Islington: nel cuore vivo del nord di Londra

Fuori dai circuiti turistici mainstream un quartiere da scoprire per respirare davvero l'atmosfera della capitale inglese, tra verde, cultura e cucina

May 8, 2025 - 13:25
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Islington: nel cuore vivo del nord di Londra

Islington: tra i mattoni rossi, i tetti scuri e le facciate candide delle case in stile georgiano JK Rowling ci ha collocato il quartier generale dell’Ordine della Fenice nella serie di Harry Potter, Douglas Adams ci ha fatto incominciare Guida galattica per autostoppisti, Nick Hornby ci ha ambientato About a boy.

Un tempo quartiere povero e indigente ai margini della City, Islington è uno dei boroughs di Londra che ha scoperto per primo la gentrification, avviata già dalla metà degli Anni Sessanta. A cavallo del nuovo millennio il quartiere è diventato il punto di riferimento per la classe borghese e progressista della città e dell’intero paese, non solo perché ospitava l’abitazione civile del primo ministro laburista Tony Blair e la sede dell’African National Congress in esilio, il partito sudafricano che lottò contro l’apartheid e portò Nelson Mandela alla presidenza.

Oggi Islington è un borough dalle tante anime vicine tra loro. Un quartiere estremamente vivace, multietnico e cosmopolita, che accosta case popolari ad alcune delle abitazioni più care di Londra. Una zona popolata soprattutto da giovani famiglie, costellata di ristoranti che offrono il meglio della cucina di ogni possibile provenienza e filosofia, con tanto verde pubblico, una lunga storia di eccellenti public houses e alcuni imperdibili spunti culturali.

Cartelli stradali a Islington Londra
Fonte: Lorenzo Calamai
Le inconfondibili insegne stradali londinesi

Union Chapel

Alla fine della lunghissima Upper Street, prima del parco di Highbury Fields, il campanile in stile gotico di una grande chiesa si staglia contro il cielo azzurro, la strada trafficata, le vetrine dei bar e dei ristoranti di catena: è Union Chapel, un edificio religioso congregazionalista (una variante del puritanesimo) architettonicamente mirabile, ma interessante anche soprattutto per la sua triplice funzione di chiesa, rifugio per senzatetto e locale di spettacoli dal vivo.

Costruita nel XIX secolo secondo uno stile moderno che richiama gli stilemi del gotico, alla Union Chapel si può sia visitare la grande chiesa pronta ad ospitare fino a 1700 persone, che assistere a spettacoli di musica dal vivo, spoken wordstand-up comedy o proiezioni di film.

Se la maggior parte degli eventi hanno una eco locale, spesso la Union Chapel ospita anche musicisti di rilievo: nel corso del 2025, ad esempio, ci suoneranno Macy Gray, Colin Hay dei Men at Work, i Blind Boys of Alabama e Martha Wainwright.

Estorick Collection: arte italiana a Londra

Andare a Londra per visitare una collezione di arte moderna italiana? La Estorick Collection lo merita. D’altra parte Islington è stata oggetto di una massiccia presenza di una comunità di emigrati italiani: anche se oggi si è estremamente diluita, una traccia del suo passaggio rimane nell’elegante edificio in stile georgiano che ospita la piccola ma pregiata collezione di dipinti e disegni (e qualche scultura) di Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Amedeo Modigliani, Mario Sironi.

Si tratta di una galleria d’arte privata situata in Canonbury Square e organizzata sui tre piani dell’edificio che la ospita. Al piano terra il cafè offre bicchieri di vino toscano e qualche piatto di ispirazione italiana ai piccoli tavolini di un curato giardinetto e, oltre al bookshop e alla biglietteria, si trovano le due sale che ospitano mostre temporanee.

Ardengo Soffici Decomposizione dei piani di una lampada Estorick Collection Islington Londra
Fonte: Lorenzo Calamai
Decomposizione dei piani di una lampada di Ardengo Soffici

La collezione vera e propria si trova al primo e al secondo piano. È stata assemblata nel corso degli anni da Eric Estorick, professore universitario newyorchese che nel secondo dopoguerra si è follemente innamorato dell’arte italiana del primo Novecento. Dopo la sua morte all’inizio degli Anni Novanta, la fondazione creata a suo nome ha preso vita e si è occupata di rendere pubblica la visita della collezione.

Al primo piano si trova una prima sala dedicata principalmente a Carlo Carrà e Giorgio De Chirico, tra futurismo e surrealismo, ma che contiene anche l’opera più nota della collezione, la Decomposizione dei piani di una Lampada di Ardengo Soffici, forse la più conosciuta opera cubista di un artista italiano. In una seconda sala si trova una splendida serie di disegni e schizzi di Giorgio Morandi.

