Le leggende dei monumenti di Roma

Scopri le leggende sui monumenti di Roma, tra misteri, fantasmi e segreti che avvolgono la Città Eterna intrecciando storia e mito

Mar 28, 2025 - 11:34
 0
Le leggende dei monumenti di Roma

Roma, la Città Eterna, offre ai milioni di visitatori che ogni anno attraversano le sue strade un mix di storia, arte e cultura che si intrecciano, in un abbraccio senza tempo. Roma è nello stesso tempo la culla della civiltà occidentale e la Capitale spirituale del mondo e ogni suo angolo, dai più conosciuti ai meno noti, racconta una storia millenaria.

I monumenti di Roma sono autentiche vestigie della storia dell’umanità: dal Colosseo al Pantheon, passando per il Vittoriano, Castel Sant’Angelo o San Pietro, questo straordinario museo a cielo aperto contiene una mole inestinguibile di aneddoti, storie e vissuti che non possono essere descritti in nessun libro di storia dell’arte.

Vediamo insieme una parte delle leggende sui monumenti di Roma, partendo dal simbolo della città nel mondo: il Colosseo.

Il Colosseo e il fantasma di Commodo

Il Colosseo è la macchina da spettacoli più grandiosa dell’antichità e nascondeva nel sottosuolo un mondo sotterraneo molto complesso, invisibile alle quasi 80 mila persone sedute sugli spalti. L’intera intricata cittadella sotterranea era funzionale alla messinscena sull’Arena: c’era anche un cunicolo nascosto destinato all’ingresso a sorpresa dell’Imperatore sul palcoscenico. Si racconta che Commodo, il sanguinario figlio di Marco Aurelio (noto per la sua versione cinematografica de “Il Gladiatore” di Ridley Scott) abbia subito un attentato proprio nel labirinto sotterraneo del Colosseo.

leggende monumenti Roma
Fonte: 123RF
Veduta interna del Colosseo

Commodo era molto legato al Colosseo, dove pretendeva di esibirsi nei giochi come un vero Gladiatore (ma i suoi avversari avevano armi spuntate e non potevano batterlo, pena la morte): ad ucciderlo fu proprio il suo istruttore, il gladiatore Narcisso, in una congiura con senatori, pretoriani e Marcia Demetria, una delle concubine di Commodo. La leggenda narra che il fantasma di Commodo si aggiri ancora fra le rovine del Colosseo e nei suoi amati cubicoli sotterranei.

La Bocca della Verità

E’ uno dei monumenti più conosciuti ed amati dai turisti: passando nella piazza che prende il suo nome troverete sempre una fila di persone in attesa di fare la classica foto con la mano nella bocca del mascherone urlante, conosciuto appunto come la Bocca della Verità.

Una leggenda medievale racconta infatti che la statua avesse il potere di riconoscere i bugiardi e di mordere loro la mano: per questo veniva usata anche dai giudici, che facevano appostare un boia dall’altra parte del Mascherone pronto a tagliare la mano del postulante. Si dice anche che una giovane donna riuscì a ingannare la maschera e che da quel momento la Bocca della Verità non abbia più “funzionato” e si sia tramutata in un semplice e innocuo monumento. Fino a quando, chissà, non deciderà di risvegliarsi…

Il fossato del Pantheon

Il Pantheon di Roma è uno dei monumenti più straordinari e meglio conservati del mondo: costruito durante il regno dell’imperatore Adriano, tra il 118 e il 125 d.C., è un capolavoro di ingegneria e architettura. La sua struttura circolare, simbolo dell’universo, è coperta da una maestosa cupola in cemento, che per secoli è stata la più grande esistente. La sua apertura centrale, l’oculus, con un diametro di 9 metri, rappresenta un collegamento diretto tra il cielo e la terra, permettendo alla luce naturale di entrare nell’edificio, creando così un’atmosfera mistica e suggestiva. Nel Pantheon, nonostante sia aperto, non entra l’acqua se piove (o così sembra):  le correnti d’aria calda ascensionali nebulizzano le gocce di pioggia che entrano dall’oculus stesso, mentre quando la pioggia è più forte, un sistema di 22 fori di drenaggio sul pavimento aiuta a far defluire l’acqua in modo che non si abbia l’impressione che stia piovendo.

Il Pantheon è ricco di storie e leggende: si dice il fossato che circonda il Pantheon sia stato scavato dalla furia del diavolo, scatenata dal medico e alchimista Pietro Barliario, che, pentitosi di avergli venduto l’anima, si era rifugiato all’interno della struttura per sfuggirgli. Il diavolo non riusciva ad entrare nel luogo sacro e iniziò quindi a girare e correre intorno al Pantheon, tanto da creare il fossato che ancora oggi possiamo vedere.

