
Quando ho deciso di
trasferirmi a SHANGHAI, non sapevo ancora quanto questa scelta mi avrebbe cambiato. Lasciavo l’Italia con un misto di curiosità, tensione e entusiasmo. Mi aspettavo una città moderna, certo, ma non immaginavo che potesse avvolgermi così profondamente con la sua energia caotica e il suo fascino magnetico. SHANGHAI non è solo un luogo dove si vive: è un’esperienza che ti investe e ti plasma. Dove mi trovo: tra due mondi sulle rive del Fiume Azzurro SHANGHAI si affaccia sulla
costa orientale della CINA, precisamente nella regione del
DELTA DEL FIUME YANGTZE. È la città più popolosa del Paese, un gigantesco organismo pulsante che si estende lungo entrambe le sponde del
Fiume Huangpu, che taglia la città come una cicatrice d’acqua. Da un lato svetta il quartiere ultramoderno di
Pudong, con i suoi grattacieli iconici; dall’altro,
Puxi, cuore storico e culturale, dove mi piace perdermi tra i vicoli pieni di lanterne rosse e case in stile shikumen. La
geografia urbana è un contrasto continuo: boschi verticali di vetro e acciaio si affacciano su giardini classici, templi taoisti, e mercatini che sembrano sospesi nel tempo. Ogni quartiere è un mondo a sé: dalla frenesia commerciale di
Nanjing Road alla tranquillità poetica del
Giardino Yuyuan. Una metropoli in movimento: economia e opportunità SHANGHAI è uno dei
motori economici della CINA. La città ospita il
porto commerciale più trafficato del mondo e funge da snodo strategico per il commercio internazionale, la finanza, la tecnologia e l’innovazione. Le sedi asiatiche di centinaia di multinazionali hanno scelto qui il loro quartier generale, attratte da un ecosistema imprenditoriale che sprigiona dinamismo. Io mi sono trasferito con l’idea di esplorare
nuove opportunità professionali, e qui tutto sembra possibile. L’ambiente è ipercompetitivo ma stimolante. La mentalità del “può sempre funzionare” mi ha contagiato subito. Se hai un’idea, qui trovi gli strumenti per realizzarla. Gli
spazi di coworking sono ovunque, e ci sono continue occasioni di networking tra expat e locali. Clima: umido, intenso, sorprendente Vivere a SHANGHAI significa imparare a convivere con un
clima subtropicale umido, che ha un impatto forte sul quotidiano. L’estate è
calda, afosa e lunga. Luglio e agosto mi hanno messo alla prova: si superano facilmente i 35°C, con un’umidità che ti avvolge come una coperta bagnata. Ho imparato a girare sempre con bottiglietta d’acqua e ventaglio in borsa. In autunno, tutto cambia. Da settembre a novembre l’aria si fa più mite, e la città diventa
splendidamente vivibile. È la mia stagione preferita: i parchi si riempiono di colori, le terrazze dei caffè si affollano di conversazioni, e ogni passeggiata è un invito a rallentare. L’inverno invece è una
stagione fresca ma mai gelida, con temperature che raramente scendono sotto i 0°C. Il cielo resta spesso coperto, ma SHANGHAI non perde mai il suo ritmo. Mi ha colpito come la città riesca a
mantenere una vitalità costante, indipendentemente dal clima. Una vita da expat italiano a Shanghai Essere un
italiano a SHANGHAI è un’esperienza piena di contrasti. Da un lato, sei perennemente immerso in una cultura completamente diversa dalla nostra: la lingua, i codici sociali, il cibo, il ritmo della vita. Dall’altro, la
comunità italiana è sorprendentemente vivace. Ho trovato connazionali ovunque: chef, architetti, designer, imprenditori, docenti universitari. Ci si incontra spesso, si organizzano aperitivi, cene, serate culturali. Il
cibo italiano qui è presente, anche se costoso. Ma il vero viaggio è quello nella cucina locale: baozi al vapore la mattina, noodles fatti a mano a pranzo, hot pot con amici la sera. Non tutto è facile da digerire, ma ogni piatto è una scoperta. E quando ho nostalgia di casa, un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino me lo cucino da solo nella mia cucina al 32° piano, guardando la
TORRE DI SHANGHAI che si illumina nella notte. Tradizione e tecnologia: il vero volto di Shanghai SHANGHAI è una
città bifronte. Mentre sperimento la comodità della vita digitale – dal pagamento con un click ovunque, alla consegna a domicilio in dieci minuti – mi ritrovo poi ad assistere a una cerimonia del tè in un tempio buddista di legno antico. Mentre attraverso strade illuminate da led e schermi giganteschi, mi fermo a parlare con un anziano che vende calligrafie dipinte a mano. Questo equilibrio tra
ultramodernità e radici millenarie è ciò che rende SHANGHAI così unica. È come se la città si muovesse in due tempi diversi, offrendo sempre una via per stupirti. Niente è mai uguale al giorno prima. La città dei contrasti che mi ha cambiato SHANGHAI non è solo un luogo dove vivere: è una città che
ti ridefinisce. Ogni giorno è una sfida, ma anche un’occasione. Mi ha costretto ad adattarmi, a mettermi in gioco, a imparare continuamente. In questa metropoli che non dorme mai, ho riscoperto il valore del silenzio in un giardino zen, ho imparato il significato della pazienza nei lunghi spostamenti in metropolitana, ho abbracciato un modo di pensare meno rigido e più flessibile. Vivere a SHANGHAI è come salire su un treno in corsa:
non puoi fermarlo, ma puoi scegliere come affrontare il viaggio. Io ho scelto di farlo con curiosità, gratitudine e uno sguardo sempre rivolto verso l’alto, dove le luci dei grattacieli sembrano indicare la strada.
Mi trasferisco a Shanghai: Il mio salto in una giungla urbana tra passato imperiale e futuro hi-tech