Il secondo piano è dedicato invece ad alcuni disegni e un ritratto di Modigliani, al pittore sloveno Zoran Music e a Massimo Campigli, ad alcune opere di Mario Sironi e Umberto Boccioni. Sono presenti anche tre piccole statue di Marino Marini.

Le public houses di Islington

Fin dall’alba dei tempi Islington è stato un territorio dedito all’agricoltura grazie alle tante sorgenti che caratterizzavano la zona. Nel diciassettesimo e diciottesimo secolo i benestanti londinesi visitavano con piacere la vicina campagna, e così fin da allora sono sorte molte public houses, antenati dei pubs che ancora oggi sono una delle attrazioni che contraddistinguono il Regno Unito.

Ancora oggi Islington è decorata da alcuni splendidi pubs dalla lunga militanza. In cima ad Upper Street, ad esempio, l’Hope & Anchor resiste dal 1880. È stato uno dei locali di musica dal vivo più importanti del nord di Londra negli Anni Settanta, tra rock e punk, e ancora oggi ha un fittissimo calendario di eventi musicali che si tengono nella parte seminterrata.

Islington Londra
Fonte: Lorenzo Calamai
Essex Road, una delle arterie di Islington, con la sua classica architettura

Su Essex Road si distingue per un carattere più moderno The Alpaca, con la sua elegante facciata nera e verde. La coda che spesso si forma per ottenere un tavolo nel weekend dice tutto quanto c’è da sapere sulla qualità del cibo servito, il punto di forza del locale.

Poco più a sud, su Islington High Street, si trova invece un pub storico, lo York. Esiste dal 1851, e una targa vicino alla porta d’ingresso ricorda come “prima qui fossero soltanto campi”. Lo York è il massimo della classicità: una invidiabile selezione di birre alla spina e la sostanziosa cucina tipica inglese.

Camden Passage, Angel e il Regent’s Canal

Regent's Canal Islington Londra
Fonte: iStock
Nei weekend la passeggiata lungo il Regent’s Canal è gettonatissima

All’estremo sud di Islington, avvicinandosi ai confini storici della City, si trova Camden Passage, una via interamente pedonalizzata caratterizzata da un gran numero di negozi, bar e ristoranti dal carattere indipendente, piccole attività artigiane e mercatini dell’usato che vale la pena esplorare a fondo.

Un luogo ideale per andare alla ricerca di un regalo atipico da riportare a casa, trovare oggetti di design vecchi e nuovi, ceramiche orientali e stampe giapponesi, abiti vintage e arredamento retro.

Camden Passage si apre all’altezza del giardino triangolare di Islington Green fino a riunirsi con Islington High Street. Sulla strada principale invece, c’è la zona chiamata Angel, che prese questo aulico nome da uno storico albergo oggi non più esistente, l’Angel Inn.

Angel è un’area di Islington animata da pubs, ristoranti e locali notturni: nei primi è possibile sperimentare il meglio della cucina di tutto il mondo, i secondi si animano e affollano di una grandissima quantità di persone nel fine settimana. Il Business Design Centre è un centro per convegni e mostre dall’architettura scenografica, con un grande ingresso vetrato, restaurato alla fine degli Anni Ottanta sul precedente edificio ottocentesco.

Poco più a est inizia la passeggiata lungo il Regent’s Canal, un canale artificiale lungo più di dieci chilometri che si collega al Tamigi. Lungo questo canale è stata costruita una lunga passeggiata che i londinesi amano affrontare nelle domeniche soleggiate, spingendosi da Islington verso Hackney e la East London. La piacevole passeggiata passa attraverso la cosiddetta Little Venice, nome ambizioso di un tratto di canale con un’isoletta al centro, ampie chiatte che si muovono placide e palazzi dalle facciate aristocratiche che si affacciano sul percorso, decorati da curati giardini.

Parchi e giardini a Islington

Il parco di Highbury Fields a Islington, Londra
Fonte: Lorenzo Calamai
Highbury Fields in primavera

Area residenziale molto ambita, Islington è uno dei quartieri di Londra con una concentrazione di verde relativamente bassa: i parchi e i giardini sono comunque tanti, anche se con un’estensione inferiore a quella di altre zone di Londra.

Il parco più grande si trova all’estremità nord-orientale del borough ed è condiviso con Hackney e Holloway: si tratta di Finsbury Park, area verde da 45 ettari che oltra a splendidi prati, vialetti alberati e un ampio laghetto con tanto di isoletta che attira uccelli di ogni tipo, annovera anche spazi sportivi per il tennis, il basket, il baseball.

Il parco si trova vicino all’omonima stazione della metropolitana e dà il nome all’omonima area circostante, estremamente multietnica e vitale, dove si possono trovare negozi di ogni tipo, con alcune chicche come Crisis, negozio della omonima charity che si occupa di assistenza ai senzatetto. Offre un piccolo e curato bar e una selezione di vestiti, complementi d’arredo e oggetti per la casa vintage e di seconda mano.

