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Roma Pride 2025, arriva Paris Hilton?
Il prossimo 14 giugno si terrà per le strade della Capitale il Roma Pride 2025 con Rose Villain nelle vesti di madrina. “Siamo felicissimi di avere Rose Villain al nostro fianco” – ha commentato Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride – “Rose è un’alleata che non ha mai nascosto il suo apporto alla comunità LGBT+ […] L'articolo Roma Pride 2025, arriva Paris Hilton? proviene da Biccy.
Il prossimo 14 giugno si terrà per le strade della Capitale il Roma Pride 2025 con Rose Villain nelle vesti di madrina. “Siamo felicissimi di avere Rose Villain al nostro fianco” – ha commentato Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride – “Rose è un’alleata che non ha mai nascosto il suo apporto alla comunità LGBT+ e il suo impegno civile per la parità dei diritti e la tutela delle minoranze. Ha la nostra stessa visione, un paese civile e democratico non può più tollerare discriminazioni e negazioni“. La cantante di Fuorilegge segue così quello che hanno già fatto Elodie nel 2022, Paola & Chiara nel 2023 e Annalisa nel 2024.
Roma Pride 2025, il sogno di avere Paris Hilton
Rose Villain potrebbe però non essere l’unica, dato che è stata contattata anche Paris Hilton che – qualora accettasse – potrebbe partecipare in qualità di guest star come deejay al Rock in Roma durante il party ufficiale di Roma Pride 2025. Oltre lei ci sarebbero anche BigMama e Ditonellapiaga e un pacchetto completo di “10 ballerini, 10 drag queen, 10 gogo dancer” e altri ospiti vari per un totale di “50 artisti sul palco”.
Il nome di Paris Hilton, ovviamente, è tutt’altro che sicuro: la proposta le è stata davvero fatta, ma la cifra offerta è così simbolica che qualora l’ereditiera accettasse lo farebbe davvero per la causa o per il semplice divertimento (spoiler: le avrebbero offerto 10 mila euro).
Il manifesto del Roma Pride
“Le politiche repressive del governo Meloni, in questi tre anni, hanno prodotto leggi che criminalizzano la comunità LGBTQIA+ in tutto il globo terracqueo, per usare un’espressione cara al Premier. Un accanimento ossessivo che ci prende di mira come arma di distrazione di massa, facendoci vivere in un sistema che ci marginalizza, ci criminalizza e ci usa come bersaglio politico. Ci accusano di propaganda solo perché rivendichiamo la nostra esistenza, anche con un linguaggio che rispetti le nostre identità. Subiamo odio e violenza per orientamento o identità di genere; chiediamo da anni una legge che ci tuteli, ma la politica è impegnata “in ben altre questioni più importanti”. Ci negano il diritto di autodeterminarci, incasellandoci in un binarismo patriarcale e machista che opprime tuttə.
Chi ci governa vuole impedirci di autodeterminarci, eppure Giorgia Meloni si autodetermina come Presidente del Consiglio. Noi difendiamo la libertà di tuttə, anche la sua, ma vorremmo che smettesse di criminalizzare la nostra. Negano le nostre famiglie, hanno introdotto un divieto incostituzionale di gestazione per altri, trasformando i nostri figli in corpi di reato. Il Roma Pride e la comunità LGBTQIA+ non arretrano e non rinunciano a nessuna rivendicazione. Ci proclamiamo Fuorilegge”.
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