Antichi rinoceronti sociali vivevano in branchi e non migravano

Rinoceronti preistorici e uno stile di vita sorprendentemente sociale Nell’attuale Nebraska, circa 12 milioni di anni fa, durante il Miocene, una comunità di massicci rinoceronti Teleoceras conduceva una vita collettiva e stanziale, del tutto opposta all’indole solitaria dei rinoceronti moderni. Questa specie dalle zampe corte e il corpo tozzo, un tempo ipotizzata come semiaquatica a […] Antichi rinoceronti sociali vivevano in branchi e non migravano

Apr 26, 2025 - 10:20
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Antichi rinoceronti sociali vivevano in branchi e non migravano
Rinoceronti preistorici e uno stile di vita sorprendentemente sociale Nell’attuale Nebraska, circa 12 milioni di anni fa, durante il Miocene, una comunità di massicci rinoceronti Teleoceras conduceva una vita collettiva e stanziale, del tutto opposta all’indole solitaria dei rinoceronti moderni. Questa specie dalle zampe corte e il corpo tozzo, un tempo ipotizzata come semiaquatica a causa della somiglianza morfologica con l’ippopotamo, ha oggi svelato un comportamento ben diverso grazie a nuove analisi chimiche effettuate su fossili perfettamente conservati. La catastrofe del supervulcano di Yellowstone e la fossilizzazione di massa L’eccezionale conservazione dei resti di Teleoceras, insieme a numerosi cavalli e cammelli, è il risultato diretto dell’eruzione di un antico supervulcano situato nell’odierno Yellowstone. L’esplosione vulcanica ricoprì le Grandi Pianure con circa 30 centimetri di cenere vulcanica, soffocando la fauna locale attorno a quello che oggi è l’Ashfall Fossil Beds State Historical Park. Quella che sarebbe stata una “tempesta di polvere letale”, secondo il paleontologo Clark Ward dell’Università del Minnesota, ha permesso la fossilizzazione di centinaia di scheletri, tra cui oltre 100 rinoceronti quasi completi. Analisi chimiche rivelano una vita stanziale Il team di Ward ha condotto uno studio su 13 molari fossili prelevati da esemplari di Teleoceras, analizzando isotopi di carbonio, ossigeno e stronzio. Le firme chimiche nei denti hanno permesso di determinare non solo le abitudini alimentari e i cicli stagionali, ma soprattutto la mobilità geografica degli animali. I risultati indicano una bassa variazione isotopica, il che significa che questi rinoceronti non migravano, ma vivevano stabilmente nella zona, radunandosi probabilmente in grandi branchi locali. Una società animale complessa in un ecosistema florido La scoperta che questi animali vivevano in gruppi numerosi ha stupito gli scienziati, soprattutto per l’assenza di prove di spostamenti da parte dei giovani maschi, comportamento oggi tipico nei mammiferi alla ricerca di partner. Questo stile di vita avrebbe potuto aumentare i rischi di consanguineità, ma si ipotizza che occasionali interazioni tra mandrie vicine potessero ridurre tale pericolo. Il fatto che Teleoceras, cavalli e cammelli potessero convivere nella stessa area senza esaurire le risorse naturali suggerisce che il clima caldo e stabile del Miocene favorisse una vegetazione abbondante e continua. È anche possibile che la presenza degli stessi erbivori stimolasse la rigenerazione del manto vegetale attraverso il letame e la rimozione delle piante invecchiate. Riferimenti autorevoli La scoperta, pubblicata il 4 aprile su Scientific Reports, offre uno sguardo senza precedenti sulle dinamiche sociali dei grandi erbivori preistorici e arricchisce la nostra comprensione dell’ecosistema nordamericano del passato. La ricerca è stata anche commentata da Danielle Fraser del Canadian Museum of Nature, che ha sottolineato il valore delle analisi isotopiche nello studio dei comportamenti faunistici antichi.

Antichi rinoceronti sociali vivevano in branchi e non migravano