Il Ponte Sant’Angelo e l’Arcangelo Michele

Il Ponte Sant’Angelo collega la piazza omonima al lungotevere Vaticano: costruito nel 134 d. C dall’imperatore Adriano, su progetto di Demetriano, doveva servire per collegare alla riva sinistra Castel Sant’Angelo, ovvero il suo mausoleo. Il ponte è arricchito da numerose e stupende statue di angeli, ma dal ponte stesso è anche ben visibile una statua dell’Arcangelo Michele che svetta sopra Castel Sant’Angelo. La leggenda narra che intorno al 600 d.C Papa Gregorio Magno ebbe un’apparizione dell’arcangelo che, dalla sommità dell’edificio, riponeva la spada nel fodero: ne dedusse che la pestilenza che aveva colpito la città di Roma fosse finalmente finita ed in effetti fu proprio così. Il Papa fece dunque posizionare la statua esattamente nel punto dove aveva visto l’Arcangelo nella sua visione: la statua originariamente era in legno ed andò distrutta e sostituita più volte. Quella che si può ammirare oggi è la sesta versione, collocata sopra Castel Sant’Angelo nel 1753.

leggende monumenti Roma
La statua dell’Arcangelo Michele su Castel Sant’Angelo

La leggenda della Colonna Traiana

La colonna Traiana fu inaugurata dall’Impreatore Traiano nel 113 d.C., per celebrare le sue due campagne vittoriose in Romania: alta circa 40 metri, è ricoperta di bassorilievi con scene di guerra, che si avvolgono a spirale lungo la colonna. I bassorilievi iniziano con i Romani che si preparano alla guerra e terminano con i Daci scacciati dalle loro terre.

leggende monumenti Roma
Fonte: 123RF
Colonna Traiana e Fori Imperiali

Quando Traiano morì, nel 117 d.C., le sue ceneri e quella di Pompea Plotina, sua moglie, furono collocate in un’urna d’oro dentro la base cava della colonna. La leggenda narra che il monumento sia sopravvissuto grazie a Papa Gregorio Magno (al soglio dal 590 al 604) che, colpito da una scena in cui si vedeva Traiano aiutare una donna il cui figlio era stato ucciso, pregò per la salvezza della sua anima. A questo punto la leggenda si divide: una versione racconta che Dio apparve allora al Papa annunciando che l’anima di Traiano era salva, ma chiedendogli di non intercedere più per i pagani, un’altra vuole che quando le ceneri furono esumate, la lingua di Traiano, ancora intatta, raccontò di come la sua anima fosse stata salvata dall’inferno. La terra intorno fu perciò dichiarata sacra e la colonna risparmiata. La statua di Traiano rimase sulla cima fino al 1587, quando venne sostituita con quella di San Pietro.

Castel Sant’Angelo e le sue leggende

Castel Sant’Angelo è una delle fortezze più iconiche di Roma e anche uno dei monumenti pù visitati in assoluto: commissionato dall’Imperatore Adriano, venne concluso nel 139 d.C e cambiò presto la sua destinazione d’uso, da Mausoleo a fortino, baluardo avanzato oltre il Tevere a difesa di Roma.

leggende monumenti Roma
Fonte: 123RF
Veduta di Castel Sant’Angelo

L’imponente struttura conserva ancora oggi cunicoli e passaggi segreti, tra cui uno che si dice si collegasse direttamente al Vaticano, per permettere ai Papi di fuggire in caso di pericolo. Di sicuro vi si rifugiò Papa Clemente VII durante il sacco di Roma e si dice che ancora oggi il suo spirito inquieto aleggi nelle stanze. Ma il fantasma di Papa Clemente non sarebbe l’unico a infestare Castel Sant’Angelo: la giovane aristocratica romana Beatrice Cenci fu imprigionata a Castel Sant’Angelo con l’accusa di aver ucciso suo padre e, dopo aver subito torture per estorcerle confessioni, fu condannata a morte insieme ai suoi familiari. Il suo spirito tormentato, secondo i racconti, vagherebbe ancora nelle stanze dove è stata rinchiusa.

Infine, un’altra leggenda racconta che nei sotterranei di Castel Sant’Angelo sia stato nascosto un tesoro immenso, un accumulo di ricchezze di proprietà dei Papi che nei secoli si erano rifugiati nella fortezza. Ma, fra il sacro e il profano, si dice che il tesoro sia protetto da un antico incantesimo, e che chi cercherà di trovarlo sarà maledetto. Molti hanno cercato il tesoro senza successo, ma alcuni credono ancora che le ricchezze siano lì, pronte per essere scoperte.