Nel silenzio della terra, Bordeaux svela i segreti di una necropoli merovingia
Scoperta una necropoli merovingia a Bordeaux: 60 tombe affiorano durante gli scavi vicino alla chiesa di Sainte-Croix. Un tesoro archeologico inaspettato

Nel pieno centro di Bordeaux è stata fatta una straordinaria scoperta. Durante lavori di riqualificazione urbana nei pressi della centrale chiesa di Sainte-Croix è stata rinvenuta una necropoli risalente all’epoca merovingia. Il ritrovamento ha destato grande interesse per la sua rilevanza storica e archeologica, gettando nuova luce sulla vita e la morte nella città francese altomedievale e sulla persistenza dell’uso urbano e religioso di uno spazio attraverso i secoli di storia.
Un patrimonio sepolto riemerge dopo secoli
Nel corso degli scavi, gli archeologi hanno individuato 59 sarcofagi databili al V-VII secolo d.C., appartenenti a una necropoli merovingia. Insieme a questi sono state ritrovate anche diverse strutture funerarie – strutture murarie in pietra bianca ben conservate nonostante la loro posizione tra i 30 centimetri e 1,80 metri di profondità sotto il livello stradale – alcune delle quali risalenti addirittura all’età moderna.
Secondo Laurent Guyard, responsabile del servizio archeologico di Bordeaux-Métropole, l’antica chiesa di Sainte-Croix venne fondata proprio in epoca merovingia, poco lontano dal nucleo originario della città romana. Durante l’età moderna poi la necropoli si sviluppò enormemente.
I resti sono stati rinvenuti infatti in un’area a pochi metri dalla chiesa, un sito che nei secoli ha mantenuto un uso cimiteriale fino al XVIII secolo.
Mille anni di storia emergono così riportando indietro nel tempo la città di Bordeaux.
L’epoca merovingia: tra transizione e fondazione
L’epoca merovingia, compresa tra il V e l’VIII secolo d.C., rappresenta un periodo di assoluta trasformazione per l’Europa occidentale.
Avvenuta in seguito alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, questa fase storica vide l’emergere dei Franchi, una popolazione germanica che diede origine alla dinastia dei Merovingi.
Guidati da re come Clodoveo I, i Merovingi posero le basi della futura Francia medievale, rafforzando potere politico e religione cristiana.
Sebbene spesso considerato un periodo oscuro, il mondo merovingio fu ricco di fermenti culturali, attività artigianali e pratiche funerarie abbastanza complesse, come dimostra proprio la recente scoperta.
Il contesto storico e urbano
La necropoli sorge in un’area centrale di Bordeaux, oggi interessata da un piano di rinnovamento urbano che prevede di piantare alberi e creare nuovi spazi verdi per la città e i suoi abitanti.

Il ritrovamento ha portato alla temporanea sospensione dei lavori, consentendo agli archeologi di approfondire lo studio delle tombe.
Le autorità locali hanno deciso di rendere visibile il sito al pubblico per un periodo limitato, prima della sua copertura definitiva.
I resti – visibili infatti direttamente dalla strada – saranno accessibili ogni mercoledì fino alla fine di maggio, prima dell’avvio dei lavori di riqualificazione urbana.
Le attività di scavo continueranno poi fino all’estate 2026: data in cui l’intera area sarà restituita all’uso cittadino.
Un frammento di storia restituito alla città
La scoperta, presentata dal team di archeologi incaricato degli scavi preliminari – iniziati un anno fa su una zona di circa 2.700 metri quadrati nei pressi del Port de la Lune – , offre una rara testimonianza della vita e delle pratiche funerarie durante l’epoca merovingia, uno dei periodi meno documentati della storia europea.
Grazie a questo ritrovamento, Bordeaux, città francese capitale del vino, arricchisce il proprio patrimonio culturale con un ulteriore tassello di memoria collettiva.