Meteo: aria fresca e instabilità sull’Italia, ecco cosa ci aspetta Il contesto
meteo europeo in questa fase mostra un quadro dinamico e a tratti contrastante, caratterizzato da
flussi d’aria fredda di origine artica in discesa verso il Centro-Nord Europa e da un promontorio
subtropicale africano in parziale risalita tra la Penisola Iberica e il Nord Africa. Dalla prima mappa allegata, riferita alla
temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri di quota), è evidente la presenza di un’
ampia sacca di aria fredda centrata su
Scandinavia, Polonia e Germania orientale, dove le temperature si mantengono prossime o inferiori ai
0°C. Al contrario, un intenso
riscaldamento in quota interessa il settore sud-occidentale europeo, con valori superiori ai
+20°C su
Marocco, Andalusia e Algeria settentrionale. L’interfaccia tra queste due masse d’aria molto diverse favorisce
fenomeni meteo instabili, soprattutto in corrispondenza delle aree di convergenza. L’
Italia, in particolare, si trova proprio in una
zona di transizione termica, esposta quindi a forti contrasti e ad un inevitabile peggioramento delle condizioni atmosferiche.
Situazione barica: depressioni mediterranee e instabilità diffusa Dalla seconda mappa, che riporta le
precipitazioni istantanee, nuvolosità, temperatura e pressione al suolo, si osserva un assetto barico favorevole allo sviluppo di
fenomeni meteo intensi su vasta scala. Un sistema
depressionario in risalita dal Nord Africa si muove verso il
Basso Tirreno e il Mar Ionio, mentre un secondo minimo è presente tra il
Sud della Spagna e il Golfo di Biscaglia, responsabile dell’ingresso di
aria umida atlantica. Sull’
Italia si nota una configurazione potenzialmente favorevole a
temporali e piogge sparse, specie nelle regioni centrali e meridionali. Le
correnti sud-orientali attivate sul bordo orientale della depressione africana trasportano
umidità dal Mediterraneo, mentre le infiltrazioni più fresche da nord accentuano l’instabilità, soprattutto nelle ore centrali del giorno.
Evoluzione meteo sull’Italia: instabilità crescente con fenomeni a tratti intensi Nel dettaglio,
giovedì 24 Aprile si prevede un’evoluzione
marcatamente instabile su diverse aree della
Penisola Italiana, in particolare su:
- Toscana, Umbria, Marche e Lazio, dove si attendono rovesci e temporali sparsi, localmente anche di moderata intensità;
- Campania, Basilicata e Calabria, esposte alle correnti umide meridionali, con possibilità di precipitazioni abbondanti;
- Puglia, Sicilia e Sardegna, interessate da fenomeni più irregolari, ma comunque inserite in un contesto perturbato.
Le temperature risulteranno
in calo, specie nei valori massimi, con punte non superiori ai
16-18°C al Centro e intorno ai
20-22°C al Sud. Solo le regioni settentrionali, sotto l’influenza di un temporaneo miglioramento e cieli più sereni, potrebbero vedere valori fino ai
23-24°C, specie in
Pianura Padana.
Tendenza meteo per i prossimi giorni: nuova fase perturbata nel weekend Nel corso di
venerdì 25 Aprile (giornata festiva per la
Festa della Liberazione), il
meteo resterà instabile, specie nelle ore pomeridiane, quando l’azione combinata tra il
riscaldamento diurno e la
persistente circolazione ciclonica favorirà la formazione di
nuovi temporali a evoluzione diurna. Le
zone più colpite saranno ancora una volta quelle interne del
Centro-Sud, ma anche le
regioni adriatiche e le aree pedemontane del Nord potrebbero vedere
nuove piogge e locali rovesci. Le
temperature si manterranno su valori
lievemente sotto la media del periodo, specialmente nei settori centro-meridionali. Per il fine settimana, tra
sabato 26 e domenica 27 Aprile, i modelli evidenziano la possibile
risalita di una nuova saccatura atlantica verso l’
Italia settentrionale, con coinvolgimento graduale anche del Centro e delle Isole Maggiori. Si prospetta quindi un
nuovo peggioramento meteo, con
piogge diffuse,
temporali anche forti e un nuovo
calo termico generalizzato.
Meteo a lungo termine: possibile ritorno dell’anticiclone da Maggio? Sebbene ancora incerto, il medio-lungo termine mostra un
tentativo dell’anticiclone subtropicale di
riorganizzarsi verso l’inizio di
Maggio, portando una fase più
stabile e calda a partire dal
Sud e dalle Isole, per poi estendersi forse anche al Centro-Nord. Tuttavia, le
oscillazioni bariche restano ancora forti e l’affermazione definitiva dell’alta pressione appare ancora
precaria. Non è escluso che nuove
perturbazioni atlantiche riescano a forzare la barriera anticiclonica, mantenendo il quadro meteo
variabile e instabile, soprattutto nelle regioni settentrionali.
Meteo, smacco della Primavera 2025. Aria fredda verso Italia