David di Donatello 2025: a Pupi Avati il Premio alla Carriera

Il regista Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 70ª edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato mercoledì 7 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat). La […] L'articolo David di Donatello 2025: a Pupi Avati il Premio alla Carriera proviene da Vgmag.it.

Apr 24, 2025 - 14:11
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David di Donatello 2025: a Pupi Avati il Premio alla Carriera
David di Donatello

Il regista Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 70ª edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato mercoledì 7 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat). La conduzione dell’edizione 2025 è affidata a Elena Sofia Ricci e Mika. La serata sarà in diretta anche su Rai Radio2 – con la conduzione di Carolina Di Domenico – e sarà disponibile sulla piattaforma di RaiPlay.

“L’Accademia del Cinema Italiano è onorata di consegnare il David alla Carriera a Pupi Avati, talento poliedrico di regista, scrittore, sceneggiatore, musicista e produttore, in coppia inossidabile con il fratello Antonio – ha dichiarato la Presidente e Direttrice Artistica, Piera Detassis – Grande autore e affabulatore, ha raccontato il tempo perduto della provincia, con le sue pigrizie, le ferocie e gli spaventi, il soffio spaventoso dei mostri immaginati da ragazzo nelle campagne, ma anche la voglia di riscatto e lo slancio nell’inseguire i propri sogni. Creatore indiscusso del gotico padano con La casa delle finestre che ridono fino ai recenti Il signor Diavolo e L’orto americano, Avati si immerge con incanto e magia nell’autobiografia emiliana e scava a tocchi leggeri, mai appariscenti, nell’inconscio piccolo borghese e rurale, traendo segnali di umanità dalle vite grigie, redente dalla poesia e dalla speranza, in un racconto a mosaico, collettivo, d’amicizia e famigliare, come avviene nei suoi tanti capolavori. La sua speciale grazia d’autore tocca gli attori, esaltati in ruoli spesso sorprendenti, da Lino Capolicchio a Carlo Delle Piane, da Gianni Cavina a Silvio Orlando, da Diego Abatantuono a Renato Pozzetto, da Neri Marcorè ad Alba Rohrwacher ed Elena Sofia Ricci, fino a comporre una geografia di volti e umanità diversa, alla scoperta di un’Italia poetica e lontana dalle luci della ribalta”.

Tra i riconoscimenti già annunciati della 70ª edizione dei Premi David di Donatello, il David Speciale a Ornella Muti, il David dello Spettatore a Diamanti di Ferzan Özpetek e il David come Miglior Film Internazionale ad Anora di Sean Baker.

PUPI AVATI

Grazie a una straordinaria carriera lunga circa sessant’anni e a una filmografia di oltre cinquanta titoli, Pupi Avati è considerato in maniera unanime uno dei maggiori registi e sceneggiatori del nostro cinema. Nel corso dei decenni, Avati ha esplorato numerosi generi, dall’horror al noir, dalla commedia al dramma, dalla satira politica al grottesco, dal film storico al biopic, reinterpretandoli con grande originalità. Il suo esordio dietro la macchina da presa avviene nel 1968 con Balsamus, l’uomo di Satana, capostipite di quel filone horror-grottesco che lo accompagnerà nei primi anni della sua carriera fino al successo de La casa dalle finestre che ridono (1976), divenuto un titolo cult anche fuori dai confini nazionali. Nel decennio successivo, il cinema di Avati vira nel campo della commedia, spesso segnata da toni nostalgici e malinconici. Nel 1984, Una gita scolastica riceve cinque Nastri d’Argento. A seguire Avati riceve altrettante candidature ai David per film come Impiegati (in anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes), Noi tre (presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia) e Regalo di Natale (che vale al protagonista Carlo Delle Piane la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile). Con Storia di ragazzi e di ragazze (1989), si aggiudica il David alla Miglior sceneggiatura e il Nastro d’Argento come regista del Miglior film. Nel 1995, l’Accademia del Cinema Italiano gli assegna il David Luchino Visconti mentre, nel 2003, grazie a Il cuore altrove, presentato in concorso a Cannes, ottiene il David per la Miglior regia. È nuovamente candidato allo stesso premio nell’anno successivo con La rivincita di Natale (sequel, a quasi vent’anni di distanza, di Regalo di Natale) e, nel 2009, per Il papà di Giovanna. Successivamente, Avati torna al genere gotico con Il Signor Diavolo (2019, Nastro d’Argento al Miglior soggetto), tratto dall’omonimo romanzo del regista bolognese, e L’orto americano, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 come film di chiusura. Negli anni più recenti, firma inoltre Lei mi parla ancora (2021), valso a Pupi e Tommaso Avati la candidatura al David per la Migliore sceneggiatura adattata e a Renato Pozzetto quella come Miglior attore protagonista, nel 2022 realizza Dante, ispirato al libro di Giovanni Boccaccio “Trattatello in laude di Dante”, mentre nel 2023, torna al cinema con La quattordicesima domenica del tempo ordinario.

LA 70ᵃ EDIZIONE DEI PREMI DAVID DI DONATELLO

La 70ª edizione dei Premi David di Donatello è organizzata dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e dalla Rai, in collaborazione con Cinecittà S.p.A. Piera Detassis è Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia, il Consiglio Direttivo è composto da Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Giuliana Fantoni, Francesco Giambrone, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti, Alessandro Usai.

I Premi David di Donatello si svolgono sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del MiC Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e audiovisivo, d’intesa con AGIS e ANICA, con la partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e Nuovo IMAIE.

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