The Duskbloods Anteprima: il genio e la follia di FromSoftware per la prima vota in esclusiva Nintendo Switch 2
Devo ammetterlo: The Duskbloods mi ha fatto quasi prendere un mezzo infarto. Il Nintendo Direct dedicato a Nintendo Switch 2, del resto, è stato un vero e proprio fiume in piena, un tripudio di emozioni, colori e, soprattutto, di giochi, che si sono presentati al grande pubblico in forma smagliante e con tanta voglia di […] L'articolo The Duskbloods Anteprima: il genio e la follia di FromSoftware per la prima vota in esclusiva Nintendo Switch 2 proviene da Vgmag.it.


Devo ammetterlo: The Duskbloods mi ha fatto quasi prendere un mezzo infarto. Il Nintendo Direct dedicato a Nintendo Switch 2, del resto, è stato un vero e proprio fiume in piena, un tripudio di emozioni, colori e, soprattutto, di giochi, che si sono presentati al grande pubblico in forma smagliante e con tanta voglia di stupire. Ma, lo ammetto, non mi sarei mai aspettato di vedere FromSoftware “sul palco” in un appuntamento simile. The Duskbloods, infatti, segue l’annuncio dell’arrivo anche di Nightreign, che ci sta, ma non avrei mai immaginato di assistere alla presentazione di un’esclusiva del team di Miyazaki per la nuova ammiraglia di Nintendo.
E così, come nel più clamoroso dei crossover, degni della Marvel e dei suoi multiversi, è arrivato l’annuncio più incredibile possibile: un nuovo gioco di FromSoftware, una (potenzialmente) nuova IP, in arrivo nel 2026…in ESCLUSIVA Nintendo Switch 2. Questa mossa, e ne sono assolutamente convinto, ha tutto il potere per stravolgere non poco gli equilibri di un mercato videoludico sempre più particolare, volubile, e credo fortemente che il 2026 sarà uno sparticacque fondamentale per l’industria e per il futuro di alcuni grossi brand. Tornando a The Duskbloods, beh, devo ammettere che sulle prime battute mi ha ricordato forse anche fin troppo Bloodborne, motivo per cui stavo iniziando a perdere un po’ le staffe (e i sensi), ma in realtà si tratta di un titolo molto diverso ma che, ugualmente, può portare a risultati potenzialmente clamorosi.
The Duskbloods: un titolo PvE/PvP che può settare dei nuovi standard?
Per quanto le somiglianze con Bloodborne a livello estetico siano veramente enormi, tanto che, appunto, ho pensato che si potesse trattare di un vero e proprio sequel di quel capolavoro senza età, The Duskbloods si presenta sul mercato con variazioni ludiche e strutturali enormi. Parlando della struttura di gioco in sé, The Duskbloods è più assimilabile a Nightreign piuttosto che ai capitoli canonici della serie. Anche in questo caso, infatti, si tratta di un titolo pensato per il multigiocatore, con elementi PvE e, stavolta, anche PvP, per la gioia dei giocatori più competitivi. Il grande plus è proprio questo: la commistione di due elementi che, messi insieme, possono fare la differenza nell’economia di gioco, anche se al momento non conosciamo ancora i dettagli precisi di come ogni “missione” si svilupperà in modo effettivo.
Stando alle prime informazioni, infatti, i giocatori potranno impersonare un Bloodsworn, guerrieri con caratteristiche e abilità potenzialmente uniche. A differenza dello spin-off di Elden Ring, però, a rendere tutto più pepato, appunto, è la presenza di nemici umani, che potranno mettere i bastoni tra le ruota ai giocatori impegnati nella lotta contro gli immancabili nemici, tra boss, mini-boss e così via, mossi dall’IA. Ogni missione è composta da otto giocatori, che potranno sfidarsi tra di loro o contro i nemici dell’IA, alla ricerca del misterioso “Primo sangue”. Le differenze con Nightreign non finiscono qui. A quanto pare, questo capitolo non offre la possibilità di fare squadre organizzate nel senso più stretto della parola, quindi niente multiplayer nel senso più stretto del termine, bensì sessioni, istanze online, in cui sfidare la sorte contro giocatori provenienti da ogni parte del mondo in modo più randomico.
