Palermo, turismo in rivolta contro i rincari di city tax e Tari

Sono ai ferri corti gli operatori turistici con il Comune di Palermo dopo le voci di ulteriori rincari su tassa di soggiorno e Tari. In un documento congiunto inviato all’assessore alle Attività produttive Alessandro Anello, al presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo e a tutti i capigruppo dei partiti, nonché ai presidenti delle Commissioni Bilancio e Attività produttive, le principali sigle datoriali del settore turistico palermitano chiedono di essere convocati e ascoltati «per individuare misure e azioni condivise che possano scongiurare l’avvio di ricorso legali e di scelte che andrebbero a penalizzare imprese e turisti a danno della competitività dell’offerta turistica locale». Continue reading Palermo, turismo in rivolta contro i rincari di city tax e Tari at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

May 7, 2025 - 16:23
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Palermo, turismo in rivolta contro i rincari di city tax e Tari
Palermo, turismo in rivolta contro i rincari di city tax e Tari

Sono ai ferri corti gli operatori turistici con il Comune di Palermo dopo le voci di ulteriori rincari su tassa di soggiorno e Tari. In un documento congiunto inviato all’assessore alle Attività produttive Alessandro Anello, al presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo e a tutti i capigruppo dei partiti, nonché ai presidenti delle Commissioni Bilancio e Attività produttive, le principali sigle datoriali del settore turistico palermitano chiedono di essere convocati e ascoltati «per individuare misure e azioni condivise che possano scongiurare l’avvio di ricorso legali e di scelte che andrebbero a penalizzare imprese e turisti a danno della competitività dell’offerta turistica locale».

Nella nota, firmata anche da Aigo, Aigab, Assohotel, Confare, Extralberga, Federalberghi, Confimprese, Sicindustria e dal Consiglio direttivo di Fare si evidenzia quanto segue: «Le scelte assunte dal Consiglio, che segnano un aumento generalizzato dell’imposta di soggiorno, in misura pari a ben oltre il 94% rispetto a quelle previgenti, non tengono in alcun modo conto del lavoro condotto nel rispetto della dialettica e della concertazione, sulla quale le scriventi fanno affidamento per cogliere un senso di discontinuità rispetto alle precedenti Consiliature».

«Un passato – rimarcano le associazioni — che ha visto costantemente l’Amministrazione ricorrere all’imposta di soggiorno per fare fronte a emergenze e spesa corrente, contravvenendo alle previsioni di cui al relativo regolamento di attuazione». Ovvero reinvestire nel turismo tale importante (e imponente) gabella.