Punkreas contro l’annullamento del concerto per la Liberazione: “Il 25 aprile non si rinvia”

I Punkreas ribadiscono forte e chiaro il loro pensiero, dopo l’annullamento del concerto previsto a Legnano, al Centro Pertini – Salice, il 25 aprile, per celebrare l’80° anniversario della Liberazione

«Il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour, ma il giorno in cui si ricorda la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo».

Una decisione presa in seguito alla proclamazione di cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, che ha spinto il Comune a proporre un rinvio dell’evento al 4 maggio.

Ma la band punk-rock, simbolo di impegno e musica militante, ha respinto con fermezza la proposta. «Ma voi accettereste di rinviare il concerto di Natale al 4 gennaio?», domanda provocatoriamente Noise, chitarrista dei Punkreas e legnanese. «L’ottantesimo della Liberazione è qui e ora e la sua festa non si può rimandare».

Il gruppo denuncia un tentativo di “depotenziare” il 25 aprile con una misura che appare più simbolica che istituzionale. «L’invito del Governo alla sobrietà ci sembra un ricatto morale per ridimensionare le celebrazioni della Resistenza. Persino il governo non ha chiesto di cancellare gli eventi, ma solo un generico invito alla sobrietà».

I Punkreas raccontano di aver proposto alternative per salvare comunque la giornata: esibirsi su un palco più piccolo, o persino esserci senza suonare. Ma l’unica opzione presentata dal Comune è stato il rinvio. «Noi vogliamo esserci, con o senza patrocinio, per onorare chi ha lottato per regalarci qualcosa di ben più prezioso: la Libertà», affermano. «Facciamolo da soli e facciamolo insieme. Troveremo il modo».

Il gruppo conclude con una riflessione che è anche un interrogativo pungente: «Siamo sicuri che Papa Francesco avrebbe approvato che si cancellassero per lutto gli eventi del 25 aprile?».

Ancora una volta, per i Punkreas, il palco diventa luogo di resistenza. Con le chitarre distorte, ma soprattutto con le idee.

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