Bagnone e le sue frazioni: alla scoperta del meglio della Lunigiana
Nel nord della Toscana piccoli borghi di aspra pietra nel cuore di una terra verde, bagnata da torrenti incontaminati con alle spalle un palco di splendide montagne

Riparate dalle fronde dei boschi che ricoprono i fianchi delle montagne del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano scorrono placide le acque del torrente Bagnone.
Il corso d’acqua, cristallino, nasce sul monte Sillara e corre sinuoso fino a sfociare nel fiume Magra, caratterizzando una splendida valle dove si incrociano una rigogliosa natura, una splendida corona di montagne e la pietra scura di alcuni borghi pieni di storia e dall’atmosfera unica.
Fra questi il principale porta lo stesso nome del torrente, Bagnone. Assieme alle sue pittoresche e caratteristiche frazioni, rappresenta uno dei paesi assolutamente da non perdere quando si visita la Lunigiana, il territorio all’estremo settentrione della Toscana.
Confinante con Liguria ed Emilia, la Lunigiana è un territorio unico. Antica terra di passaggio dei pellegrinaggi verso Roma e dei commerci tra la pianura Padana e il litorale tirrenico, è ancora oggi una sorta di luogo di frontiera, con una tradizione culinaria con ingenti influenze liguri e un vernacolo peculiare.
Se Pontremoli è la cittadina più grande e nota della Lunigiana, sorgendo lungo il corso del Magra, Bagnone è un tesoro meno conosciuto, protagonista della sua piccola valle laterale, dove la primavera e l’estate regalano un connubio di storia e natura, interessi culturali e attività outdoor.
Il borgo di Bagnone

Bagnone è un borgo medievale posto alle pendici della catena appenninica, laddove le montagne separano la Toscana dall’Emilia, Massa Carrara da Parma.
Nato prima dell’anno Mille (l’area è abitata fin dall’età della pietra, la prima testimonianza scritta risale al 963), il paese è stato feudo storico della nobile casa dei Malaspina, famiglia di origine longobarda i cui destini si intrecciarono per lunghi secoli con il territorio settentrionale della Toscana.
Dalla fine del Quattrocento Bagnone si trovò sotto il dominio di Firenze, prima nelle vesti della Repubblica fiorentina, poi in quelle del Granducato di Toscana.
L’eredità di questo retaggio caratterizza ancora oggi il borgo. Bagnato dalle acque dell’omonimo torrente, è diviso sostanzialmente in due parti. In alto, seduto su un colle, domina tutto l’abitato il Castello di Bagnone.

È caratterizzato dal grande torrione cilindrico, che è oggi l’unico vero edificio restante del castello originale. Il resto del mastio è stato incorporato in una serie di abitazioni che circondano la torre e che oggi costituiscono parte di un complesso privato. Fu costruito nel Quattrocento dai Malaspina dello Spino Fiorito, il ramo guelfo della famiglia.
Il Castello si staglia, nobile, sulla collina più alta dei dintorni, svettando sull’altra parte di Bagnone, quella del centro storico, che si trova lungo le rive del torrente qualche centinaio di metri più in basso. L’ingresso al paese da sud ovest è piuttosto scenografico: attraversando la Porta di Piazza Roma, il Castello si mostra in tutto il suo splendore, dominando la scena. Arrivati in Piazza Roma il monumento ai caduti caratterizza lo spiazzo dal quale prende le mosse l’antico centro storico, mentre oltre il parapetto di destra scorre l’impetuoso torrente Bagnone, con tanto di cascata.
La passeggiata per il centro storico è assai piacevole: piccoli vicoli si diramano ai due lati della via principale, via della Repubblica, per condurre in piacevoli piazzette; ristoranti e bar animano i portici; sdruccioli sotto le volte conducono sul lungo fiume e al Ponte vecchio, bucolico attraversamento del torrente costruito in pietra che conduce verso alcuni orti e il sentiero pedonale che permette di salire dal paese fino al Castello.

Dal ponte si possono ammirare le belle case che affacciano sul corso d’acqua, mosse da terrazze, archi e balconi. Bella l’atmosfera in piazza Marconi, dove si trova la chiesa di San Nicolò.
Durante la tarda primavera e l’estate Bagnone si anima anche grazie a tutta la natura che la circonda. Le purissime acque del torrente sono una attrazione assai gettonata durante i giorni più caldi dell’anno, con alcune piscine naturali che attraggono grandi e piccini poco fuori dall’abitato. La cittadina è inoltre tappa della Via del Volto Santo, un cammino tra Lunigiana e Garfagnana che collega Pontremoli a Lucca in sette giornate di escursione.
Le tante frazioni del comune di Bagnone, in particolare quelle più pedemontane come Vico e Treschietto, sono punti di partenza per tante escursioni che si inerpicano lungo i crinali appenninici.
Treschietto: sotto lo sguardo dell’Appennino

Tra le oltre 25 frazioni del comune di Bagnone, Treschietto ricopre una posizione di particolare rilievo. Non solo perché il borgo è l’unico, tolto il capoluogo, a superare le cento anime, ma anche e soprattutto per la sua posizione scenografica.
Treschietto si trova infatti su una terrazza naturale posta tra il corso del Bagnone e le vette dell’Appennino toscoemiliano. La sua caratteristica torre, rovina ancora in piedi del castello dei Malaspina che un tempo dominava la valle del Bagnone con funzioni di avvistamento, si staglia ancora oggi sui fitti e rigogliosi boschi che circondano l’abitato. Sullo sfondo emergono i massicci appenninici, caratterizzati dal contrasto tra grandi prati verdi e la roccia grigia. Una barriera naturale del territorio, come una corona che cinge il capo della valle.
In questa frazione sono state rinvenute alcune statue stele, antiche sculture antropomorfe che hanno permesso di determinare che la valle del Bagnone fosse già abitata in epoca preistorica.
Tutti gli anni, a maggio, Treschietto ospita la sagra della cipolla, coltivazione tipica della frazione.
Castiglione del Terziere, il borgo di pietra

A pochi chilometri da Bagnone gli amanti di storia e architettura possono trovare pane per i loro denti visitando Castiglione del Terziere, un minuscolo borgo aggregato attorno ad un antico castello, immerso fra i boschi della vallata in posizione panoramica.
Per arrivarci si deve percorrere la strada che collega Bagnone a Licciana Nardi, altro bel borgo della Lunigiana. Dopo circa tre chilometri dal capoluogo si imbocca una stretta strada asfaltata che scende al borgo, interamente pedonale.
Una stradella lastricata collega l’imbocco al castello e alle sue immediate vicinanze. Castiglione del Terziere è un esempio splendidamente conservato di un borgo dell’Alto Medioevo, con il castello quadrato vicino al quale sorgono il campanile di una chiesetta e una torre quadrangolare e possente. Un piccolo giardinetto ne orna l’ingresso principale, mentre è piacevole passeggiare tra le poche e strette vie del borgo, con le sue case in pietra e un’atmosfera ferma nel tempo.
Oggi il castello è stato pienamente restaurato e, pur essendo di proprietà privata, è visitabile su prenotazione in alcune date prestabilite. È inoltre un centro di studio e ricerca con una pregiata collezione di volumi di storia, discipline umanistiche e letteratura italiana.