Thunderbolts*, The Void è ispirato alle ombre di Hiroshima
Uno degli elementi più visivamente interessanti di Thunderbolts* Seguiteci sempre anche su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp! Jake Schreier è entrato a far parte del Marvel Cinematic Universe dirigendo Thunderbolts*, il nuovo film che riunisce alcuni dei personaggi più complessi e moralmente ambigui dell’universo Marvel (qui la nostra recensione). La pellicola rappresenta un punto di svolta […] L'articolo Thunderbolts*, The Void è ispirato alle ombre di Hiroshima proviene da LaScimmiaPensa.com.

Uno degli elementi più visivamente interessanti di Thunderbolts*
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Jake Schreier è entrato a far parte del Marvel Cinematic Universe dirigendo Thunderbolts*, il nuovo film che riunisce alcuni dei personaggi più complessi e moralmente ambigui dell’universo Marvel (qui la nostra recensione). La pellicola rappresenta un punto di svolta per il regista, che ha espresso grande entusiasmo per il progetto in una recente intervista con Collider.
Nel corso dell’intervista, Schreier ha condiviso un dettaglio affascinante riguardo alla creazione di The Void, uno dei personaggi più enigmatici del film. L’ispirazione visiva e concettuale è arrivata da una fonte sorprendente: le ombre nucleari di Hiroshima, un riferimento storico carico di significato.
È stata una lunga ricerca, iniziata con i riferimenti di Grace. È nata sicuramente dalle immagini di Hiroshima e da quel tipo di ombre. Volevamo che non tutto sembrasse in computer grafica, anche se abbiamo alcune delle migliori società di effetti visivi al mondo che stanno lavorando un sacco su questo film
Per chi non lo sapesse, le ombre nucleari di Hiroshima sono un fenomeno reale risalente al 1945, quando gli Stati Uniti sganciarono una bomba atomica sulla città giapponese verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Le intense radiazioni e il calore provocarono l’”impressione” permanente delle sagome di alcune persone e oggetti sulle superfici, un tragico simbolo dell’inizio dell’era nucleare.
Schreier ha poi elogiato il lavoro svolto dalle società di effetti visivi coinvolte nella produzione diThunderbolts*, in particolare la Industrial Light & Magic (ILM), evidenziando l’importanza della collaborazione tra regia e artisti VFX.
Non voglio sottovalutarli. Abbiamo fatto molto. Loro hanno fatto molto. Il modo per creare effetti di grande impatto è unire queste due cose. Credo che per quell’effetto si sia lavorato con la ILM. Se si impiega più di un fotogramma e mezzo di animazione tra quando scompaiono e quando diventano un’ombra, qualsiasi cosa più lunga inizia a dare l’impressione di entrare nel territorio del vapore CG. Quindi, deve essere veloce, ma poi ti senti quasi esposto perché sembra così semplice.
Il regista ha anche rivelato alcuni aspetti tecnici legati alla fotografia, spiegando come l’effetto visivo de The Void abbia richiesto un attento studio dell’allineamento della telecamera per ottenere il risultato desiderato.
Poi ci sono altre cose – ha continuato il regista di Thunderbolts* – che, poiché non accadono così spesso nel film, funzionano davvero al meglio, ad esempio, la telecamera deve essere più o meno in linea, quasi come un’eclissi, con il punto in cui avviene lo svuotamento e dove va l’ombra, che se la si guarda da una prospettiva di profilo, non funziona davvero perché è un effetto troppo breve e non si muove verso di te. Quindi, abbiamo dovuto davvero progettare tutta la fotografia, cosa che potevamo fare in modo limitato, per lavorare con questo e far funzionare quell’effetto perché è così semplice.
Che ne pensate? Avete visto Thunderbolts*?
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