Thunderbolts*, il regista spiega i motivi di QUELLA morte

Parla Jake Schreier, regista di Thunderbolts* Seguiteci sempre anche su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp! Il nuovo film del Marvel Cinematic Universe, Thunderbolts* (qui la nostra recensione), ha lasciato il pubblico senza fiato sin dalle prime scene, sorprendendo tutti con una morte brutale e inaspettata. Il gruppo di antieroi, assassini a contratto ed ex criminali al […] L'articolo Thunderbolts*, il regista spiega i motivi di QUELLA morte proviene da LaScimmiaPensa.com.

May 5, 2025 - 10:08
 0
Thunderbolts*, il regista spiega i motivi di QUELLA morte

Parla Jake Schreier, regista di Thunderbolts*

Seguiteci sempre anche su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp!

Il nuovo film del Marvel Cinematic Universe, Thunderbolts* (qui la nostra recensione), ha lasciato il pubblico senza fiato sin dalle prime scene, sorprendendo tutti con una morte brutale e inaspettata. Il gruppo di antieroi, assassini a contratto ed ex criminali al centro della storia vanta un passato carico di violenza, ma nessuno si aspettava che uno dei personaggi principali venisse eliminato così rapidamente. A chiarire le ragioni dietro questa scelta narrativa è il regista Jake Schreier, che ha spiegato in un’intervista a Entertainment Weekly il motivo dietro l’eliminazione improvvisa di Taskmaster.

Antonia Dreykov, alias Taskmaster (interpretata da Olga Kurylenko), introdotta in Black Widow come antagonista tragica e manipolata mentalmente, era presente in tutti i trailer e poster promozionali di Thunderbolts*. Appariva come un membro chiave della squadra. Tuttavia, nella sua primissima scena nel film, viene uccisa brutalmente da Ghost (Hannah John-Kamen), che le spara alla testa senza esitazione.

La morte avviene senza preavviso o cerimonia: Ghost, ignara della manipolazione in atto, stava semplicemente portando a termine un contratto affidatole dalla Contessa Valentina Allegra de Fontaine (interpretata da Julia Louis-Dreyfus). L’obiettivo reale era far sì che Ghost, Taskmaster, U.S. Agent (Wyatt Russell) e Yelena Belova (Florence Pugh) si eliminassero a vicenda, cancellando ogni prova delle operazioni illegali di Val e proteggendola dal suo imminente processo di impeachment.

Yelena riesce a scoprire il piano in tempo e a salvare parte della squadra, ma per Taskmaster è troppo tardi. Una morte che colpisce per la sua rapidità e assenza di redenzione, lasciando il personaggio senza possibilità di crescita futura o inclusione in eventuali nuove formazioni come i Nuovi Vendicatori.

Secondo quanto dichiarato da Jake Schreier, la scena è stata aggiunta in un secondo momento, durante una fase di revisione di Thunderbolts* seguita allo sciopero di Hollywood:

Dopo lo sciopero, stavamo per iniziare le riprese, e siamo stati bloccati, e questo ci ha dato un po’ di tempo per prenderci una pausa dal film. E quando siamo tornati tutti insieme, una volta terminato lo sciopero, e abbiamo iniziato a pensare a come migliorarlo, ci è sembrato davvero che il film fosse un po’ asettico.

Il regista voleva trasmettere la sensazione che nessuno fosse al sicuro, nemmeno tra i personaggi principali, sottolineando la natura letale e imprevedibile del gruppo protagonista.

Visti i personaggi, il film avrebbe dovuto essere all’altezza di quelle pellicole che li mettono in risalto, dove non si sa mai chi sopravviverà. So che è difficile nell’era odierna, dove le cose escono prima dei film, ma nel contesto del film, sentivamo il bisogno di un’azione del genere, in modo che non si sapesse davvero chi ce l’avrebbe fatta, e anche che fosse chiaro che avrebbe potuto essere chiunque.

La rapidità con cui Taskmaster viene eliminata non è casuale, ma pensata per accentuare lo shock.

Quando abbiamo deciso di farlo, abbiamo pensato a molte versioni diverse e ci abbiamo pensato molto attentamente. E ci è sembrato che, sebbene sarebbe stato molto bello – e Olga è un’attrice meravigliosa – averla nel cast più a lungo, quella morte avrebbe avuto un impatto molto più forte e avrebbe reso più difficile trovare il nostro equilibrio tonale se fosse accaduta più avanti nel film.

E avrebbe occupato uno spazio emotivo molto più profondo, che avrebbe messo a repentaglio ciò di cui avevamo veramente bisogno. E abbiamo così poco spazio narrativo per farlo, ovvero il legame tra Yelena e Bob, e il film si baserà proprio su questo. Quindi, per mantenere il tono e costruire insieme la squadra, ci è sembrato meglio, anche se un po’ a sangue freddo, farlo subito.

La morte di Taskmaster, pur senza grandi conseguenze immediate in Thunderbolts*, funge da catalizzatore per la narrazione, sottolineando il costo delle vite vissute nell’ombra e nella violenza.

Come dice Yelena più avanti nel film, ‘Ha avuto una vita dura. Ha ucciso un sacco di gente, e poi è stata uccisa, proprio come noi un giorno’. E penso che il suo personaggio continui a vivere nel film, nel modo in cui i protagonisti pensano a questo, a ciò che hanno fatto, e a cosa significhi andare in giro tranquillamente a fare ciò che ci viene detto, a ricevere l’ordine di fare, e a vivere in un certo senso in questo luogo oscuro e isolato.

In un universo in cui le morti definitive sono rare, sorprende sapere che i Marvel Studios non abbiano posto ostacoli a questa scelta.

Questo film è stato realizzato in modo molto collaborativo – dice Schreier. “E [il capo dei Marvel Studios] Kevin [Feige] è così bravo in questo che lo sapevo già da Jon Watts [il regista della trilogia di Spider-Man del MCU], il mio compagno di stanza al college: non smettono mai di cercare di migliorarlo.

Il montaggio finale di Thunderbolts* è stato ultimato solo due settimane e mezzo prima della sua uscita.

Quali battute restano dentro, quali spariscono. C’è sempre un atteggiamento del tipo: cosa possiamo migliorare? Come possiamo spingerci fino a quando non abbiamo finito di scrivere?

Che ne pensate? Avete visto Thunderbolts*?

L'articolo Thunderbolts*, il regista spiega i motivi di QUELLA morte proviene da LaScimmiaPensa.com.