trailer sui suoi social, questo EP è la testimonianza di un percorso interiore, una rinascita artistica e umana. Ogni traccia racconta un frammento autentico di vita, vissuta con intensità, fragilità e coraggio nonostante la sua giovane età. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Aka, e con lui abbiamo parlato del nuovo percorso musicale, del progetto dell’EP e di molto altro ancora.

Aka7even intervista all’uscita di “Non x soldi”

Bentornato, Luca! Un anno di silenzio, poi torni con “Non x soldi”. Cosa ti ha spinto a rompere il silenzio proprio adesso?

“Mi ha spinto particolarmente la voglia di mettermi in gioco e di esprimere appunto tutti i miei sentimenti e le emozioni che concentravano me e il mettermi in gioco soprattutto con nuova musica, un nuovo Luca. Un prototipo proprio di musica differente e mi ha stimolato tantissimo al punto in cui hanno tutti sposato il progetto e abbiamo deciso di cacciarlo fuori dopo un anno”.

Il trailer sui tuoi social è molto potente: parla di fiamme, silenzi, preghiere, pianoforti. Quanto c’è di te – e di reale – in queste immagini?

“In realtà c’è totalmente, cioè io ci sono totalmente nel trailer. Il trailer è stato appunto fatto appositamente con questa, si può dire crudità, cioè questo essere crudo nel video con i soldi sparsi sul pavimento, rappresentavano proprio una sfumatura di me, dove tutto ciò che faccio, non lo faccio per i soldi, ma lo faccio con la consapevolezza di dover dire qualcosa, di dover raccontare la mia storia e comunicare un sentimento nuovo che fino ad oggi non avevo ancora raccontato”.

Hai parlato di una nuova consapevolezza e di un sound più suonato. In che modo questo EP riflette chi sei oggi?

“Questo EP riflette ciò che sono oggi ancheattraverso appunto la musica. Io nasco come musicista, sono diplomato in pianoforte, in clarinetto, ho suonato per orchestre, quindi portare questa sfaccettatura anche nel disco ha reso il progetto al 100% autentico sotto questo punto di vista e sono molto felice, soprattutto di aver fatto un lavoro che oggi, diciamo, non rispecchia totalmente la tendenza di suonare il solo elettronico. C’è stato un bel lavoro dietro con produttori importanti come Junior K, Noia, che è un ragazzo emergente, bravissimo e abbiamo fatto un lavoro bello importante”.

Tra le tracce, c’è una che consideri il cuore del progetto? 

“Non per soldi, sicuramente è il pezzo che rispecchia il progetto al 100%. Racconta esattamente tutto quello che volevo dire nel disco attraverso un pezzo. Eh, racconta un po’ della mia famiglia, del mio vissuto, del mio passato, di ciò che faccio oggi, il perché e come lo faccio e lo fa nel modo più naturale possibile, nato proprio di getto, di cuore”.

Se tornassi al Luca di Amici o di “Mi manchi” o “Loca”, cosa gli diresti oggi, dopo questo percorso?

“Gli direi di proseguire allo stesso modo in cui ha deciso di camminare, perché il passato non va cambiato e tutto ciò che succede nella vita ha il proprio perché e porterà un destino magari più grande, magari più piccolo, però godersi la vita sicuramente forse il consiglio, per esempio, che gli darei goditi di più la vita”.

Hai avuto riconoscimenti importanti: dischi di platino, premi, Sanremo… ma quale momento ti ha fatto sentire davvero “arrivato” o, almeno, fiero di te?

“In realtà non ho mai capito di avercela fatta perché non ho mai metabolizzato tutto quello che è successo. In realtà spero vivamente di non metabolizzarlo mai, però sono anche consapevole di aver di aver fatto importanti risultati, solo che non sono una persona che approccia e si appoggia sui risultati fatti, ma su quello che potrà fare in futuro”.

Una cosa che hai imparato sul silenzio?

“Una cosa che ho imparato il silenzio è l’autenticità del pensiero”.

Soldi o libertà creativa: oggi, cosa scegli davvero?

“Libertà creativa tutta la vita”

Il suono che ti rappresenta in questo momento?

“Eh, suono vero, suonato, cioè proprio autentico”.

Tre parole per descrivere “Non x soldi”?

Crudo, reale e vero.

Luca fuori dal palco è…?

“Una persona tranquillissima”.

La prima persona a cui hai fatto ascoltare l’EP?

“La mia manager Greta”.

Che reazione ha avuto?

“Felice, felice”.

Se potessi suonare in un posto qualsiasi nel mondo con un pianoforte e basta, dove andresti?

“L’ho già fatto ed è stata a Piazza del Plebiscito a Napoli. È stato incredibile, bellissimo”.

Posto nuovo?

“Posto nuovo? Ho suonato pure in Brasile, il pianoforte in mezzo a una spiaggia. Lo farei  alle Maldive, spiaggia, mare, relax”.

In un momento in cui tanti artisti cercano “il pezzo che spacca”, tu scegli di raccontare fragilità, verità, libertà. Pensi che oggi ci sia spazio per questo tipo di musica nel mainstream?

“No, io penso che ci sia spazio per la libertà nella musica,soprattutto oggi dove l’ascoltatore è molto più attento e secondo me questa cosa col tempo continuerà ad essere più aggressiva sotto il punto di vista di proprio di inculcare la libertàall’interno dei testi della musica”.

Se chiudiamo gli occhi e pensiamo a Luca tra 5 anni… dove ti immagini? Musica, vita, sogni: che visione hai per te stesso?

“Spero in uno stadio. Spero in uno stadio, poi chissà”.

Intervista video