
L’evoluzione
meteo per la fine di
Aprile 2025 e i primi giorni di
Maggio presenta un quadro estremamente
dinamico su scala continentale, con l’
Italia collocata proprio nel mezzo di un’intensa battaglia tra masse d’aria di diversa origine. I più recenti aggiornamenti del
modello GFS delineano una configurazione barica che lascia presagire un continuo alternarsi tra maltempo e brevi tregue soleggiate.
Sull’Europa occidentale e centrale, si consolida la discesa di una vasta
saccatura atlantica che, dal
Regno Unito, si estende verso
Francia e
Penisola Iberica, accompagnata da aria fredda in quota. Questa struttura ciclonica spinge verso l’
area alpina e la
Val Padana, interagendo con masse d’aria
subtropicali richiamate dal
Nord Africa: il risultato è un’accentuata instabilità, favorita dall’energia accumulata nel contrasto termico. Intanto, un
anticiclone atlantico tenta di stabilizzarsi tra l’
oceano e la
Spagna, ma risulta incapace di penetrare verso l’
Europa centrale. Di conseguenza, la
porta atlantica resta socchiusa, permettendo l’ingresso di nuove perturbazioni anche nei primi giorni di
Maggio. Sulle regioni più a est del continente, in particolare tra
Russia europea e
Ucraina, predomina un campo di
alta pressione continentale: cieli più sereni sì, ma con
temperature sotto la media, in un contesto climatico freddo che interessa ancora le
regioni baltiche.
Dal 25 al 28 Aprile: maltempo da ciclone mediterraneo Nel cuore del
Mar Mediterraneo, un minimo depressionario profondo posizionato tra il
Mar Ligure e il
Tirreno settentrionale causerà un marcato
peggioramento meteo. L’Italia del
Nord sarà l’area più colpita, con rovesci e
temporali intensi, specie tra
Liguria,
Lombardia,
Toscana e
Triveneto. I fenomeni si intensificheranno nelle ore pomeridiane e serali, con possibili
nubifragi localizzati. Non mancheranno
criticità idrogeologiche, legate alla
persistenza delle precipitazioni che, in alcuni casi, potrebbero risultare stazionarie. Le regioni
centrali e meridionali verranno coinvolte più marginalmente, ma non escluse del tutto da episodi di
instabilità. Le
temperature subiranno una sensibile diminuzione, specie al
Nord, dove le
massime faticheranno a superare i
13-15°C, ben al di sotto della media stagionale. Sulle
Alpi, si registreranno isoterme negative a 850 hPa, segno dell’ingresso di
aria fredda. Più miti, invece, i valori termici sulle
Isole Maggiori, dove si potranno toccare i
24°C nei settori sud-orientali.
Dal 29 Aprile al 2 Maggio: breve pausa, poi nuova perturbazione A cavallo tra la fine di
Aprile e l’inizio di
Maggio, si intravede un temporaneo
rialzo barico, che porterà un miglioramento parziale, più evidente al
Centro-Sud. Tuttavia, già dal
30 Aprile, un nuovo fronte perturbato in arrivo dall’
Atlantico riporterà
nuvole e
piogge sulle regioni
settentrionali, in particolare su
Piemonte,
Lombardia occidentale e
Friuli Venezia Giulia. Le
temperature tenderanno a risalire leggermente, raggiungendo i
20°C nelle aree interne. Le
coste tirreniche e
adriatiche beneficeranno di un clima più stabile e gradevole, con maggiore soleggiamento.
Prime tendenze meteo per Maggio: instabilità latente e caldo al Sud I primi giorni della
seconda decade di Maggio restano segnati da una notevole
incertezza previsionale, ma la tendenza prevalente suggerisce un
pattern instabile, con una frequente influenza delle
correnti atlantiche. Queste, pur meno vigorose, continueranno a interessare il
Nord Italia e l’
Appennino centrale, favorendo lo sviluppo di
rovesci pomeridiani. Invece, le
regioni meridionali e le
grandi isole, come
Sicilia e
Sardegna, godranno di un clima
più secco e soleggiato. In queste zone, le
temperature massime potrebbero superare i
25°C, specie sulla
Sicilia orientale e sul
Sud Sardegna, avvicinandosi ai valori tipicamente
estivi. Il mese di
Maggio 2025 inizierà quindi senza un vero e proprio assetto stabile: l’
Italia continuerà a trovarsi in una zona di
confluenza barica, dove l’
alta pressione non riuscirà a consolidarsi, lasciando spazio a frequenti rimescolamenti d’aria e a condizioni meteo
altamente variabili.
Nota didattica: la
pressione atmosferica gioca un ruolo fondamentale nel determinare le condizioni meteorologiche. Un campo di
bassa pressione tende a favorire la risalita dell’aria e la formazione di
nubi e precipitazioni, mentre un
anticiclone (alta pressione) inibisce i moti verticali, portando cielo sereno e temperature più elevate.
Meteo, ciclone piomba sulla Primavera italiana