Aeroporti regionali europei a due velocità: vincono i grandi, penalizzati i piccoli
Gli aeroporti regionali europei e i loro partner commerciali sono riuniti a Dalaman, in Turchia, per l’annuale Regional Airports Conference & Exhibition di Aci Europe. L’evento offre l’opportunità di esaminare le condizioni commerciali, rivelando un mercato aeroportuale regionale a più velocità che si trova ad affrontare sfide economiche e politiche esistenziali. Secondo Aci Europe si ... L'articolo Aeroporti regionali europei a due velocità: vincono i grandi, penalizzati i piccoli proviene da GuidaViaggi.

Gli aeroporti regionali europei e i loro partner commerciali sono riuniti a Dalaman, in Turchia, per l’annuale Regional Airports Conference & Exhibition di Aci Europe. L’evento offre l’opportunità di esaminare le condizioni commerciali, rivelando un mercato aeroportuale regionale a più velocità che si trova ad affrontare sfide economiche e politiche esistenziali. Secondo Aci Europe si tratta di affrontare le sfide per salvaguardare sia la coesione che la competitività.
Pressioni competitive
Mentre il traffico passeggeri negli aeroporti regionali più grandi si attesta a +11,7% rispetto ai livelli pre-pandemia (2019) e quindi supera tutti gli altri segmenti dell’industria aeroportuale, i volumi sono crollati negli aeroporti regionali più piccoli e rimangono ancora a -35,1% rispetto al 2019. Ciò riflette importanti cambiamenti strutturali nel mercato europeo dell’aviazione, che riguardano sia la domanda che l’offerta. La predominanza della domanda leisure e Vfr (Visiting Friends & Relatives) e l’arretramento della domanda domestica rispetto a quella internazionale avvantaggiano gli aeroporti regionali che servono destinazioni turistiche popolari ed emergenti, ma ostacolano quelli che tradizionalmente si affidano ai viaggi d’affari.
L’impressionante ma selettiva espansione della capacità dei vettori a bassissimo costo (Lcc) e la relativa riduzione dei vettori a servizio completo (Fsc) nei loro hub ha inoltre ampliato il divario di traffico tra gli aeroporti regionali più grandi e quelli più piccoli. Quest’estate, la capacità di posti messa in campo dalle Lcc rimane a -27% rispetto all’estate 2019 per gli aeroporti regionali più piccoli, ma è aumentata del +29% in quelli più grandi. Nel frattempo, le Fsc stanno quasi dimezzando la loro capacità di posti negli aeroporti regionali più piccoli (-45%) e la mantengono piatta in quelli più grandi (-0,3%).
Il commento di Andorno
Andrea Andorno, amministratore delegato dell’Aeroporto di Torino e presidente del Forum Aeroporti Regionali di Aci Europe, ha dichiarato: “La realtà del mercato post-pandemia è molto dura per gli aeroporti regionali, che fanno sempre più affidamento sui vettori low cost per ottenere una crescita significativa nell’attuale scenario europeo. Se da un lato queste compagnie aeree sono diventate essenziali per sviluppare la connettività aerea regionale, sostenere la diversificazione del turismo e unire gli europei, dall’altro stanno esercitando una pressione straordinaria sugli aeroporti regionali per ottenere una riduzione dei costi”.
Redditività finanziaria
Queste nuove realtà di mercato rendono sempre più difficile per molti aeroporti regionali più piccoli raggiungere il pareggio di bilancio. Esse aggravano ulteriormente i fattori strutturali che hanno sempre pesato sulla loro redditività finanziaria, tra cui gli elevati costi fissi, la mancanza di economie di scala e l’elevata stagionalità del traffico. Mentre i costi hanno continuato ad aumentare a causa delle pressioni inflazionistiche, i diritti aeroportuali sono diminuiti in termini reali dal 2019, attestandosi a -12,1% per gli aeroporti regionali più piccoli e a -5,9% per quelli più grandi. Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, ha commentato: “Guardando al futuro, queste sfide finanziarie sono destinate a peggiorare, dato l’impatto previsto delle normative climatiche dell’Ue e del Regno Unito sulle tariffe aeree e sulla domanda. Studi indipendenti hanno dimostrato che gli aeroporti regionali più piccoli che si affidano alle Lcc saranno i più colpiti, con una diminuzione del traffico passeggeri fino al -20% entro il 2050. Ciò si tradurrà in un forte degrado della connettività per le nostre comunità regionali, danneggiando direttamente la coesione e l’uguaglianza territoriale”.
L'articolo Aeroporti regionali europei a due velocità: vincono i grandi, penalizzati i piccoli proviene da GuidaViaggi.