Meridiani Montagne in edicola con il numero dedicato all’Argentera e alla Valle Gesso

Il numero 134 della rivista accompagna i lettori alla scoperta della montagna più alta delle Alpi Marittime e della magica vallata che si distende ai suoi piedi: vette, itinerari, luoghi e personaggi di un territorio caro ai Savoia ma per molti ancora sconosciuto L'articolo Meridiani Montagne in edicola con il numero dedicato all’Argentera e alla Valle Gesso proviene da Montagna.TV.

Apr 29, 2025 - 12:04
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Meridiani Montagne in edicola con il numero dedicato all’Argentera e alla Valle Gesso

Lontano da tutto e tutti, defilato rispetto ai grandi centri urbani come dai più famosi gruppi montuosi. L’Argentera, all’estremità sud occidentale del Piemonte, era vicino al cuore dei reali di casa Savoia. Furono proprio loro a portare sugli scudi questa montagna e le vallate ai suoi piedi. Vi trascorrevano le vacanze, per sport o soltanto per rilassarsi, e di conseguenza tutto doveva essere all’altezza del loro lignaggio: strade, sentieri, dimore, case di caccia, stabilimenti termali. A tutto il resto aveva già provveduto Madre natura, regalando a questo territorio montagne capaci di riempire gli occhi e il cuore prima tra tutte la possente muraglia dell’Argentera, la vetta più elevata delle Alpi Marittime, che ancora oggi seduce gli alpinisti a caccia di emozioni prima ancora che di difficoltà estreme.

La copertina
La copertina

Ai suoi piedi si distende la Valle Gesso, regno del relax e dell’outdoor: Località come Valdieri (apprezzata dai savoia per le acque benefiche) ed Entracque fanno da ideale trampolino di lancio verso ben 400 chilometri di sentieri, un’ottantina di laghetti d’alta quota e due dozzine di vette che superano quota tremila. Il tutto da “conquistare” rigorosamente by fair means, visto che di impianti di risalita che aiutano a ridurre il dislivello proprio non ce ne sono. Proprio come accadeva alla fine del XIX secolo quando William Augustus Brevoort Coolidge, accompagnato dalle guide di Grindelwald Christian e Ullrich Almer fece capolino da queste parti per realizzare la prima ascensione dell’Argentera, salendo il canale Lourousa. Era il 1879. Da allora tante cose sono cambiate. Non l’Argentera, certo, e la stessa Valle Gesso assomiglia molto a quella conosciuta da quegli intrepidi forestieri. Per fortuna.

A introdurre il numero 134 di Meridiani Montagne è l’editoriale del direttore Paolo Paci.

Una montagna per veri nobili

Capita anche a voi, a volte, di sognare a occhi aperti? Di desiderare altre epoche o altre identità, d’essere smodatamente ricchi per esempio, o vivere da principi alla corte di Versailles? A me, più modestamente, piacerebbe tornare indietro di uno o due secoli, e come un vero signore (benestante, che non guasta!) andarmene a spasso per le Alpi ancora da conquistare. Mischiarmi tra i pionieri dell’alpinismo. Assistere alla nascita del turismo alpino, quando ancora erano in pochi a poterselo permettere e le valli “selvagge” erano selvagge per davvero.
Se siete nostalgici come me, chiudete gli occhi, aprite questa rivista a una pagina qualsiasi
e troverete il nostro sogno realizzato.
La Valle Gesso inizia a pochi chilometri da Cuneo, ma per uno strano incantesimo, o più probabilmente grazie alla sua storia sociale ed economica, sembra davvero un luogo a parte, immerso in una sorprendente atmosfera d’antan. Che sia per la quasi assenza dello sci di pista o di una montagna “di grido”, che sia per il suo essere remota, posta nell’angolino più occidentale della catena alpina, non è così diversa da quando i Savoia vi costruivano le case di caccia e i primi padiglioni termali (“la località di Valdieri è la più ricca di acque salutari che esistano nello Stato e forse anche in tutta Europa” scriveva Cavour, quando ancora era ministro del Regno di Sardegna). Nel mio sogno, scendo con il mio landau all’Hotel Royal, passo le acque con qualche Ferdinando o Vittorio Emanuele della casa reale, pesco le trote con la regina Elena; poi, siccome tutto questo un po’ mi annoia, mi aggrego alla comitiva del nobile Victor de Cessole e delle sue guide, che partono alla conquista della Cima Argentera. È un mondo ancora nuovo, la natura è intatta, i panorami sono inediti e bellissimi. Come dite, c’è troppa aristocrazia nei miei sogni? Niente paura, i sentieri delle Alpi Marittime, le magnifiche vie sullo gneiss del Corno Stella, i laghi e le creste dell’Argentera sono democraticamente a disposizione di tutti. Ma solo quelli che sono davvero nobili (dentro) potranno apprezzarli.

Il sommario

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