Adolescence, esperti parlano del dialogo tra Jamie e Briony
Adolescence continua a far molto parlare di sè Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp! La serie TV Adolescence ha conquistato il pubblico su Netflix, diventando rapidamente la più vista dalla sua uscita (qui la nostra recensione). Nel terzo episodio, un momento cruciale ha visto la psicologa Briony (interpretata da Erin Doherty) alle prese con […] L'articolo Adolescence, esperti parlano del dialogo tra Jamie e Briony proviene da LaScimmiaPensa.com.

Adolescence continua a far molto parlare di sè
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La serie TV Adolescence ha conquistato il pubblico su Netflix, diventando rapidamente la più vista dalla sua uscita (qui la nostra recensione). Nel terzo episodio, un momento cruciale ha visto la psicologa Briony (interpretata da Erin Doherty) alle prese con un confronto delicato con Jamie, un tredicenne problematico interpretato da Owen Cooper. Due esperti di salute mentale hanno analizzato la scena, rivelando il motivo per cui l’incontro si è rivelato potenzialmente rischioso.
Nel penultimo episodio della serie in quattro parti, Jamie viene infatti interrogato da Briony all’interno di un carcere minorile. La psicologa cerca di instaurare un rapporto con lui, offrendogli una cioccolata calda e mezzo panino. Tuttavia, il ragazzo reagisce in modo provocatorio, chiedendole ripetutamente se gli piace.
Secondo la dottoressa Sheila Redfern, esperta in psicologia infantile, questa domanda ha messo Briony in una posizione difficile. In un’intervista al Daily Mail, Redfern ha spiegato che ignorare la domanda avrebbe potuto essere “incredibilmente dannosa” per Jamie. Rispondere affermativamente sarebbe stato “del tutto inappropriato”, ma un rifiuto netto avrebbe potuto risultare “pericoloso”, alimentando il senso di rifiuto del ragazzo.
Un altro elemento ricorrente nella scena è il modo in cui Jamie continua a definirsi “brutto”. L’esperta di salute mentale Janine Mitchell MSc, ex agente di sorveglianza nelle carceri del Regno Unito, ha spiegato a LADbible il motivo di questa insistenza.
Mitchell, che dal 2002 al 2015 ha lavorato con criminali ad alto rischio, ha sottolineato che molti giovani aggressivi manifestano, in realtà, una profonda insicurezza e bassa autostima.
Dietro questo tipo di comportamento si nasconde spesso un forte senso di inadeguatezza. La violenza, in molti casi, è una reazione a queste insicurezze – ha affermato l’esperta.
Mitchell ha inoltre evidenziato che Jamie, nonostante il suo comportamento aggressivo, rimane un bambino di soli 13 anni in cerca di approvazione e convalida.
Non è una scusante, ma lui cerca accettazione perché non la riceve altrove. Non è colpa di nessuno: genitori, insegnanti e professionisti fanno del loro meglio, nonostante le difficoltà – ha concluso.
La scena di Adolescence tra Briony e Jamie mette in luce le sfide complesse della salute mentale negli adolescenti e la delicatezza necessaria per gestire situazioni simili, soprattutto in contesti difficili come il carcere minorile.
Che ne pensate? Avete visto Adolescence?
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