L’Eternauta: una formidabile storia con qualche sbavatura

L’Eternauta è sicuramente una delle serie del momento (qui le uscite Neflix di Aprile), enormemente attesa dagli amanti del genere e soprattutto dai fan del fumetto originario. L’idea nasce in Argentina alla fine degli anni ’50 dal fumettista Francisco Solano López e dallo scrittore Héctor Oesterheld e tratta, in modo allegorico, della situazione geopolitica del […] L'articolo L’Eternauta: una formidabile storia con qualche sbavatura proviene da LaScimmiaPensa.com.

May 7, 2025 - 11:15
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L’Eternauta: una formidabile storia con qualche sbavatura

L’Eternauta è sicuramente una delle serie del momento (qui le uscite Neflix di Aprile), enormemente attesa dagli amanti del genere e soprattutto dai fan del fumetto originario. L’idea nasce in Argentina alla fine degli anni ’50 dal fumettista Francisco Solano López e dallo scrittore Héctor Oesterheld e tratta, in modo allegorico, della situazione geopolitica del Sud America di quel periodo. Si tratta di fatto di un’opera post-apocalittica che è stata riproposta successivamente con alcune modifiche, dallo stesso Héctor Oesterheld insieme al fumettista Alberto Breccia, che enfatizzarono l’aspetto politico con un’aspra critica all’imperialismo americano, sempre da Oesterheld e López, e poi anche da Alberto Ongaro e Pablo Maiztegui.

Si tratta di fatto di un fumetto estremamente importante per l’Argentina e in generale per tutto il mondo del settore. Considerato un vero e proprio capolavoro di genere, proprio grazie allo stile avanguardistico sia del disegno (soprattutto la versione di Breccia) che per la connessione tra i fatti fantastici e quelli reali. Una trama talmente innovativa e visionaria da essere considerata un’anticipo di quel che fu il colpo di stato in Argentina del 1976 nel quale, in quella che viene chiamata la Guerra Sporca morì, o meglio scomparse, lo stesso Héctor Oesterheld e la sua famiglia, entrando nella triste schiera dei desaparecidos.

L’Eternauta secondo Netflix

L’annuncio della trasposizione di un fumetto così importante ha fatto sicuramente discutere. A lavorare al progetto ci ha pensato la divisione argentina del colosso streaming. In redazione abbiamo discusso in merito a questa scelta vedendola da un lato appropriata sperando che, dato che è un fumetto molto significativo per lo stato argentino, l’opera venisse curata al meglio dall’altro lato però avevamo paura che la produzione fosse troppo scarna e poco curata.

Possiamo oggi garantire che le nostre speranze di vedere una trasposizione affidabile sono state ripagate mentre lato produzione possiamo dirci sorpresi dalla cura di alcuni dettagli considerando però anche alcune sbavature non da poco. Ci troviamo di fronte quindi a un progetto dall’altissimo potenziale che riesce a entrare di diritto tra i must have per gli appassionati di genere e che riesce a brillare grazie ai tanti pregi che coprono le sbavature di produzione.

Cosa ci ha veramente colpito?

Sinceramente non ci aspettavamo che la trasposizione riuscisse a trasportare le già difficili dinamiche del fumetto degli anni ’50 ai giorni d’oggi. Come spesso accade in opere fantascientifiche di diverse decadi fa, alcune dinamiche possono venir meno o diventare obsolete dato che all’epoca non potevano concepire internet o alcune tecnologie scoperte negli ultimi anni. Sotto questo aspetto la trasposizione de L’Eternauta è veramente da manuale.

Gli sceneggiatori sono riusciti nell’ardua impresa di prendere le più importanti dinamiche del fumetto e riportarle, ovviamente con le dovute modifiche, ai tempi nostrani. Un discorso tutt’altro che banale dato che in parte la tecnologia è essa stessa un componente fondamentale per il progredire della storia. La serie ha oltretutto un ottimo ritmo. Dal primo episodio, che mette in scena il misfatto che dà vita a tutto l’apocalisse che arriverà di lì a breve, fino all’ultimo minuto troveremo un perfetto crescendo di informazioni, dinamiche tra i protagonisti e spostamenti all’interno di Buenos Aires.

La regia ha sicuramente qualche sbavatura (qualche situazione confusionaria in alcune colluttazioni) ma si pone ottimamente nelle scene più importanti per la trama ponendo, in modo evidente, un’ottima attenzione sui personaggi e ciò che li circonda. Ci siamo già esposti sulla sceneggiatura ma vogliamo ribadire che, con le dovute libertà, ci è sembrato un ottimo lavoro di trasposizione che inserisce dinamiche inedite e che porta avanti la trama con una buona costruzione di dinamiche. Nota di merito anche per i buoni effetti speciali che non hanno nulla da invidiare a produzioni ben più grandi.

Cosa ci è piaciuto meno?

Abbiamo approcciato L’Eternauta sicuramente molto molto cauti. Il primo episodio infatti ci ha lasciati decisamente tiepidi. Non tanto per ciò che succedeva a schermo ma principalmente per alcuni personaggi non proprio all’interno delle dinamiche. Abbiamo notato come alcuni protagonisti non rispondessero al meglio ad alcuni traumi rendendo l’esperienza del personaggio un po’ piatta. Manca quindi, soprattutto nelle fasi iniziali, un po’ di enfasi nelle reazioni. Succedono cose, molte di queste molto spiacevoli per il gruppo, e la reazione non è estrema come ci si potrebbe aspettare.

La nostra critica va quindi principalmente alla parte attoriale dell’opera. Con questo non vogliamo dire che gli attori non siano all’altezza o non adatti alla parte ma che in alcune scene non sia stata posta attenzione sul pathos, probabilmente quindi è più un problema di direzione. Questo perché, nel corso degli episodi, i vari attori riescono invece a dare forza al proprio personaggio. Sicuramente una nota di merito va al protagonista Ricardo Darín, nei panni di Juan Salvo, ma ci sentiamo di promuovere anche César Troncoso, che veste i panni del “padrone di casa” Alfredo Favalli e di Marcelo Subiotto che interpreta Lucas e che sorprende nelle fasi finali di questa prima stagione.

Un futuro roseo per L’Eternauta.

Praticamente poche decine di ore dopo la pubblicazione sul portale di Netflix, la compagnia aveva già dichiarato la conferma della seconda stagione per L’Eternauta. La cosa non sorprende dato che la qualità della produzione argentina è generalmente ottima e sembrerebbe, oltretutto, aver ricevuto un buon consenso a livello di visualizzazioni da parte dell’utenza.

Un’opera importante quindi quella firmata Netflix, sia per la sua rilevanza storica che per il significato che porta con sé. Ci aspettiamo quindi che nella nuova stagione ci sia più attenzione alle piccole sbavature che abbiamo notato in questa prima parte. Sicuramente promuoviamo questa prima stagione de L’Eternauta che ci ha letteralmente incollati allo schermo minuto dopo minuto.

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