
Rinoceronti preistorici e uno stile di vita sorprendentemente sociale Nell’attuale
Nebraska, circa
12 milioni di anni fa, durante il
Miocene, una comunità di massicci
rinoceronti Teleoceras conduceva una vita collettiva e stanziale, del tutto opposta all’indole solitaria dei rinoceronti moderni. Questa specie dalle
zampe corte e il corpo tozzo, un tempo ipotizzata come semiaquatica a causa della somiglianza morfologica con l’
ippopotamo, ha oggi svelato un comportamento ben diverso grazie a nuove analisi chimiche effettuate su
fossili perfettamente conservati. La catastrofe del supervulcano di Yellowstone e la fossilizzazione di massa L’eccezionale conservazione dei resti di
Teleoceras, insieme a numerosi
cavalli e cammelli, è il risultato diretto dell’eruzione di un antico
supervulcano situato nell’odierno
Yellowstone. L’esplosione vulcanica ricoprì le
Grandi Pianure con circa
30 centimetri di cenere vulcanica, soffocando la fauna locale attorno a quello che oggi è l’
Ashfall Fossil Beds State Historical Park. Quella che sarebbe stata una “
tempesta di polvere letale”, secondo il paleontologo
Clark Ward dell’
Università del Minnesota, ha permesso la fossilizzazione di centinaia di scheletri, tra cui oltre
100 rinoceronti quasi completi. Analisi chimiche rivelano una vita stanziale Il team di Ward ha condotto uno studio su
13 molari fossili prelevati da esemplari di Teleoceras, analizzando isotopi di
carbonio, ossigeno e stronzio. Le
firme chimiche nei denti hanno permesso di determinare non solo le
abitudini alimentari e i
cicli stagionali, ma soprattutto la
mobilità geografica degli animali. I risultati indicano una
bassa variazione isotopica, il che significa che questi rinoceronti
non migravano, ma vivevano stabilmente nella zona, radunandosi probabilmente in
grandi branchi locali. Una società animale complessa in un ecosistema florido La scoperta che questi animali vivevano
in gruppi numerosi ha stupito gli scienziati, soprattutto per l’assenza di prove di spostamenti da parte dei
giovani maschi, comportamento oggi tipico nei mammiferi alla ricerca di partner. Questo stile di vita avrebbe potuto aumentare i rischi di
consanguineità, ma si ipotizza che occasionali interazioni tra mandrie vicine potessero ridurre tale pericolo. Il fatto che
Teleoceras, cavalli e cammelli potessero convivere nella stessa area senza esaurire le risorse naturali suggerisce che il
clima caldo e stabile del Miocene favorisse una
vegetazione abbondante e continua. È anche possibile che la presenza degli stessi erbivori stimolasse la rigenerazione del manto vegetale attraverso il
letame e la
rimozione delle piante invecchiate. Riferimenti autorevoli La scoperta, pubblicata il
4 aprile su
Scientific Reports, offre uno sguardo senza precedenti sulle
dinamiche sociali dei grandi erbivori preistorici e arricchisce la nostra comprensione dell’
ecosistema nordamericano del passato. La ricerca è stata anche commentata da
Danielle Fraser del
Canadian Museum of Nature, che ha sottolineato il valore delle analisi isotopiche nello studio dei comportamenti faunistici antichi.
Antichi rinoceronti sociali vivevano in branchi e non migravano