Tra
Giovedì 25 Aprile e la
prima parte di Maggio 2025, lo scenario
meteo europeo si delinea come estremamente variabile e instabile, con
contrasti atmosferici marcati che interesseranno in particolare l’
Italia e il bacino del
Mediterraneo. I dati provenienti dal modello
ECMWF HRES 0.1°, aggiornati alle più recenti elaborazioni, confermano la persistenza di una situazione di
forte conflittualità tra masse d’aria fredde e calde, innescando fenomeni anche intensi su ampie porzioni del continente.
Instabilità diffusa tra Europa centrale e Mediterraneo Una serie di
minimi barici posizionati lungo una traiettoria che parte dalla
Penisola Iberica e attraversa
Francia,
Svizzera,
Italia e
Balcani, costituirà il fulcro dell’attività meteo. Questi sistemi depressionari, in rotazione attorno a pressioni prossime ai
1010 hPa, daranno origine a
temporali di forte intensità in diverse aree, soprattutto tra
Germania meridionale,
bacino padano e
Francia orientale, dove le precipitazioni potranno raggiungere
intensità superiori a 20 mm/h. Nello stesso tempo, un
promontorio anticiclonico atlantico si mantiene attivo a
ovest del Portogallo, con valori barici stabili attorno ai
1027 hPa, garantendo condizioni più serene sull’
Atlantico orientale. Anche l’
Europa orientale, tra
Ucraina e
Russia sud-occidentale, sarà parzialmente protetta da un campo di alta pressione, pur non essendo esente da
rovesci pomeridiani locali.
Contrasti termici tra masse artiche e aria subtropicale Il quadro termico a
850 hPa evidenzia un
forte gradiente tra Nord e Sud Europa. Masse d’aria più fredde, con
temperature comprese tra 0°C e +5°C, discenderanno dalla
Scandinavia e investiranno
Francia,
Benelux,
Germania e in parte il
Nord-Ovest italiano. Questo flusso settentrionale andrà a scontrarsi con una risalita calda e umida da
Sud, che trasporterà isoterme superiori a
+15°C dal
Nord Africa fino a
Sud Italia,
Grecia e
Mar Egeo. L’interazione tra queste masse d’aria in contrasto darà origine a
fenomeni temporaleschi violenti, in particolare lungo l’asse tirrenico e nelle
regioni adriatiche centrali, dove l’energia disponibile in atmosfera sarà elevata.
Evoluzione meteo in Italia: instabilità alternata a schiarite temporanee In
Italia, la fase compresa tra
fine Aprile e i
primi giorni di Maggio sarà segnata da una
marcata variabilità, con l’alternarsi di
fronti perturbati e brevi parentesi asciutte. Le
correnti sud-occidentali, umide e instabili, favoriranno frequenti episodi di maltempo, soprattutto sulle regioni
centro-settentrionali.
Nord Italia Il
Nord sarà l’area maggiormente colpita da
piogge diffuse e temporali intensi, con rischio di
grandinate e raffiche di vento, specie su
Liguria,
Piemonte,
Lombardia e
Emilia occidentale. Le
temperature massime tenderanno a diminuire nei giorni più nuvolosi, mentre le
minime resteranno invariate o in lieve aumento grazie alla copertura nuvolosa notturna.
Centro Italia Nelle regioni centrali, lo scenario sarà dominato da
continui passaggi perturbati, intervallati da
brevi schiarite. Le
Toscana,
Umbria e
Marche vivranno una primavera dai tratti irregolari, con condizioni più instabili sui versanti
tirrenici rispetto a quelli
adriatici, dove l’influsso delle correnti orientali sarà più marcato. Le temperature si manterranno contenute, con massime spesso inferiori ai
20°C.
Sud Italia e Isole Al
Sud, il tempo sarà più
mite e spesso
soleggiato, ma non mancheranno
episodi di instabilità, soprattutto nelle ore centrali della giornata e nelle zone interne. Le aree più calde saranno la
Sicilia, la
Calabria ionica e la
Puglia meridionale, dove le
massime potrebbero avvicinarsi ai
25°C grazie all’influsso caldo subtropicale.
Le prime giornate di Maggio confermano il trend instabile Anche l’inizio di
Maggio 2025 sembra proseguire lungo lo stesso tracciato meteo:
instabilità diffusa, soprattutto al
Centro-Nord, mentre al
Sud non si esclude qualche giornata più
stabile e luminosa. Tuttavia, la continua presenza di
saccature atlantiche in ingresso sull’Europa occidentale e i contrasti termici ancora elevati non lasciano spazio a un rapido miglioramento. L’atmosfera rimarrà pertanto
dinamica e potenzialmente insidiosa, con una primavera che fatica a trovare un vero equilibrio. Le zone più esposte ai fenomeni intensi saranno ancora quelle in prossimità delle
catene appenniniche, dei
versanti tirrenici e delle
pianure del Nord. Fonte dati meteorologici:
ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts).
Meteo di Primavera sparisce di botto sotto i cicloni d’Oceano