L’incubo Meteo peggiore potrebbe realizzarsi a GIUGNO

Con l’avvicinarsi di Giugno 2025, le tendenze meteo climatiche elaborate dai più autorevoli centri di calcolo internazionali, come ECMWF (Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine) e NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), iniziano a offrire un quadro sempre più delineato, seppur ancora aperto a evoluzioni   Le previsioni attuali indicano un avvio d’estate […] L’incubo Meteo peggiore potrebbe realizzarsi a GIUGNO

Apr 24, 2025 - 07:01
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L’incubo Meteo peggiore potrebbe realizzarsi a GIUGNO
Con l’avvicinarsi di Giugno 2025, le tendenze meteo climatiche elaborate dai più autorevoli centri di calcolo internazionali, come ECMWF (Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine) e NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), iniziano a offrire un quadro sempre più delineato, seppur ancora aperto a evoluzioni Le previsioni attuali indicano un avvio d’estate anomalo e disomogeneo, con temperature superiori alla norma soprattutto nel Centro-Sud italiano, mentre il Nord potrebbe affrontare una fase turbolenta, tra variabilità atmosferica e fenomeni localmente intensi. Caldo precoce e notti tropicali nel Centro-Sud: l’estate potrebbe iniziare in anticipo Le proiezioni meteo per giugno 2025 tracciano un’Italia a due velocità. Secondo gli scenari aggiornati dal Centro Europeo, la parte centro-meridionale della Penisola, comprendente Sicilia, Calabria, Puglia e le zone interne della Sardegna, potrebbe sperimentare anomalie termiche positive fino a +1,5°C rispetto alla media climatologica del trentennio 1991-2020. In queste aree, i primi quindici giorni del mese potrebbero già registrare temperature massime intorno ai 35°C, specie qualora si consolidi la presenza di un anticiclone subtropicale proveniente dall’Africa. Città come Roma, Firenze, Bologna e Perugia si preparano a vivere un mese di giugno che, più che transitorio, profuma di estate piena. Non sono da escludere notti tropicali, con temperature minime che in alcuni casi potrebbero non scendere sotto i 20°C, segnalando un inizio precoce della stagione estiva. Nord Italia sotto l’influsso atlantico: instabilità diffusa e temporali violenti Il discorso cambia radicalmente risalendo verso il Nord Italia. I modelli numerici suggeriscono la persistenza di correnti atlantiche instabili, in grado di oltrepassare le Alpi occidentali e scivolare verso la Val Padana e le zone prealpine. Questo scenario favorirebbe una marcata instabilità atmosferica, con frequenti temporali pomeridiani e serali, alcuni dei quali intensi. Le regioni più esposte, secondo le attuali tendenze meteo, sono Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. In queste aree non si possono escludere episodi estremi come grandinate, forti raffiche di vento e precipitazioni violente concentrate in brevi lassi di tempo. L’ingresso dell’estate sarà quindi ritardato e accompagnato da condizioni atmosferiche altamente dinamiche e instabili. Un’Europa tra due masse d’aria: l’effetto della circolazione globale e il ruolo dell’ENSO Questa evidente dicotomia climatica tra Nord e Sud trova spiegazione in una configurazione sinottica non ancora completamente estiva, in cui la circolazione atmosferica su scala globale gioca un ruolo determinante. Le osservazioni recenti sul Pacifico equatoriale indicano una possibile transizione da El Niño a La Niña, uno scenario che, se confermato, potrebbe favorire la formazione di blocchi anticiclonici duraturi sull’Europa occidentale e sul bacino del Mediterraneo. In tal caso, le regioni centro-meridionali italiane potrebbero trovarsi esposte a periodi prolungati di caldo e siccità, mentre il Nord continuerebbe a essere teatro di contrasti termici e perturbazioni. Questa tendenza accrescerebbe la disomogeneità climatica già emersa nelle attuali simulazioni stagionali. Giugno tra estate e primavera: un mese di transizione verso un’estate complessa Il mese di Giugno 2025 si preannuncia quindi come un crocevia climatico, con l’alta pressione africana in espansione dal Mediterraneo sud-occidentale, pronta a consolidarsi nel corso delle settimane, ma senza ancora dominare in modo omogeneo l’intero Paese. Al Nord, la fase instabile potrebbe prolungarsi fino alla seconda metà del mese, per poi eventualmente lasciare spazio a una maggiore stabilità solo a partire dal solstizio d’estate. Le prospettive meteo per questo inizio d’estate disegnano quindi un Italia spaccata in due, con un Sud già in piena estate e un Nord ancora alle prese con gli ultimi colpi di coda della primavera, in uno scenario di temperature oltre la media e configurazioni atmosferiche in continua evoluzione.

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