Un mondo cattivissimo e ispiratissimo
La formula di gioco di The Duskbloods, come avrete potuto già immaginare, sembra essere fondamentalmente semplice, ma comunque conserva un discreto numero di variabili ancora tutte da scoprire. Se, quindi, lato gameplay c’è ancora tanto da vedere, possiamo, invece, mettere già mano sul fuoco per quanto riguarda l’ispirazione artistica che sembra avvolgere la produzione. Sotto questo aspetto, e penso che sia abbastanza lapalissiano, il lavoro di FromSoftware sembra veramente fuori scala. The Duskbloods è un vero e proprio gioiellino in termini di ispirazione artistica, con scorci e soprattutto personaggi a dir poco clamorosi. Sulle prime battute ho veramente pensato a un Blooborbone 2, o un prequel, o uno spin-off e, di fatto, posso anche dire che per certi versi siamo di fronte a un piccolo erede spirituale del capolavoro del 2015, seppur non esattamente sul piano dell’esperienza di gioco in generale. Il trailer ha evidenziato una pletora di soluzione artisticamente e stilisticamente fuori di testa, che evidenziano, semmai ce ne fosse ancora il bisogno, tutto l’estro creativo, a volte anche esagerato, di Miyazaki e del suo team. Proprio ricollegandomi a questo discorso, voglio anche ribadire che The Duskbloods vedrà proprio lo stesso Miyazaki impegnato in prima persona sullo sviluppo, ragion per cui, ovviamente, l’appeal del gioco è destinato ad aumentare esponenzialmente.
Tornando al trailer, è chiarissimo che i ragazzi di FromSoftware abbiano deciso di accontentare, in qualche modo, i fan di vecchia data, portando su schermo qualcosa che, se anche non è Bloodborne, lo ricorda veramente molto in termini di ambientazione e ispirazione tematica. Le mappe intraviste, infatti, sembrano ricordare da molto vicino la cara vecchia Yarnham e anche i personaggi, soprattutto quelli legati alla “storia” sembrano proprio avere quel piglio estetico e anche proprio comportamentale tipico di Bloodborne. A questo contesto “familiare”, però, si aggiunge una voglia di creare e sperimentare apparentemente straripante. Nella carrellata si susseguono personaggi fuori di testa, luoghi funestati da un orrore intrinseco inspiegabile e, soprattutto, una pletora di creature che sembrano attingere, per origine e costruzione tecnica, da ispirazioni e contesti estetici e strutturali molteplici. The Duskbloods, l’avrete capito, sembra essere un gigantesco parco giochi, sia per i giocatori ma anche per i suoi autori. In questo titolo, Miyazaki e il suo team hanno condensato un numero impressionante di esperienze e influenze, creando in tal senso un titolo “semplice” ma che sembra avere un’identità forte e, soprattutto, tutte le potenzialità per creare un qualcosa di nuovo, magari proprio sfruttando le peculiarità della nuova ibrida di Nintendo.
Build e nuove armi: un potenziale infinito?
Quel che è certo è che FromSoftware sembra voler, ancora una volta, espandere il proprio bagaglio ludico e settare, perché no, dei nuovi standard per il genere. Durante la presentazione, infatti, abbiamo già potuto assaggiare la potenziale varietà delle nuove armi e delle nuova “magie” che i vari Bloodsworn possono utilizzare e che possono dare a tutto il gameplay una deriva potenzialmente infinita. FromSoftware, con questo nuovo titolo, sembra ancora una volta puntare molto sul gameplay e sulla qualità dell’esperienza di gioco, forse come e più che in passato. Del resto, il tipo di videogioco che sembra essere Duskbloods sembra prestarsi molto a questa tipologia di esperienza, e sono sinceramente curioso di scoprire quanto, effettivamente, Miyazaki e il suo team riusciranno a osare e a sperimentare, magari anche e soprattutto, perché no, sfruttando le possibilità del nuovo hardware, in primis dei nuovi joy-con.
The Duskbloods, comunque, sembra un titolo molto solido, anche tecnicamente. I trailer hanno evidenziato un colpo d’occhio non di certo clamoroso, ma comunque squisito e genuino, anche in termini di stabilità e di fluidità, un valore aggiunto non da poco, considerando i problemi del vecchio hardware di Nintendo e i grandi passi avanti fatti dall’azienda di Kyoto con questa nuova console. Lo ammetto: sono stupito da questa collaborazione, specialmente considerando l’estro degli attori coinvolti. Insomma: il 2026 non è mai stato così lontano. Purtroppo.!
In definitiva, per quanto ancora avvolto nella nebbia, The Duskbloods sembra già avere tutte le carte in regola per rappresentare una vera e propria killer-app. Il 2026 non è così lontano e considerando la pletora di titoli già annunciati per il prossimo anno, la presenza di una simile esclusiva può spostare, a prescindere, pesantemente gli equilibri di un mercato videoulidico imprevedibile. Per quanto concerne il gioco in sé, beh, sembra essere veramente molto figo, sia sul piano ludico sia su quello dell’ispirazione tecnica e artistica e i richiami a quel capolavoro senza età di Bloodborne non fanno altro che aumentarne l’appeal a dismisura. Per la gioia degli utenti Nintendo e per la disperazione di quelli PlayStation!
L'articolo The Duskbloods Anteprima: il genio e la follia di FromSoftware per la prima vota in esclusiva Nintendo Switch 2 proviene da Vgmag.it.