Affitti brevi, la Toscana difenderà la sua legge davanti alla Consulta
Lo scontro sugli affitti brevi continua, ed è destinato a proseguire a lungo. A distanza di due settimane della decisione del Consiglio dei ministri di ricorrere alla Corte Costituzionale contro le ultime leggi della Toscana sul turismo, la Regione non ci sta e annuncia che si costituirà in giudizio davanti alla Consulta. L’amministrazione guidata da Eugenio Giani difende e sostiene la legittimità del Testo unico del turismo approvato a dicembre 2024, che prevede – tra l’altro – misure di contenimento dell’overtourism con il conseguente spopolamento dei centri storici. Continue reading Affitti brevi, la Toscana difenderà la sua legge davanti alla Consulta at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Lo scontro sugli affitti brevi continua, ed è destinato a proseguire a lungo. A distanza di due settimane della decisione del Consiglio dei ministri di ricorrere alla Corte Costituzionale contro le ultime leggi della Toscana sul turismo, la Regione non ci sta e annuncia che si costituirà in giudizio davanti alla Consulta.
L’amministrazione guidata da Eugenio Giani difende e sostiene la legittimità del Testo unico del turismo approvato a dicembre 2024, che prevede – tra l’altro – misure di contenimento dell’overtourism con il conseguente spopolamento dei centri storici.
Il governo nazionale, nello specifico, aveva deciso di impugnare sia il Testo unico che la legge su rifugi escursionistici, affittacamere e b&b del 17 gennaio 2025, in quanto – è la tesi – contenenti disposizioni incostituzionali, violando gli ambiti di autonomia regionale, e in contrasto con le normative in materia di libertà di impresa.
«Restiamo convinti della bontà e della modernità del nuovo Testo unico – ha commentato il presidente della regione Giani -, siamo pertanto pronti a difenderci in giudizio davanti alla Consulta per portare avanti la nostra idea legata alla disciplina di questo settore. La nuova legge punta su semplificazione delle procedure, valorizzazione delle comunità locali e promozione di un modello di turismo sostenibile e accessibile. Un testo frutto di condivisione con tutti gli attori del settore, che mette al centro l’utilizzo delle nuove tecnologie, la sicurezza dei lavoratori e la qualità dei servizi. La nostra proposta innova e aspira a diventare ispirazione per la disciplina nazionale in materia di affitti brevi, professioni turistiche, extra alberghiero non imprenditoriale e destinazioni d’uso».
La nuova normativa della Regione Toscana aveva fornito ai Comuni ad alta densità turistica un quadro regolamentare per adottare eventuali regolamenti specifici. Tra le misure previste vi era la possibilità di limitare gli affitti brevi a scopo turistico in determinate aree o nei quartieri più esposti al rischio di sovraffollamento, con l’obiettivo di preservare l’identità delle città, in particolare dei centri storici. Le restrizioni potevano includere limiti temporali, divieti generali o un tetto massimo di giorni per la locazione breve.
La decisione del Governo di impugnare il Testo unico, che era stata accolta con soddisfazione dagli immobiliari, per l’assessore regionale all’economia e al turismo, Leonardo Marras, invece si tratta di «un atto infondato. Confidiamo che la Corte riconosca la validità del nostro impianto normativo, che punta a conciliare lo sviluppo turistico con la tutela del territorio e il rispetto delle esigenze delle comunità locali. Siamo fiduciosi che questa battaglia porterà alla conferma della nostra legge, consentendo alla Toscana di continuare a essere un modello di governance turistica innovativa e sostenibile».