Highbury Fields è un’ampia area verde che si affolla di tifosi quando gioca l’Arsenal, essendo sul percorso pedonale che porta allo stadio. Le belle facciate delle case su Highbury Crescent offrono un colpo d’occhio niente male dal curato prato del parco.

Su City Road, vicino all’Artillery Ground sede del reparto di artiglieria dell’esercito di Sua Maestà, si trovano i Bunhill Fields, per metà antico cimitero e per metà piacevole giardino ombreggiato. Il cimitero ospita antiche tombe monumentali, serrate le une alle altre. Fra i tanti sepolti eccellenti si trovano Daniel Defoe, l’autore di Robinson Crusoe, e William Blake, uno dei più importanti poeti inglesi dell’Ottocento.

Highbury e l’Arsenal

All’interno del borough di Islington si trova Highbury, il quartiere dove ha avuto sede per un secolo la squadra di calcio dell’Arsenal.

La storia del club e della zona è andata di pari passo: l’Arsenal ha trovato casa a Highbury nel 1913, proprio nel periodo in cui l’area stava affrontando un massiccio sviluppo residenziale. I successi dei biancorossi hanno portato alto il nome di Highbury nella cultura popolare e di massa, e oggi si tratta di una zona dov’è piacevole passeggiare tra le sue eleganti villette e le sue strade tranquille, magari proprio fino ad arrivare al vecchio stadio di Highbury, quello dove l’Arsenal ha giocato fino al 2005 prima di spostarsi all’attuale Emirates Stadium, poco più a nord-ovest.

Il vecchio Arsenal Stadium a Highbury, Islington, Londra
Fonte: Lorenzo Calamai
Il vecchio Arsenal Stadium è stato trasformato in Highbury Square

Le tribune del vecchio stadio sono state trasformate in un complesso abitativo con una serie di appartamenti di lusso e laddove si trovava il rettangolo verde del campo di gioco ora si trova un giardino comune, sotto al quale ci sono una palestra e una piscina. La connotazione calcistica dei dintorni però rimane non solo nella grande facciata bianca e rossa del complesso, con il simbolo del cannone e la scritta Arsenal Stadium, ma anche nei tanti bar e pub a tema come il The Gunners.

Lo stadio non è l’unica istituzione di Highbury ad aver subito questa sorte, peralto. Anche i mitici Wessex Studios del produttore musicale George Martin, dove videro la luce alcuni dei più celebri album dei Queen, dei Rolling Stones e dei Clash, sono diventati un complesso residenziale.

Dalston

Al margine tra il borough di Islington e quello di Hackney, di cui amministrativamente fa parte, si trova la zona di Dalston, un neighbourhood molto vitale, con un cuore artistico votato soprattutto alla musica. Ha ospitato una forte immigrazione caraibica, a cui si è poi aggiunta una forte comunità turca e dell’Europa dell’est negli ultimi anni, dando vita a un gioioso melting pot.

Dalston è l’ideale per trovare eventi culturali di nicchia, siano essi musica dal vivo, teatro, cinema (il Rio Cinema è un multisala dallo stampo retro con sale che sono già di per sé uno spettacolo) o intrattenimento in qualche locale. È l’esatto contrario delle zone più posh della capitale inglese: una zona dal carattere più street, più estemporanea e popolare, come testimonia il Ridley Road Market, con il suo bar tra i banchi del vivace mercato.

Eastern Curve Garden a Dalston, Londra
Fonte: Lorenzo Calamai
Un tavolino all’Eastern Curve Garden di Dalston

Nel 2009 il Guardian ha eletto Dalston zona più cool dove vivere. Nell’articolo una giornalista locale descriveva così l’atmosfera frizzante del luogo: “Per la bellezza architettonica, la pulizia, la sicurezza stradale e provare a camminare a un ritmo normale sul marciapiede non è il posto giusto. Per essere da qualche parte di entusiasmante, lo è assolutamente.”

Il quartiere ha una forte identità di associazionismo e movimentismo, come testimonia il gigantesco murale Hackney Peace Carnival, realizzato nel 1985 e raffigurante una roboante, colorata e multiforme marcia contro l’atomica con tanto di Gandhi affacciato a una finestra.

Proprio nei pressi di questo enorme murale si apre l’Eastern Curve Garden, un caotico e festoso giardino con piante e fiori di ogni tipo, sorto sul tracciato di una ex linea ferroviaria, con tanto di orto sociale per i residenti e un bar con tantissimi tavolini dove godersi la primavera immersi nel verde, sorseggiando una birra o un classico tè bollente, se le temperature non sono ancora così piacevoli.