Bagarre a Firenze sul vademecum anti affitti brevi

Moratoria di tre anni sulle superficie minime delle stanze degli immobili destinati agli affitti brevi per i proprietari già operativi alla fine del 2024. Ecco la delibera approvata lunedì sera dal Comune di Firenze – in base ai nuovi poteri concessi dal testo unico regionale sul turismo – che ha scatenato la rabbia degli immobiliari, pronti a una nuova battaglia a colpi di ricorsi. L’atto, dopo la pubblicazione sull’albo comunale, entrerà in vigore dal 21 maggio. Continue reading Bagarre a Firenze sul vademecum anti affitti brevi at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

May 7, 2025 - 12:52
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Bagarre a Firenze sul vademecum anti affitti brevi
Bagarre a Firenze sul vademecum anti affitti brevi

Moratoria di tre anni sulle superficie minime delle stanze degli immobili destinati agli affitti brevi per i proprietari già operativi alla fine del 2024. Ecco la delibera approvata lunedì sera dal Comune di Firenze – in base ai nuovi poteri concessi dal testo unico regionale sul turismo – che ha scatenato la rabbia degli immobiliari, pronti a una nuova battaglia a colpi di ricorsi. L’atto, dopo la pubblicazione sull’albo comunale, entrerà in vigore dal 21 maggio.

All’interno del provvedimento – approvato a tarda notte dopo la discussione di oltre 100 emendamenti – è previsto un incentivo alle locazioni di medio-lungo periodo: per chi affitterà l’appartamento almeno 30 giorni in un anno – quindi non a fini turistici – non scatterà la decadenza dell’autorizzazione come previsto inizialmente.

La sindaca Sara Funaro stoppa le critiche e precisa: «Non vogliamo demonizzare il settore, ma dare una cornice chiara con regole e limiti dentro cui stare. Con la delibera rinnoviamo lo stop nel centro storico Unesco: c’è la necessità di dare un segnale per farlo tornare attrattivo e abbiamo già avviato uno studio per l’applicazione anche in altre aree della città. D’altronde il numero degli affitti brevi in città ormai è il doppio degli alloggi popolari presenti».

«Siamo convinti sia un primo passo fondamentale per la gestione di un fenomeno che ha dimensioni importanti, i numeri sono sotto gli occhi di tutti», ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo economico, Jacopo Vicini.

COSA PREVEDE IL TESTO

Questi i punti salienti del testo licenziato da Palazzo Vecchio, elencati dal Corriere della Sera.

Innanzitutto l’articolo 12: “fatto salvo il requisito della dimensione minima di 28 mq dell’appartamento la Giunta prevede una moratoria fino al 2028 per le altre prescrizioni (camere singole 9 metri quadrati, doppie 14 mq, cucina abitabile 9 mq e bagni 2,5 mq) nelle strutture con già regolare agibilità. Una correzione di rotta necessaria per non entrare in contraddizione con il testo unico del turismo — che dispone una deroga triennale all’autorizzazione per gli immobili già destinati nel 2024 al turistico-ricettivo — evitando ricorsi in tribunale per l’impatto retroattivo della norma”.

L’altra novità ammorbidisce l’inattività superiore ai 12 mesi: “basterà affittare l’appartamento per almeno 30 giorni con regolare contratto. Un modo anche per smuovere i proprietari verso la prospettiva di un affitto non turistico”.

Resta inalterata la base del regolamento comunale, che introduce l’obbligo di richiedere un’autorizzazione quinquennale per ogni unità immobiliare destinata agli affitti brevi, la cui validità verrà meno in caso di compravendita. La decadenza scatterà alla terza violazione riscontrata, tra cui evasione della tassa di soggiorno, presenza di lavoro irregolare e mancato ripristino entro il termine assegnato.

Oltre all’obbligo di possesso ed esposizione del Cin, le unità immobiliari – scrive ancora il Corsera – “dovranno avere conformità edilizia, igienico-sanitaria, impiantistica, antincendio e acustica. A cui si aggiunge l’obbligo di rendere disponibili in ogni alloggio istruzioni e sacchetti per la raccolta differenziata e un vademecum sul turismo sostenibile“.